Madame Cassiopea e lo Spirito del Natale: Numeri dall’Aldilà

Una visione improvvisa tra i banchi del mercato: la medium vede lo Spirito del Natale e detta una quaterna su Roma e Tutte


Esoterismo e Previsioni del Lotto

Non avrei mai pensato di dover scrivere questo pezzo oggi. Ero uscito di casa con l’intenzione, banale e sacrosanta, di comprare il capitone per la vigilia e forse qualche chilo di arance tarocco, quelle buone, quelle che ti macchiano le dita di rosso come se avessi commesso un crimine passionale. La statistica è la mia fede, lo sapete: io credo nei ritardatari, nelle frequenze, nella legge dei grandi numeri che governa il caos dell’universo con fredda imparzialità. Ma ci sono giorni in cui l’irrazionale ti afferra per il bavero del cappotto proprio mentre stai contrattando il prezzo del baccalà.

È successo stamattina presto, al mercato rionale. Tra le urla dei venditori, il profumo acre della salamoia e il luccichio argenteo del pesce ghiaccio, ho visto una macchia nera, immobile, nel flusso colorato della folla. Era lei. Madame Cassiopea. Totalmente fuori contesto, avvolta nei suoi velluti scuri che assorbivano la luce del sole invernale invece di rifletterla, con quel suo turbante di seta che sembrava gridare silenzio in mezzo al baccano.

Non era la solita Madame ieratica che vi racconto dal suo studio. Era agitata. Le mani, piene di quegli anelli d’argento e onice che tintinnano come catene, tremavano leggermente mentre stringeva una busta della spesa che sembrava vuota. Mi ha visto. O meglio, ha “sentito” la mia presenza razionale come un radar rileva un ostacolo. Mi ha afferrato il braccio con una forza che non ti aspetteresti da una donna che sembra nutrirsi solo di tè alla malva e visioni. «Gino», mi ha sussurrato con quella voce che sembra sempre provenire da un pozzo profondo, «dobbiamo andare. Subito. È apparso stanotte. Non mi lascia in pace nemmeno tra le verze. È lo Spirito del Natale».

E così, eccomi qui. Ho abbandonato il capitone. Ho abbandonato la logica. Perché quando Cassiopea chiama, e soprattutto quando chiama con quel terrore sacro negli occhi, persino un uomo di numeri come me sa che bisogna ascoltare. Per scaramanzia? Forse. O forse perché, in fondo, speriamo tutti che ci sia qualcosa oltre la virgola decimale.Madame Cassiopea e lo Spirito del Natale: Numeri dall'Aldilà

Il Rituale: Dal Caos del Mercato al Silenzio dell’Oltre

Il contrasto tra il mercato e lo studio di Madame Cassiopea non potrebbe essere più violento. Abbiamo attraversato la città quasi di corsa, con lei che mormorava parole incomprensibili, forse latino, forse un dialetto antico dimenticato dagli uomini. Arrivati al portone pesante del suo palazzo, il rumore del traffico è stato tagliato fuori di netto, come se avessimo chiuso una paratia stagna di un sottomarino.

Salire le scale è stato come risalire il tempo. L’odore di muffa nobile e cera d’api ha sostituito quello dello smog. Una volta entrati nel suo appartamento, Cassiopea non ha nemmeno tolto il cappotto. È andata dritta al tavolo rotondo, quello coperto dal velluto cremisi ormai liso nei punti dove i gomiti dei disperati si sono appoggiati per chiedere lumi sul futuro. Ha chiuso le imposte con scatti nervosi. Il buio è calato nella stanza alle undici del mattino, un buio denso, artificiale, rotto solo dalla fiammella di un accendino che ha fatto prendere vita a tre candele nere.

«Non c’è tempo per la salvia, Gino», mi ha detto, sedendosi pesantemente. «È qui. Lo sento premere sulle tempie». Ha scoperto la Sfera di Cristallo. Solitamente, la sfera impiega minuti, a volte ore, per “caricarsi”. Oggi no. Appena le sue mani inanellate si sono avvicinate al vetro, senza toccarlo, ho visto — e ve lo giuro sulla mia calcolatrice scientifica — una nebbia lattiginosa turbinare all’interno. Non era riflesso. Non era suggestione. Era come se qualcuno avesse soffiato fumo di sigaretta dentro una bolla di sapone sigillata.

L’atmosfera si è fatta gelida. Non fredda, gelida. Potevo vedere il mio respiro condensarsi nell’aria, nonostante i termosifoni fossero accesi al massimo. Il gatto nero di Cassiopea, Belzebù, solitamente placido osservatore, si è nascosto sotto una poltrona, soffiando verso un angolo vuoto della stanza. La medium ha rovesciato la testa all’indietro. I suoi occhi si sono rovesciati, mostrando il bianco della sclera. La voce che è uscita dalla sua gola non era la sua. Era una voce di vento, di ghiaccio che si spacca, di campane lontane.Madame Cassiopea e lo Spirito del Natale: Numeri dall'Aldilà

La Voce dall’Oltre: L’Entità del Solstizio

«Egli non è il Babbo che voi conoscete…» ha sibilato Cassiopea, o chi per lei. «Egli è l’Antico. Colui che camminava nelle foreste quando il Natale era solo la promessa del ritorno del Sole. Vedo… vedo neve che cade non fuori, ma dentro le case. Vedo un sacco, ma non è di velluto rosso. È di juta grezza, pesante, trascinato sulla terra brulla».

Io prendevo appunti freneticamente, la penna che scivolava sulla carta quasi strappandola. «Cosa c’è nel sacco, Madame? Cosa ci porta?» ho chiesto, cercando di mantenere il mio distacco giornalistico, anche se la mano mi tremava.

«Non giocattoli…» ha risposto l’entità. «Vedo Monete d’Oro antiche, coniate da imperatori morti. E vedo… vedo una tavola imbandita dove però siede un solo ospite invisibile. Egli ride, ma non muove le labbra. Indica una data sul calendario, la segna con un’unghia nera e lunga. È il giorno della Nascita, ma per lui è il giorno del Ritorno. Vedo il numero inciso sulla porta di una città eterna. Roma. Vedo la Lupa che allatta non gemelli, ma fiocchi di neve».

La visione si è fatta poi più confusa, sincopata. «Il Fuoco… il ceppo che arde nel camino. Le scintille salgono e diventano numeri. Uno… due… quattro… si rincorrono come bambini che giocano a nascondino con l’eterno. Lo Spirito del Natale non porta doni, porta Occasioni. Chi sa vedere, raccoglie. Chi dorme, perde».

Poi, di colpo, la sfera si è spenta. È tornata ad essere un semplice pezzo di vetro inerte. Cassiopea è crollata in avanti, il respiro affannoso, come se avesse corso una maratona stando seduta.Madame Cassiopea e lo Spirito del Natale: Numeri dall'Aldilà

La Traduzione di Gino Pinna: Dai Simboli ai Numeri

Mentre aiutavo Madame Cassiopea a riprendersi con un bicchiere d’acqua e zucchero, la mia mente era già tornata al lavoro. Il misticismo è affascinante, ma non paga le bollette. I numeri sì. Ho riletto i miei appunti e ho iniziato l’opera di traduzione attraverso la Smorfia Napoletana e la Cabala, cercando di dare un ordine logico a quel delirio onirico.

Analizziamo i simboli chiave emersi dalla trance:

  • Lo Spirito del Natale (La Nascita): Il riferimento principe è ovviamente il 25. È la data, il fulcro, l’origine di tutto. Non possiamo ignorarlo. È il numero che segna il calendario, quello che l’entità ha indicato con l’unghia.
  • L’Entità/La Paura: Questa non era una visione rassicurante. Era un’entità potente, antica, che incuteva timore reverenziale. Nella Smorfia, la paura fa 90. Ma il 90 è anche il “Popolo”, l’universalità della festa. L’abbinamento 25-90 è un classico potentissimo, quasi banale se non fosse caricato di questa nuova energia “oscura” e antica.
  • Il Morto che Parla/Lo Spirito: L’entità che comunica dall’aldilà è tecnicamente “il morto che parla”. Questo ci porta dritti al 48. È la voce che abbiamo sentito, il medium tra i due mondi.
  • La Meraviglia/Il Regalo (La cosa inaspettata): L’entità ha parlato di monete d’oro, di occasioni. Questo è il simbolo della sorpresa, della “cosa meravigliosa”. Nella tradizione, questo concetto si lega spesso al numero 6 (la cosa che guarda a terra, la scoperta) o al denaro inatteso. Tuttavia, considerando la solennità della visione, il 6 rappresenta l’armonia perfetta spezzata dall’irruzione del divino.Madame Cassiopea e lo Spirito del Natale: Numeri dall'Aldilà

Il Controllo Statistico

Da buon scettico, ho aperto il mio database sul portatile. Ho incrociato questi numeri sulla ruota di Roma, citata esplicitamente dalla visione (“Città eterna”, “Lupa”).

Signori, qui la faccenda si fa interessante. Il 90 su Roma è un numero sempre molto atteso, un generatore di cicli statistici importanti. Ma è l’abbinamento col 25 che mi colpisce: questa coppia su Roma ha un ritardo attuale che comincia a diventare “maturo” per una sortita. Non siamo ai livelli dei centenari storici, ma c’è una convergenza statistica che, unita alla visione di Cassiopea, mi fa venire i brividi lungo la schiena. È come se la matematica e la magia avessero deciso di darsi appuntamento sotto l’albero.

Inoltre, la quartina risultante somma numeri di figure diverse, coprendo bene il tabellone. Non è una giocata buttata a caso, c’è una struttura intrinseca che mi piace. E se piace a me, che non credo ai fantasmi, dovrebbe piacere anche a voi.

🔮 La Profezia di Madame Cassiopea

🔮 La Profezia di Madame Cassiopea

(Messaggio medianico interpretato da Gino Pinna)

Ruota della Visione: ROMA (e Tutte per recupero)

L’Ambata dello Spirito: 25

L’Ambo di Cristallo (Il Classico): 25 – 90

L’Ambo della Rivelazione: 6 – 48


La Quaterna dell’Oltre (Tutte e Roma):
6 • 25 • 48 • 90

“Ciò che è stato visto nel gelo, riscaldi la sorte.”

Ritorno alla Realtà

Siamo usciti dallo studio che erano ormai le 11 passate. La luce del sole mi ha ferito gli occhi, abituati alla penombra gotica di quella stanza. Madame Cassiopea sembrava esausta ma sollevata, come chi si è tolto un peso enorme dallo stomaco. Mi ha salutato con un cenno debole ed è rientrata nel portone, probabilmente per dormire fino a domani.

Io sono rimasto lì, sul marciapiede, con il mio taccuino in mano e la lista della spesa nell’altra. Il capitone non l’ho più preso, mi è passata la voglia. Ma mentre passavo davanti alla ricevitoria, quella all’angolo con via Cavour, mi sono fermato. Ho guardato la vetrina, ho guardato i miei numeri scarabocchiati.

«Razionalità, Gino, razionalità», mi sono detto. Poi ho pensato a quella nebbia nella sfera, al freddo impossibile nella stanza, e a quel 25 che ritarda su Roma. E insomma, per non saper né leggere né scrivere, e nemmeno contare, sono entrato. Ho giocato due euro. Uno per la statistica, e uno per lo Spirito del Natale. E se escono? Beh, se escono, il cenone quest’anno lo offre Madame Cassiopea.

Buona fortuna a tutti, e che i numeri siano con voi.

Vuoi scoprire altre strategie vincenti? Visita Lotto Gazzetta per previsioni e metodi esclusivi.

Consulta le estrazioni ufficiali sul sito dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli.

Il Nostro gruppo lotto su Facebook: https://www.facebook.com/groups/LOTTO.90

AVVERTENZE E GIOCO RESPONSABILE

LottoGazzetta.it promuove il gioco come una forma di divertimento e intrattenimento. Il gioco è riservato ai maggiori di 18 anni e può causare dipendenza patologica. Le previsioni e le analisi presentate in questo sito sono frutto di studi statistici e teorici e non garantiscono in alcun modo la vincita. Gioca sempre con moderazione e responsabilità.

Per informazioni e supporto sulle probabilità di vincita e sui rischi del gioco, consulta il sito dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (www.adm.gov.it).

0397d551e9b0488632864d6bf1c0c0058d0f69094c4cb2674f5a565a0c2f9933?s=100&d=monsterid&r=g

A cura di Gino Pinna

La passione per i numeri e per le storie che essi nascondono è una fiamma che per Gino Pinna si accende molto presto. La sua avventura nel mondo della lottologia inizia ufficialmente nel 1989, quando il suo talento lo porta a entrare nelle redazioni di testate storiche del settore come "la Schedina" e "la Settimana del Lotto". In un ambiente così competitivo, la sua profonda comprensione delle dinamiche del gioco e la sua innata capacità analitica emergono con una rapidità sorprendente. In pochi mesi, brucia le tappe e viene promosso alla prestigiosa carica di Direttore Tecnico, un ruolo che gli permette di affinare le sue competenze e di diventare un punto di riferimento per migliaia di lettori. Spinto da una visione imprenditoriale e dal desiderio di creare un dialogo ancora più diretto con gli appassionati, dopo un paio d'anni compie il grande passo: diventa editore di se stesso, fondando testate che hanno fatto la storia del settore e che ancora oggi sono nel cuore di molti, come "Lotto Gazzetta" e il mensile "Lotto Gazzetta Mese". Dopo aver guidato con successo il mondo dell'editoria cartacea, vicende familiari lo portano a una scelta difficile ma necessaria: lasciare la carta stampata per abbracciare una nuova, grande avventura. Nasce così Lottogazzetta.it, l'eredità digitale di un'esperienza ultra trentennale, un progetto ambizioso creato per un unico, grande scopo: offrire a tutti, neofiti e veterani, gli strumenti per affrontare il mondo del Lotto, 10eLotto e SuperEnalotto con intelligenza, strategia e consapevolezza. Oggi, attraverso il sito, Gino mette a disposizione il suo immenso bagaglio di conoscenze, esplorando ogni singolo aspetto del gioco: dalla statistica più rigorosa alla saggezza popolare della Smorfia, dallo sviluppo di metodi inediti alla creazione di sistemi complessi, dall'interpretazione dei sogni allo studio affascinante del rapporto tra Astrologia e Numerologia. Un punto di riferimento completo, nato da una vita dedicata a svelare i segreti della fortuna.

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.