I Numeri della Nonna tornano puntuali per le Feste: ecco la previsione dal Quaderno dei Segreti per l’estrazione di domani
La Rubrica di Gino Pinna con I Numeri della Nonna
Cari amici di LottoGazzetta, benvenuti in quella che forse è la puntata più dolce e caotica dell’anno della nostra amata rubrica. Oggi sono passato dalla Nonna e, credetemi, entrare in quella casa il 22 dicembre è come attraversare un portale dimensionale che ti catapulta direttamente nel cuore del Natale, quello vero, quello di una volta.
Appena ho girato la chiave nella toppa, sono stato investito da un’onda d’urto profumata: miele bollente, scorzette d’arancia candita, frittura e quel sentore inconfondibile di caffè che sembra impregnare le pareti stesse dell’appartamento. La Nonna non è semplicemente “impegnata”; è il comandante in capo di una missione militare chiamata “Cenone della Vigilia”. Il tavolo della cucina, solitamente il suo regno ordinato, era un campo di battaglia disseminato di farina, uova, nastri colorati e carta da regalo luccicante.
«Gino! Nipotino mio! Chiudi subito quella porta che mi fai scappare il calore del forno!» ha tuonato lei, emergendo da una nuvola di vapore con un mestolo di legno in mano come se fosse uno scettro reale. Nonostante la frenesia, nonostante i mille pacchetti ancora da incartare per i pronipoti e il baccalà da mettere a bagno, i suoi occhi brillavano di quella luce furba e affettuosa che conosco bene.
«Nonna, ma ti riposi un attimo?» le ho chiesto, rubando al volo una striscia di pasta frolla cruda, rischiando una bacchettata sulle dita.
«Riposare? E chi si riposa? Il riposo è per chi non ha nipoti da sfamare, Gino bello. Ma siediti, levati quel giaccone che sembri un attaccapanni. Ho fatto il caffè, e soprattutto…» ha abbassato la voce, facendomi cenno di avvicinarmi, «ho trovato cinque minuti per consultare il Quaderno. Perché Natale è Natale, ma la Fortuna non va mai in vacanza, anzi, è proprio in questi giorni che le piace bussare alle porte».
Il Segreto del Quaderno: Tra Farina e Numeri
Mentre la moka borbottava la sua promessa di energia liquida, la Nonna si è pulita le mani infarinate sul grembiule a fiori e si è diretta verso la vecchia credenza in noce. Lì, tra una zuppiera di ceramica sbeccata e la scatola di latta dei biscotti (che, come tutti sanno, contiene in realtà ago e filo), riposa il Quaderno dei Segreti.
È un oggetto che mi mette sempre soggezione. La copertina, ormai logora e tenuta insieme da un giro di nastro adesivo ingiallito, racchiude decenni di calcoli, sogni smorfiati e osservazioni meteorologiche legate al Lotto. Le pagine crocchiano quando le gira, rigide per l’umidità e per il tempo. È scritto fitto fitto, con quella sua calligrafia tremolante ma decisa, piena di riccioli d’altri tempi.
«Vedi, nipotino» ha esordito, sedendosi finalmente sulla sua poltrona preferita e inforcando gli occhiali tenuti al collo da una catenella dorata. «Oggi la testa mi diceva di lasciar perdere, che c’è troppa confusione. Ma poi ho guardato il calendario. Siamo vicini alla nascita del Bambinello, e i numeri parlano una lingua speciale in questi giorni».
La Nonna ha aperto il quaderno a una pagina recente, dove aveva appuntato con la penna rossa le ultime estrazioni. «Ho messo a confronto due “sorelle” un po’ diverse tra loro» mi ha spiegato, picchiettando l’indice sulla carta. «Napoli, che è la casa nostra, il cuore della tradizione, la ruota dove i numeri cantano in dialetto. E poi la Nazionale, la ruota di tutti e di nessuno, quella nuova, che spesso fa i dispetti ma che quando si allinea con Napoli… ah, Gino mio, quando si allinea succedono cose belle».
Il metodo che ha scelto oggi è antico, lo chiamava “Lo Specchio di Natale”. Consiste nel cercare nelle estrazioni precedenti dei segnali di “festa” e vedere come si riflettono tra la ruota partenopea e quella tricolore. «Non servono calcoli da ingegnere» mi ha detto strizzando l’occhio. «Serve cuore. I numeri si devono sentire, come si sente se l’impasto degli struffoli è pronto sotto le dita».
La Smorfia della Nonna: Analisi di Napoli e Nazionale
La Nonna ha preso un sorso di caffè bollente, senza fare una piega, e ha iniziato la sua analisi, trasformando i freddi dati dell’estrazione in un racconto vivo.
«Guarda qua, Gino. Guarda cosa è uscito su Napoli l’ultima volta: 34, 19, 76, 54, 90. Lo vedi quel 90 alla fine? ‘A Paura. Ma a Natale la paura non ci deve stare. Il 90 che chiude l’estrazione è come un punto fermo, dice che un ciclo si è chiuso. E poi c’è il 34, ‘a Capa (la Testa). Significa che bisogna ragionare».
Poi il suo dito nodoso è scivolato sulla riga della Nazionale: 67, 24, 68, 09, 41.
«E qui, nipotino mio, la Nonna ha sorriso. Lo vedi quel 24? È uscito proprio il 24! La Vigilia! ‘E Guardie nell’antica smorfia, ma per noi, in questi giorni, il 24 è profumo di cenone, è l’attesa. Che sia uscito sulla Nazionale è un segnale fortissimo. La ruota “della nazione” ci sta dicendo che la festa è vicina».
«Ma c’è di più» ha continuato, facendosi seria. «Vedi il 54 su Napoli e il 24 sulla Nazionale? Sono numeri della stessa famiglia, la famiglia delle cadenze di 4. Si chiamano, si cercano. E poi c’è quel 90 su Napoli… il gigante. Quando il 90 esce, lascia sempre un vuoto, e quel vuoto va riempito con numeri “gemelli” o numeri che portano equilibrio».
La Nonna si è fermata un attimo a riflettere, guardando fuori dalla finestra dove le luci dell’albero del vicino lampeggiavano nella nebbia. «Su Napoli c’è la tradizione, sulla Nazionale c’è la data della festa. Dobbiamo unire queste due cose. Ho fatto un calcolo che mi insegnò la mia comare Assunta tanti anni fa, proprio sotto Natale. Si sommano gli estremi e si cerca la “quintina mancante”. Ma non ti voglio annoiare con l’aritmetica, a te interessano i fatti, vero?»
«Nonna, a me interessa quello che senti tu» le ho risposto sincero. Lei mi ha accarezzato la mano.
«Io sento che questi numeri sono pronti. Hanno lievitato abbastanza, come il mio pane. Il 24 della Nazionale chiama un compagno, e il 90 di Napoli lascia spazio. È il momento di giocare d’astuzia».
L’Ambo Secco: La Scelta dei “Gemelli Diversi”
La Nonna ha chiuso il quaderno con un colpo secco, sollevando un piccolo sbuffo di polvere. «Allora, stammi a sentire bene. Non ti do una sfilza di numeri che poi ti confondi e spendi pure i soldi dei regali. I Numeri della Nonna sono pochi, ma buoni. Come gli ingredienti della cucina povera: farina, acqua e lievito fanno il miracolo».
Ha preso un foglietto di carta strappato dal calendario (era il foglietto del 23 dicembre, “San Giovanni da Kety”, conservato chissà perché) e ha scritto due numeri, calcando forte con la biro.
«Il primo numero è il 55. ‘A Musica. Perché Natale è musica, sono le zampogne, sono i canti. Ma il 55 è anche un numero “gemello”, potente, che porta equilibrio dopo l’uscita di quel 90 sbilanciato. È un numero che porta allegria».
«E il secondo?» ho chiesto, impaziente.
«Il secondo è il 57. ‘O Scartellato (Il Gobbo). Sai che si dice porti fortuna, vero? Ma è anche un numero “dispari” e “vicino” al 55. Insieme formano una coppia che si tiene per mano, vicina vicina, proprio come dobbiamo stare noi in famiglia. Il 55 e il 57. Non si allontanano, restano nella stessa decina, si proteggono a vicenda. Napoli e Nazionale sono le ruote dove questi due signori devono andare a passeggiare».
Mi ha guardato dritto negli occhi, severa ma dolce: «Non esagerare, Gino. Un euro, due euro. Non di più. Il Lotto è un gioco, un divertimento per sognare un po’. Se devono uscire, escono pure con un euro. Se non devono uscire, puoi giocarci lo stipendio e quelli restano nell’urna a riderti in faccia».
Prima di lasciarvi alla previsione nel classico “rettangolo magico”, voglio dirvi che la Nonna mi ha costretto ad assaggiare il primo struffolo della stagione. Era ancora caldo, dolce al punto giusto, croccante fuori e morbido dentro. Se i numeri sono buoni la metà di quel dolce, allora, amici miei, ci aspetta un Natale coi fiocchi.
Ecco a voi, direttamente dal Quaderno dei Segreti macchiato di caffè e farina, il regalo di Natale della Nonna.
Il Consiglio della Nonna
👵 Il Regalo della Nonna
(Dal “Quaderno dei Segreti”, per l’estrazione di domani e per 4 colpi)
Ruote Secche: NAPOLI e NAZIONALE
AMBO SECCO: 55 – 57
(Da giocare anche su TUTTE per recupero, perché la fortuna viaggia!)
“Giocate poco, nipotini miei, e ricordatevi che il regalo più bello non sono i soldi, ma chi si siede a tavola con voi!”
Un Saluto al profumo di Cannella
Ho salutato la Nonna mentre stava già litigando con un nastro rosso che non ne voleva sapere di arricciarsi. «Vai, vai Gino, che ho da fare. E mi raccomando, dì ai tuoi amici di LottoGazzetta che la Nonna gli vuole bene e gli augura ogni bene, con o senza vincita».
Sono uscito nel freddo di dicembre, ma col cuore caldo. Ho in tasca questo 55 e 57, e nella testa l’immagine della Nonna, regina della sua cucina, che sfida la sorte con un sorriso e un mestolo. Che questi numeri possano portarvi un pizzico di quella magia che ho respirato oggi a casa sua.
Buona fortuna a tutti, nipotini, e buon inizio di festività! Ci risentiamo alla prossima estrazione, se sopravvivo al cenone!
Il vostro Gino Pinna
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