Una visione d’insieme per risolvere il problema Lotto
Nel gioco del Lotto, si sa, il Caso ha un’influenza determinante, governando l’avvicendarsi degli estratti senza alcuna preferenza per «numeri migliori»: nell’attimo in cui comincia l’estrazione i 90 numero sono tutti «buoni», stanno tutti nell’urna, racchiusi dentro bussolotti anonimi.
E pur non di meno noi riteniamo che sia possibile, attraverso l’applicazione combinata delle chiavi interpretative più evolute, rinvenire delle costanti, delle regolarità tendenziali nel fluire settimanale degli estratti; il vero unico segreto di un valido studioso è l’apertura mentale, la versatilità; il numerista all’avanguardia deve conoscere a fondo non solo l’aritmetica (e, perché no?, anche la grammatica) ma, contemporaneamente, la Statistica, la Ciclometria, la Lottistica armonica e ogni altro indirizzo logico: solo adoperando contemporaneamente prospettive diverse avremo una visione completa, «tridimensionale», del nostro oggetto di studio: a titolo di esempio pensate a quanto diverse qualitativamente siano le riprese di un evento sportivo effettuate da una sola telecamera fissa e quelle che dispongono di più telecamere, fisse e mobili.
Chi si arrocca dentro la torre d’avorio di una sola disciplina rimarrà costantemente scettico di fronte alle ricerche altrui, invocando a supporto della propria perplessità le «ferree leggi dei grandi numeri» o la propria esperienza decennale. Qui non si tratta, cari lettori, di difendere questa o quella disciplina ma il modo stesso di «vedere» e «trattare» i numeri: diciamo queste cose nella speranza di contribuire a formare una teoria globale che non privilegi una sola prospettiva ma tenga conto di ciascuna, nella speranza di contribuire a porre fine alle squallide diatribe di chi adopera Ciclometria, Statistica, Simmetria e financo Cabala (sic!) come se fossero blasoni nobiliari o pozioni taumaturgiche.
Coi nostri interventi, mensili e settimanali, abbiamo sempre cercato di regalare al lettore spunti e tecniche che potessero arricchirne le vedute senza impoverirne le tasche; è nostra intenzione continuare su questa strada, pubblicando determinate «cosette» che non hanno, a nostro parere, motivo di restare celate: cominciamo, amici miei, a svelare le carte che abbiamo in mano! Altrimenti non ci si prenda sul serio e non si pretenda di essere presi sul serio.
Tra le figure geometriche regolari che si possono tracciare nel cerchio ciclometrico dei 90 numeri il fascino e l’efficacia maggiori spettano probabilmente al pentagono; una figura di 5 lati aventi una distanza costante di 18 unità; essendo il 18 un multiplo di 9 gli elementi appartenenti a ciascun pentagono godono della uguaglianza di figura; per comodità elenchiamo i 18 pentagoni possibili nel cerchio:
1.19.37.55.73/2.20.38.56.74/3.21.39.57.75
/4.22.40.58.76/5.23.41.59.77/6.24.42.60.78
/7.25.43.61.79/8.26.44.62.80/9.27.45.63.81
/10.28.46.64.82/11.29.47.65.83/12.30.48.66.84
/13.31.49.67.85/14.32.50.68.86/15.33.51.69.87
/16.34.52.70.88/17.35.53.71.89/18.36.54.72.90.
La distanza tra elementi consecutivi sarà sempre pari a 18; così ad esempio 1.19 e 16.34 danno come distanza 18, infatti 19-1 = 18, 34-16 = 18; la distanza tra elementi non consecutivi sarà invece sempre pari a 36, come ad esempio nell’ambo 14.68, dove la distanza non è data semplicemente da 68-14 = 54, infatti, essendo 45 la distanza massima tra due numeri nel cerchio il risultato di questa differenza dovrà essere sottratto a 90, e quindi 90 – 54 = 36.
La tecnica ricava, su due ruote, un’ambata e cinque ambi secchi; l’ambata secondo la nota teoria delle chiusure del compianto, insuperabile maestro, Ciro Vitale; lo sviluppo per ambo da una mia personale variante.
19/08/1995
Firenze 23.59 (secondo e quarto)
Roma 05.41 (secondo e terzo)
La strutture che vi mostro è degna del massimo interesse, avendosi in una stessa estrazione e su ruote diametrali quattro dei cinque elementi appartenenti al pentagono 5.23.41.59 ….77; i puntini di sospensione servono ad evidenziare che proprio il 77, l’elemento mancante per «chiudere» il pentagono delineatosi, sarà l’ambata da giocare ad occhi chiusi: strutture come queste sono si formate dal caso, ma hanno in sé una tendenza marcata a «rompersi», proiettando quindi una previsione «plusvalente».
I cinque elementi per ambo li ricaveremo ricorrendo al nostro concetto di «Cumulo Figurale»: i quattro numeri di partenza, 23.59.5.41 hanno figura 5, per cui calcoleremo la somma delle figure, trasformando se necessario in figura il valore: 5+5+5+5 = 20 = 2+0 =2 Cumulo Figurale; praticamente 2 sarà il valore di figura al quale correggeremo i cinque elementi del pentagono 5.23.41.59.77, e quindi «ritoccheremo» la figura di ogni singolo elemento, mantenendo chiaramente la decina di appartenenza: 5 diventa 2/23 diventa 20 e 29 (entrambi appartengono alla stessa decina e figura)/ 41 diventa 47 / 59 diventa 56 / 77 diventa 74.
La previsione (abbiamo sei ambi secchi in luogo dei predetti cinque per la presenza dei due equivalenti 20-29).
Firenze – Roma:
77 Ambata
77.2/77.20/77.29/77.47/77.56/77.74/ ambi secchi.
L’esito: 3° colpo, Firenze, ambata 77, ambo secco 77.29.
Notiamo inoltre che è stato sfiorato un secondo ambo, essendo sortito, nella stessa estrazione, 77.22 invece di 77.20 che avevamo in gioco. Beh!, è proprio il caso di dirlo, chi si contenta gode!
(Tratto dagli archivi di Lotto Gazzetta)
Indicazioni di gioco dalle estrazioni del lotto di oggi 30/06/2016
Bari e Napoli
ambata 81
ambi secchi
81.23, 81.32, 81.41, 81.50, 81.59