Chiarimento necessario
Allo stato attuale dei fatti, dopo avere avuto conferma per l’ennesima volta che alcuni, proprio per la loro indole inibita e complessata, sono portati a fare certe affermazioni senza conoscere l’interlocutore, e/o l’argomento di cui si discute, torno a proporre un mio vecchio intervento pubblicato qualche anno fa, in maniera, spero stavolta definitiva, che chiarisca un concetto basilare di come intendo il gioco del Lotto.
Il termine di statistica sta trovando un uso sempre più comune nelle cose di tutti i giorni.
Nei telegiornali è sempre più volte citata per far capire come si sta evolvendo un determinato avvenimento, ad esempio la vendita delle auto in particolari mesi dell’anno, gli incidenti sulle autostrade ecc. ecc.
Questa scienza, perché di scienza si tratta, ha il compito di studiare determinati fenomeni, anche molto diversi tra loro, e cerca di tradurre i resoconti di queste osservazioni in risultati numerici.
L’effetto della statistica è quello di farci capire cosa è successo nel passato, lasciandoci presagire quello che potrebbe accadere in futuro.
Per alcune tipologie di fenomeni si può fare uso anche della statistica teorica. Avvalendosi di formule matematiche si è in grado di stabilire, teoricamente, cosa dovrebbe accadere per alcuni avvenimenti.
Una statistica teorica la si può applicare in tutti quelle circostanze dove si conoscono tutti i casi possibili che potrebbero succedere di uno specifico evento, a fronte di tutti i casi favorevoli affinché tale evento possa verificarsi.
Ora nel nostro caso, nel gioco del lotto, questo tipo di statistica è chiamata “statistica inferenziale” e consente di trarre delle conclusioni logiche dai dati disponibili in partenza, senza che sia necessario fare delle prove pratiche (statistica reale o statistica descrittiva)
Nel lotto il numero dei casi possibili, riferiti ad esempio al gioco di estratto, sono 90, a fronte di cinque casi favorevoli determinati dai 5 numeri che vengono estratti in ogni concorso.
Con questi dati ci è possibile costruire delle statistiche teoriche, come ad esempio calcolarci la probabilità di sortita di un singolo numero, oppure conoscere quanti numeri dovrebbero, teoricamente, sopravvivere nelle diverse classi di ritardo.
Lo scopo ora non è quello di addentrarci in specifiche formule matematiche che potrebbero annoiare la maggior parte dei lettori, ma è necessario sapere che una statistica teorica ha la possibilità di essere messa a confronto con una statistica reale.
Nel lotto una statistica reale ci è fornita dalle passate estrazioni e, attraverso di esse, ci è possibile costruire dei modelli di confronto che permettono di ipotizzare cosa ci dobbiamo attendere da un certo evento.
Prima di proseguire è necessario chiarire che, nel caso di giochi aleatori come il lotto, la probabilità è, e resta, sempre la stessa, per ogni specifico evento, ad ogni estrazione.
Dalla messa a confronto tra una statistica teorica ed una statistica reale è possibile ipotizzare quello che in futuro potrebbe accadere, per delle semplici ragioni di riequilibrio statistico.
In teoria se ciascuno dei 90 numeri fosse estratto in modo sequenziale ad ogni estrazione, come ad esempio i numeri 01.02.03.04.05 alla prima estrazione, i numeri 06.07.08.09.10 alla seconda estrazione, ecc. ecc., ci troveremmo che alla diciottesima estrazione tutti i 90 dovrebbero essere sortiti.
Questo nella teoria, ma nella realtà le cose vanno ben diversamente. Se si osserva la situazione dei 90 numeri, per ciascuna delle 11 ruote, è facile rendersi conto che oltre le 18 estrazioni si trovano ancora circa 1/3 dei numeri ancora da estrarre.
Da questo semplice confronto è possibile dedurre che la pratica non rispecchia la teoria.
Sappiamo, però, che queste situazioni tendono tutte al riequilibrio statistico e, quindi, il nostro compito sarà quello di cercare di estrapolare le situazioni migliori.
Indicazioni di gioco ad iniziare dall’estrazione del lotto di oggi 14/05/2015
Roma e Torino ambi secchi 20.28 e 20.66