Una sola ambata per Firenze

Il desiderio di molti giocatori che effettuano i loro investimenti affidandosi a delle tecniche di previsione, consiste nel ricercare quelle procedure che permettono di puntare su una sola ambata. Difficilmente tra gli addetti ai lavori si riesce a creare tecniche di questo genere, ma a volte è possibile vederne qualcuna che ha dei tempi e degli esiti abbastanza accettabili.

In virtù di questa premessa ho l’intenzione di sottoporre al vostro giudizio una metodologia di un certo interesse, la quale permette di ricavare una sola ambata da mettere in gioco nel compartimento di Firenze. Tutto si fonda sulla sortita di un ambo in cadenza nella ruota toscana. Ricordo che le cadenze sono dieci formazioni di nove numeri che hanno la caratteristica di avere tutti e nove la stessa unità finale.

Queste le dieci cadenze

Riscontrata questa unica condizione si deve prendere in esame la cifra della decina del primo numero dell’ambo in cadenza, quindi si deve anche considerare la cifra dell’unità finale del secondo numero dell’ambo in cadenza.

Le due cifre riscontrate dovranno essere abbinate tra di loro e creare un nuovo numero. Fatto ciò si deve andare a vedere il quinto numero sorteggiato in quella stessa estrazione nella ruota di Venezia.

Di questo numero si deve ricavare il rispettivo valore in figura, cioè sommare tra di loro le cifre del numero stesso sino ad ottenere un valore di una sola cifra. A questo punto si debbono sommare tra di loro i numeri che scaturiscono dalle due operazioni precedenti ed il nuovo risultato rappresenterà l’ambata da mettere in gioco nella sola ruota di Firenze.

In modo che abbiate la possibilità di recepire immediatamente il tutto, presento degli esempi pratici.

Nell’estrazione del 3 aprile del 1993 si verificava l’ambo 71-41 nella ruota di Firenze. Essendo tale ambo un ambo in cadenza, la condizione richiesta veniva soddisfatta. La cifra del primo numero estratto, del 71, era data dalla cifra 7, mentre la cifra dell’unità finale del secondo numero, il 41, era data dalla cifra 1. Da questo abbinamento si veniva a creare nuovamente il numero 71.

Il quinto estratto della ruota di Venezia della stessa estrazione, invece, corrispondeva al numero 77.

Il valore in figura del numero 77 era dato da 7+7=14. Siccome 14 presenta due cifre si doveva proseguire con la stessa operazione e si otteneva che 1+4=5, dove 5 esprimeva il valore in figura del 77. Sommando il 71, scaturito dalla prima operazione, al 5, frutto della seconda operazione, si aveva che 71+5=76, dove 76 era la nostra unica ambata. Al primo colpo di gioco si presentava il 76. [shortcode-variables slug=”criteo”]

Il 10 aprile del 1993 si proponeva l’ambo 76-16 nella stazione di Firenze. La cifra del primo numero estratto, del 76, era data dalla cifra 7, mentre la cifra dell’unità finale del secondo numero, il 16, era data dalla cifra 6. Da questo abbinamento si veniva a creare nuovamente il numero 76.

Il quinto estratto della ruota di Venezia della stessa estrazione corrispondeva al numero 43.

Il valore in figura del numero 43 era dato da 4+3=7, dove 2 esprimeva il valore in figura del 43. Sommando il 76 al 7 si aveva che 76+7=83, dove 83 era la nostra unica ambata. Al secondo colpo di gioco si presentava il numero 83.

A questo punto vi saluto e vi lascio alle vostre personali elaborazioni.

(Tratto dagli archivi di Lotto Gazzetta)

Indicazioni di gioco valide dalle estrazioni del lotto di oggi 23/09/2017

Firenze ambata 4

Ambi secchi

4.89

4.59

4.1

4.61