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Un sistema per attaccare e vincere al Lotto

Un sistema per attaccare e vincere al Lotto

Il gioco che richiede minor numero di colpi di attesa è senza dubbio quello d’ambata. Anche se il premio corrisposto è di circa 11 volte la posta, molti giocatori prediligono, appunto, questo tipo di approccio.

Ed è per questo motivo che si assiste, sempre più frequentemente, al proliferare di nuove ed inedite metodologie per questo gioco. Una buona tecnica di previsione, solitamente, consente di ricavare due ambate, le quali tendono a sfaldarsi in tempi che il giocatore può reputare più o meno accettabili.

Giocare due ambate a ruota, però, permette di realizzare, in caso di una eventuale vincita, soltanto circa 5,5 volte la posta. In questo caso è sempre necessario premunirsi di un adeguato piano di gioco, per fare in modo che il capitale investito possa essere, in seguito, recuperato e in più con la soddisfazione di una piccola vincita.

Stavolta ho in programma la presentazione di una procedura che, se sapientemente utilizzata, potrebbe permettere al giocatore di trarre degli utili costanti nel tempo.

Il tutto si basa sulla sortita, in una qualsiasi delle dieci ruote, di un ambo facente parte di una delle trenta terzine a distanza 30, oppure, se lo preferite, di quelle terzine che seguono lo schema tipo: 1.31.61, 2.32.62… 11.41.71 sino ad arrivare alla 30.60.90, e che prendono il nome di terzine simmetriche.

Alla sortita di uno di questi specifici ambi, il giocatore deve prendere in considerazione i due elementi che formano l’ambo e deve calcolare il rispettivo valore in figura di ciascuno di essi. La formula per calcolare il valore in figura di un numero è abbastanza semplice.

Si devono prendere in esame le due cifre di un numero e si devono sommare l’una all’altra. Se il risultato è inferiore 9 o uguale a 9 esso rappresenterà il valore in figura di quel dato numero.

Se, invece, il numero risultante da questa somma dovesse essere superiore 9, sarà necessario sommare ancora i due elementi risultanti, sino ad ottenere un valore numerico di una cifra.

Una volta trovati i valori in figura, essi andranno abbinati tra di loro per formare un nuovo numero. Il nuovo numero rintracciato avrà per noi una importanza fondamentale, perché esso permetterà di calcolare le due ambate da mettere in gioco nella ruota che ci ha consentito di applicare questa procedura.

Basterà soltanto rintracciare i rispettivi due numeri che, assieme a quello trovato, fanno parte delle stessa terzina a distanza 30, che saranno le due ambate da porre in gioco.

Un piccolo esempio pratico, sono certo, vi permetterà di entrare immediatamente nello spirito di questa nuova metodologia.

Il 26 febbraio 1994 si presentava nella stazione di Bari l’ambo a distanza 30, 37-67. La prima operazione consisteva nel calcolare il valore in figura dei numeri 37 e 67, che era dato da 3+7=10=1+0=1 e da 6+7=13=1+3=4.

I due valori erano 1 e 4, i quali abbinati davano il numero 14. I due numeri che assieme al 14 compongo la terzina a distanza trenta sono 44 e 74, cioè le due ambate. Alla prima settimana di gioco si assisteva all’apparizione del 74 nel compartimento di Bari.

Sono del parere che dopo le vostre prove, darete a questa metodologia una preferenza particolare.

(Tratto dagli archivi di Lotto Gazzetta)

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