Tecnica di previsione al Lotto: il primo “gemello”
Il proporre delle inedite tecniche di previsione richiede una profonda conoscenza dei fenomeni che regolamentano il quadro estrazionale e il tempo che si passa ad analizzare le diverse situazioni non è mai tempo perduto.
Durante queste analisi si scoprono sempre delle regole nuove, le quali vanno ad aumentare le conoscenze dello studioso. Mettere a punto una tecnica che funzioni, quindi, dipende dal tempo che gli si dedica e dalle conoscenze di colui che la sta ideando.
Le valutazioni sull’affidabilità di una procedura vengono dettate essenzialmente dal numero di prove che sono state effettuate, ma cosa ben più importante, dalle prove positive che si sono registrate su tutte le prove tenute. Le nostre procedure seguono proprio questo iter e vengono proposte ai lettori soltanto dopo un accurato controllo.
Non abbiamo mai parlato di infallibilità, quella la lasciamo ai “maestri” del Lotto, a noi basta presentare dei lavori che, se testati adeguatamente, permettono una discreta affidabilità in fase di attuazione.
L’incisività di una metodologia deve trovare corrispondenza in almeno il 60% delle prove e i suoi tempi di sfaldamento devono necessariamente rientrare in una media di 5/6 estrazioni.
Precisato questo punto, possiamo passare alla presentazione della tecnica di questa settimana. Conoscete tutti numeri 11-22-33-44-55-66-77-88 e sapete che vengono chiamati numeri gemelli per il semplice fatto che, ciascuno di essi, è formato da due cifre uguali.
Per applicare la procedura, tra l’altro anche abbastanza semplicistica nella sua attuazione, di deve ricercare, dopo un avvenuta estrazione, il primo numero gemello estratto tra i 50 possibili, a partire dalla ruota di Bari sino a quando si trova il primo.
Soddisfatta questa richiesta si deve vedere a quale valore numerico corrisponde quella data di estrazione. Si tratta perciò di sapere il numero data, ossia quel numero che corrisponde al giorno di quella specifica estrazione che si sta analizzando.
Quando si è in possesso sia del numero gemello che del numero data, trovare la previsione è addirittura facilissimo. Basterà sommare tra di loro i due estratti, procedere con il fuori 90 quando è necessario, mettere in gioco il numero ricavato come prima ambata ed il suo inverso come ambata di sostegno.
Penso che non ci siano incomprensioni di sorta, per cui passo alla presentazione di un paio di esempi pratici.
Nell’estrazione del 9 di gennaio 1992 si rintracciava il primo gemello, il numero 11, come quarto estratto nella ruota di Bari. Eravamo in possesso delle condizioni richieste, ossia l’11, il gemello, ed il numero data, il 9, il giorno dell’estrazione.
L’unico passaggio da svolgere era quello di sommare tra loro i due numeri e si otteneva che 11+9=20, la prima ambata, mentre l’inverso di 20 è 2, la seconda ambata. Al quinto colpo di gioco si presentava il numero 20 nella ruota barese.
La settimana successiva, nell’estrazione del 16 gennaio 1993, il primo numero gemello sortiva come secondo estratto a Milano e corrispondeva all’88. I due valori necessari erano il numero 88, il gemello, ed il numero 16, il giorno di estrazione.
Sommando tra loro i due numeri si ricavava che 88+16=104-90=14 (regola del fuori 90), dove il 14 esprimeva la prima ambata, mentre il suo inverso, il 41, la seconda ambata. Al quarto colpo usciva il 41 a Milano. Non sono valide quelle previsioni che determinano come ambate un numero gemello. Non c’è più niente da dire, perciò vi lascio alle vostre elaborazioni.
(Tratto dagli archivi di Lotto Gazzetta)