Sant’Antonio d’Egitto (Sant’Antonio Abate)

Santo del giorno per il 17 gennaio

(251 – 356)

Storia di Sant’Antonio d’Egitto

La vita di Antonio ricorderà a molte persone di San Francesco d’Assisi . A 20 anni, Antonio era così commosso dal messaggio del Vangelo, “Vai, vendi quello che hai e dallo ai poveri” (Marco 10: 21b), che in realtà ha fatto proprio questo con la sua grande eredità. È diverso da Francis in quanto la maggior parte della vita di Antonio è stata trascorsa in solitudine. Vide il mondo completamente coperto di insidie ​​e diede alla Chiesa e al mondo la testimonianza dell’ascetismo solitario, della grande mortificazione personale e della preghiera. Ma nessun santo è antisociale e Antonio ha attirato molte persone a sé stesso per la guarigione spirituale e la guida.

A 54 anni, ha risposto a molte richieste e ha fondato una sorta di monastero di celle sparse. Di nuovo, come Francesco, aveva una grande paura di “edifici maestosi e tavoli ben carichi”.

A 60 anni, sperava di essere un martire nella rinnovata persecuzione romana del 311, esponendosi senza paura al pericolo e dando un sostegno morale e materiale a chi era in prigione. A 88 anni, stava combattendo l’eresia ariana, quel trauma massivo da cui i secoli della Chiesa si erano ripresi. “Il mulo calciando l’altare” negava la divinità di Cristo.

Antonio è associato in arte con una croce a forma di T, un maiale e un libro. Il maiale e la croce sono simboli della sua valorosa guerra con il diavolo, la croce dei suoi costanti mezzi di potere sugli spiriti malvagi, il maiale un simbolo del diavolo in persona. Il libro ricorda la sua preferenza per “il libro della natura” sulla parola stampata. Antonio morì in solitudine all’età di 105 anni.

Riflessione

In un’epoca che sorride alla nozione di diavoli e angeli, una persona nota per avere potere sugli spiriti malvagi deve almeno farci riflettere. E in un giorno in cui la gente parla della vita come di una “corsa al successo”, chi dedica un’intera vita alla solitudine e alla preghiera indica un elemento essenziale della vita cristiana in tutte le epoche. La vita eremitica di Antonio ci ricorda l’assolutezza della nostra rottura con il peccato e la totalità del nostro impegno verso Cristo. Anche nel buon mondo di Dio, c’è un altro mondo i cui falsi valori ci tentano costantemente.

Sant’Antonio d’Egitto è il Santo Patrono di:

Macellai
Becchini
Malattie della pelle