Santa Silvia Santo del giorno per il 3 novembre
Il Santo del Giorno si propone di essere una rassegna quotidiana sulla storia dei Santi, contenuti all’interno del Calendario Vaticano e custoditi nella memoria della Chiesa.
Narrazioni di maestri di vita cristiana di tutti i periodi storici che, come fari luminosi, illuminano e orientano il nostro cammino.
Vite da emulare, da capire e da fare proprie, per cercare di raggiungere quegli obiettivi cristiani con cui il catechismo ci ha indottrinato.
Si è portati, leggendo, a riflettere su quei comportamenti che comunemente, nella vita di tutti i giorni, abbiamo e a cui non facciamo caso, ma che altri vedono anche a nostra insaputa.
Tramite alcuni software di numerologia, per ciascuno dei Santi di cui giornalmente è raccontata la vita, sono calcolati dei numeri da utilizzare come meglio riterrete opportuno.
Santa Silvia Santo del giorno per il 3 novembre
Madre di San Gregorio Magno
Martirologio Romano: A Roma, commemorazione di Santa Silvia, madre di Papa San Gregorio I Magno, di cui lo stesso Pontefice ha scritto di aver raggiunto l’apice della preghiera e della penitenza, essendo un ottimo esempio per gli altri (VII secolo ).
Etimologicamente: Silvia = Colei che viene dalla giungla o dalla foresta, è di origine latina.
Come tutte le donne che aspettano un bambino, Silvia aspettava il “grande evento”, grande per miracolo degli uomini e grande per grazia di Dio.
Cosa sappiamo di Santa Silvia? Che era la madre di Gregorio Magno , Papa e dottore della Chiesa.
Non siamo un riflesso dei nostri genitori e del loro pensiero?
Quante volte ho sentito il vibrare di un’eco lontana? O qualche richiamo di tempi passati? O ho sentito i passi di un antenato celtico nel profondo delle mie ossa? O il grido di un cavaliere mongolo? Come se tutta la mia vita fosse fatta di frammenti di vite vissute migliaia di anni fa.
Un uomo è ciò che porta al mondo Racine? l’autore di Andromaque o Silvia, la madre di san Gregorio.
Che emozione sentire germogliare le misteriose opere dell’universo! Ieri era solo una bambina, ma ora è già una protagonista nella fase della vita.
Ieri, il giovane e affascinante amore, dolci semplicità, giorni senza cure, e improvvisamente “oltrepassare il limite” ed entrare in un altro mondo qualcosa di sconosciuto, come un uccello in strane isole, come l’ombra di una palma nel deserto, un intero un nuovo senso della vita, una danza misteriosa, un vino nuovo … una sensazione nel grembo materno, un figlio nella carne. Sostieni un bambino come Dio sostiene l’umanità.
Nel suo grembo e nella sua mente, Silvia si sente responsabile per suo figlio. La sua missione non è solo quella di dare alla luce un figlio, ma di comporre tutta la vita di quell’uomo: il suo corpo e la sua anima, se la madre partorisce il corpo, non può influenzare anche l’anima?
Lo sogna mentre lo allatta, lo plasma con tutti i desideri del suo corpo e le bellezze della sua anima. E così per nove mesi Silvia ha aspettato e programmato con entusiasmo.
Il bambino deve essere un maschio, non c’è dubbio che abbia detto a tutta la sua famiglia, quello era il bambino che sentiva. L’ha già visto: una visione, una visione positiva, creativa.
Sarà un senatore, come suo padre Gordian? , Un console o l’imperatore? Potrebbe essere il Papa? o un santo? Non c’è limite all’immaginazione di una mamma.
Tutto questo accadde a Roma nel 540 d.C. Vigiluu era papa e Vetegis era imperatore, ma chi ne sa niente? Era un mondo ancora in transizione. Da una parte erano invasioni, dall’altra eresie. Il ragazzo ha svolto i suoi studi in modo molto brillante.
Ha ricevuto un’eccellente educazione latina che gli è servita per governare gli uomini e difendere i dogmi. Alla fine lo vide indossare la toga tricolore di un pretore romano.
Ma quanto è importante la veste di un uomo rispetto a quella indossata dagli uomini di Dio?
Improvvisamente Gregory rinunciò a tutte le sue responsabilità e al suo benessere e divenne un monaco. Le sei ville che aveva in Sicilia le trasformò in sei monasteri.
Aveva 35 anni e Silvia sentì nel suo corpo che l’intera delicata struttura della storia tremava.
Ci fu una pestilenza e il Papa morì. Silvia ha deciso che il prossimo Papa sarebbe stato Gregorio. Rifiutò invano, scappò da Roma in un cesto di vimini, si nascose nei boschi e nelle paludi pontine. Alla fine del corso fu trovato – o scoperto – e con grande gioia portato in chiesa, nel sett. 3 di 590, fu consacrata al Papa. Gregorio era papa e Silvia era stata la sua profeta.
Doveva fare un pontificato eroico. I Longobardi, che stavano devastando l’Italia, dovevano essere sorvegliati e bisognava affrontare l’imperatore a Costantinopoli.
Gregorio scrisse molte opere (principalmente morali), riformò la Chiesa, riportò i Visigoti ariani alla vera fede ed evangelizzò la Germania.
Fu lui a inventare la frase: Servo dei servi di Dio.
La sua vittoria più caratteristica fu quella di estinguere l’eresia di Eutyche), il patriarca di Costantinopoli, che affermava che la risurrezione del corpo sarebbe stata in modo delicato, in una carne eterea.
Gregorio rispose che saremo risorti in corpo e sangue, letteralmente palpabili come lo era il corpo di Cristo per l’apostolo Tommaso.
“Devo essere rivestito di nuovo della mia carne”, dice il libro di Giobbe, e durante l’Ultima Cena Gesù disse: “Questo è il mio corpo”. Uno degli aspetti più commoventi della fede cattolica è il dominio del corpo, semincorruttibile ed eterno.
Quando Gregorio era già Papa, Silvia era già entrata in convento e suo marito era già diventato prete contemporaneamente.
Sopra la sua casa sul colle Celio a Roma costruirono una cappella in suo onore. Morì nel 592 d.C.
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