Santa Gertrude Santo del giorno per il 16 novembre
Il Santo del Giorno si propone di essere una rassegna quotidiana sulla storia dei Santi, contenuti all’interno del Calendario Vaticano e custoditi nella memoria della Chiesa.
Narrazioni di maestri di vita cristiana di tutti i periodi storici che, come fari luminosi, illuminano e orientano il nostro cammino.
Vite da emulare, da capire e da fare proprie, per cercare di raggiungere quegli obiettivi cristiani con cui il catechismo ci ha indottrinato.
Si è portati, leggendo, a riflettere su quei comportamenti che comunemente, nella vita di tutti i giorni, abbiamo e a cui non facciamo caso, ma che altri vedono anche a nostra insaputa.
Tramite alcuni software di numerologia, per ciascuno dei Santi di cui giornalmente è raccontata la vita, sono calcolati dei numeri da utilizzare come meglio riterrete opportuno.
Santa Gertrude Santo del giorno per il 16 novembre
Santa Gertrude di Eisleben è la più celebrata di diversi santi con lo stesso nome, e per questo gli autori antichi la chiamarono Gertrude la Grande . Nacque nell’anno 1264 da una nobile famiglia sassone, e posta all’età di cinque anni per l’educazione presso i Benedettini di Helfta. Vi abitava come una semplice religiosa, molto diffidente verso se stessa, sotto la direzione di una badessa che aveva lo stesso nome di lei. La sorella della badessa era santa Mechtilde di Hackeborn; ed era l’amante e l’amante della giovane santa Gertrude, che consultava la sua eccellente maestra ogni volta che era tentata da pensieri vani e inutili, o turbata dai dubbi suggeriti dall’antico nemico.
Santa Gertrude ha imparato il latino in gioventù, come a quei tempi era consuetudine per le persone del suo sesso che si consacravano a Dio, e scriveva il latino con insolita eleganza e forza. Aveva anche una conoscenza non comune della Sacra Scrittura e di tutti i rami del sapere aventi come oggetto la religione; ma un giorno Nostro Signore la rimproverò di avere un gusto troppo grande per i suoi studi. Dopo non poté trovare in loro altro che amarezza; ma presto Nostro Signore venne per istruirla Lui stesso. Per molti anni non ha mai perso la Sua amabile Presenza, tranne gli undici giorni in cui ha deciso di mettere alla prova la sua fedeltà. La preghiera e la contemplazione erano il suo esercizio principale, ea coloro che consacrava la maggior parte del suo tempo.
Lo zelo per la salvezza delle anime era ardente nel cuore di Gertrude. Pensando alle anime dei peccatori, versava torrenti di lacrime ai piedi della croce e davanti al Santissimo Sacramento. Amava particolarmente meditare la Passione e l’Eucaristia, e anche in quei momenti non poteva trattenere le lacrime che le scorrevano in abbondanza dagli occhi. Quando parlava di Gesù Cristo e dei suoi misteri, rapiva coloro che l’ascoltavano. Un giorno, mentre in chiesa le suore cantavano, ho visto il Signore faccia a faccia, Santa Gertrude vide quello che sembrava essere il Volto divino, splendente di bellezza; I suoi occhi le trafissero il cuore e riempirono la sua anima e la sua carne di inesprimibili delizie. L’amore divino, da sempre il principio unico dei suoi affetti e delle sue azioni, era il principio con cui veniva crocifissa al mondo e tutte le sue vanità.
Fu oggetto di un gran numero di grazie straordinarie; Gesù Cristo ha inciso le sue ferite nel cuore della sua santa sposa, le ha posto gli anelli alle dita, si è presentato a lei in compagnia di sua madre e nel suo spirito ha agito come se avesse scambiato cuori con lei. Tutte queste grazie sorprendenti hanno solo sviluppato il suo amore per la sofferenza. Le era impossibile vivere senza un qualche tipo di dolore; il tempo trascorso senza soffrire le sembrava sprecato.
Durante la lunga malattia di cinque mesi dalla quale sarebbe morta, non diede il minimo segno di impazienza o di tristezza; la sua gioia, al contrario, cresceva con i suoi dolori. Quando arrivò il giorno della sua morte nel 1334, vide la Santissima Vergine scendere dal cielo per assisterla, e una delle sue suore vide la sua anima andare dritta al Cuore di Gesù, che si aprì per riceverla. Santa Gertrude è una delle grandi mistiche della Chiesa; il libro delle sue Rivelazioni, registrato per obbedienza, rimane celebrato. In essa traccia con parole di indescrivibile bellezza il dialogo intimo della sua anima con Gesù e Maria. Era gentile con tutti, gentilissima con i peccatori; pieni di devozione ai Santi di Dio, alle anime del Purgatorio, e soprattutto alla Passione di Nostro Signore e al Suo Sacro Cuore.
Riflessione: Nessuna preparazione alla morte può essere migliore che offrirci e rassegnarci costantemente alla Divina Volontà, umilmente, con amore e con illimitata fiducia nell’infinita misericordia e bontà di Dio.
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