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Santa Gertrude la Grande Santo del giorno per il 14 novembre

Santa Gertrude la Grande

Santo del giorno per il 14 novembre

(6 gennaio 1256 – 17 novembre 1302)

La storia di San Gertrude il Grande

Santa Gertrude di Eisleben è la più celebre di molti santi con lo stesso nome, e per questo motivo gli antichi autori la chiamarono Gertrude la Grande. Nacque nell’anno 1264 da una nobile famiglia sassone, e fu posta all’età di cinque anni per l’educazione con i benedettini di Helfta. 

Abitava lì come un semplice religioso, molto diffidente nei confronti di se stessa, sotto la direzione di una Badessa con lo stesso nome di se stessa. La sorella della Badessa era santa Mechtilde di Hackeborn; ed era l’amante e l’amica della giovane santa Gertrude, che consultava la sua eccellente insegnante ogni volta che veniva tentata da pensieri inutili e inutili, o turbata dai dubbi suggeriti dall’antico nemico.

Santa Gertrude imparò il latino nella sua giovinezza, come in quei giorni era consuetudine per le persone del suo sesso che si consacrarono a Dio, e scrisse il latino con insolita eleganza e forza. 

Aveva anche una conoscenza non comune della Sacra Scrittura e di tutti i rami dell’apprendimento che avevano come oggetto la religione; ma un giorno Nostro Signore la rimproverò di avere un gusto troppo grande per i suoi studi. 

Dopo non riuscì a trovare in loro nient’altro che amarezza; ma presto nostro Signore venne per istruirla. Per molti anni non ha mai perso la sua amabile Presenza, salvo undici giorni in cui ha deciso di mettere alla prova la sua fedeltà. La preghiera e la contemplazione erano il suo principale esercizio e a coloro che consacrava la maggior parte del suo tempo.

Lo zelo per la salvezza delle anime era ardente nel cuore di Gertrude. Pensando alle anime dei peccatori, versava torrenti di lacrime ai piedi della croce e davanti al Santissimo Sacramento. 

Amava soprattutto meditare sulla Passione e l’Eucaristia, e anche in quei momenti non riusciva a trattenere le lacrime che scorrevano in abbondanza dai suoi occhi. Quando ha parlato di Gesù Cristo e dei suoi misteri, ha rapito coloro che l’hanno ascoltata. 

Un giorno, mentre in chiesa cantavano le Sorelle, ho visto il Signore faccia a faccia, Santa Gertrude vide quello che sembrava essere il Volto divino, brillante nella bellezza; I suoi occhi le trapassarono il cuore e riempirono la sua anima e la sua carne di delizie inesprimibili. L’amore divino, sempre il principio unico dei suoi affetti e delle sue azioni, era il principio con cui veniva crocifissa al mondo e a tutte le sue vanità.

Fu oggetto di un gran numero di grazie straordinarie; Gesù Cristo incise le sue ferite nel cuore della Sua santa sposa, pose anelli sulle sue dita, si presentò a lei in compagnia di Sua Madre, e nel suo spirito agì come se avesse scambiato i suoi cuori con lei. 

Tutte queste grazie strabilianti svilupparono solo il suo amore per la sofferenza. Era impossibile per lei vivere senza un qualche tipo di dolore; il tempo trascorso senza sofferenza le sembrava sprecato.

Durante la lunga malattia di cinque mesi dalla quale sarebbe morta, non diede il minimo segno di impazienza o di tristezza; la sua gioia, al contrario, aumentò con i suoi dolori. 

Quando il giorno della sua morte arrivò nel 1334, vide la Vergine Santissima scendere dal cielo per assisterla, e una delle sue Sorelle percepì la sua anima andare direttamente al Cuore di Gesù, che si aprì per riceverlo. 

Santa Gertrude è uno dei grandi mistici della Chiesa; il libro delle sue Rivelazioni, registrato per obbedienza, rimane celebrato. In essa traccia in parole di bellezza indescrivibile l’intima conversazione della sua anima con Gesù e Maria. 

Era gentile con tutti, molto gentile con i peccatori; pieno di devozione per i Santi di Dio, per le anime del purgatorio e, soprattutto, per la Passione di Nostro Signore e per il suo Sacro Cuore.

Riflessione: Nessuna preparazione per la morte può essere migliore che offrire e rassegnarsi costantemente alla Divina Volontà, umilmente, amorevolmente e con illimitata fiducia nell’infinita misericordia e bontà di Dio.

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