Santa Cecilia Santo del giorno per il 22 novembre
Santa Cecilia
Santo del giorno per il 22 novembre
(177 – 230)
La storia di Santa Cecilia
È sotto l’imperatore Alessandro Severo che questo giovane santo, uno dei fiori più profumati della verginità cristiana e del martirio, ha sofferto per la Fede che aveva scelto; scegliere in quel momento era certo una fine alla felicità terrena, in quanto è garanzia, in ogni epoca, dell’eterna felicità di coloro che rimangono fedeli ad essa.
Cecilia era la figlia di un illustre patrizio ed era l’unico cristiano della sua famiglia; le fu permesso di partecipare alle riunioni tenute nelle catacombe dai cristiani, sia per condiscendenza dei suoi genitori sia per indifferenza.
Conservava continuamente una copia del santo Vangelo nascosto sotto i suoi vestiti sul suo cuore. I suoi genitori la obbligarono, tuttavia, nonostante il suo voto di verginità, che molto probabilmente non sapevano nulla, per sposare la giovane valeriana, che lei considerava nobile e buona,
Durante la sera del giorno del matrimonio, con la musica della festa nuziale ancora nell’aria, Cecilia, questa intelligente, bella e nobile fanciulla romana, rinnovò il suo voto. Quando i nuovi sposi si ritrovarono soli, disse dolcemente a Valerian, caro amico, ho un segreto da confidarti, ma mi prometti di conservarlo?
Le promise solennemente che nulla avrebbe mai potuto farglielo rivelare, e continuò, ascolta: un angelo di Dio veglia su di me, perché appartengo a Dio. Se vede che ti avvicinerai sotto l’influenza di un amore sensuale, la sua rabbia si infiammerà e soccomberai ai colpi della sua vendetta.
Ma se mi ami con un amore perfetto e conservi la mia verginità inviolabile, ti amerà come lui mi ama, e prodigherà anche a te, i suoi favori. Valerian rispose che se avesse potuto vedere questo Angelo, corrisponderebbe certamente ai suoi desideri, e Cecilia rispose, Valeriano, se acconsenti ad essere purificato nella fontana che sgorga eternamente; se crederai nel Dio unico, vivo e vero che regna in cielo, sarai in grado di vedere l’Angelo. E alle sue domande riguardanti quest’acqua e chi poteva darlo, lo indirizzò verso un certo vecchio santo chiamato Urban.
Quel santo Pontefice si rallegrò enormemente quando Valeriano venne da lui la stessa notte, per essere istruito e battezzato; la sua lunga preghiera toccò molto il giovane, e anche lui si rallegrò di una gioia completamente nuova nella sua fede nuova e autentica, così al di sopra della religione dei pagani.
Tornò a casa sua e, entrando nella stanza in cui Cecilia aveva continuato a pregare per il resto della notte, vide l’Angelo che aspettava, con due corone di rose e gigli, che avrebbe posto sulla testa di ognuno di loro. Cecilia capì subito che se i gigli simboleggiavano la loro verginità, le rose predissero per loro sia la grazia del martirio. A Valerian fu detto che avrebbe potuto chiedere qualsiasi grazia a Dio, che era molto contento di lui; e chiese che anche suo fratello Tiburzio potesse ricevere la grazia che aveva ottenuto;
I due fratelli, che erano molto ricchi, iniziarono ad aiutare le famiglie che avevano perso il loro sostegno attraverso il martirio dei padri, dei coniugi e dei figli; hanno visto la sepoltura dei cristiani e hanno continuamente sfidato la stessa sorte di queste vittime. In effetti furono presto catturati e la loro testimonianza fu tale da convertire un giovane ufficiale scelto per condurli sul luogo del loro martirio.
Riuscì a ritardarlo per un giorno e li portò a casa sua, dove prima che finisse il giorno aveva deciso di ricevere il battesimo con tutta la sua famiglia e la sua famiglia. I due fratelli offrirono la loro testa alla spada; e poco dopo l’ufficiale che avevano vinto per Cristo li seguì nell’eterno regno divino. È stata Cecilia a vedere la sepoltura di tutti e tre i martiri. Distribuì poi ai poveri tutti gli oggetti preziosi della sua casa,
Fu presto arrestata e arruolata, ma dopo aver chiesto un ritardo dopo il suo interrogatorio, radunò coloro che l’avevano ascoltata con ammirazione e li istruì nella fede; il Pontefice Urbano ne battezzò un gran numero. La morte nominata per lei era soffocamento a causa del vapore.
Santa Cecilia rimase illesa e calma, per un giorno e una notte, nel calderio, o luogo di bagni caldi, nel suo stesso palazzo, nonostante un fuoco riscaldato a sette volte la sua normale violenza. Alla fine, un boia fu mandato a spedirla per la spada; colpì con mano tremante i tre colpi che la legge permise, e la lasciò ancora viva.
Per due giorni e due notti Cecilia giaceva con la testa mezza tagliata, sul pavimento del suo bagno, pienamente sensibile e con gioia in attesa della sua corona. Quando i suoi neofiti vennero per seppellirla dopo la partenza del boia, la trovarono viva e sorridente. La circondarono lì, non osando toccarla, per tre giorni, dopo aver raccolto il prezioso sangue dalle sue ferite.
Il terzo giorno, dopo che il santo Pontefice Urbano era venuto a benedirla, l’agonia finì, e nell’anno 177 la Santa vergine restituì la sua anima gloriosa a Cristo. Fu il Sommo Pontefice a presiedere il suo funerale; fu messa in una bara nella posizione in cui era stata distesa, come la vediamo spesso nella foto, e sepolta nella volta preparata da San Callisto per i pontefici della Chiesa.
Gli atti autentici della sua vita e del martirio furono preparati da papa Anteros nell’anno 235. Quando la tomba fu aperta nel 1599 il suo corpo era ancora completamente intatto.
Riflessione
Come ogni buon cristiano, Cecilia cantava nel suo cuore, e talvolta con la sua voce. È diventata un simbolo della convinzione della Chiesa che la buona musica è parte integrante della liturgia, di maggior valore per la Chiesa di qualsiasi altra arte.
Santa Cecilia è la patrona di:
musicisti
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