San Venceslao Santo del giorno per il 28 settembre
Il Santo del Giorno si propone di essere una rassegna quotidiana sulla storia dei Santi, contenuti all’interno del Calendario Vaticano e custoditi nella memoria della Chiesa.
Narrazioni di maestri di vita cristiana di tutti i periodi storici che, come fari luminosi, illuminano e orientano il nostro cammino.
Vite da emulare, da capire e da fare proprie, per cercare di raggiungere quegli obiettivi cristiani con cui il catechismo ci ha indottrinato.
Si è portati, leggendo, a riflettere su quei comportamenti che comunemente, nella vita di tutti i giorni, abbiamo e a cui non facciamo caso, ma che altri vedono anche a nostra insaputa.
Tramite alcuni software di numerologia, per ciascuno dei Santi di cui giornalmente è raccontata la vita, sono calcolati dei numeri da utilizzare come meglio riterrete opportuno.
San Venceslao Santo del giorno per il 28 settembre
Venceslao, nato verso la fine del IX secolo, era figlio di un duca cristiano di Boemia, ma sua madre era una pagana aspra e crudele. La sua santa nonna, Ludmilla, vedendo il pericolo per il futuro re, chiese di allevarlo.
Venceslao fu educato dai suoi buoni uffici nella vera fede, e sotto la sua tutela acquisì un’eccezionale devozione al Santissimo Sacramento. Alla morte di suo padre, tuttavia, era ancora minorenne e sua madre assunse il governo e approvò una serie di leggi persecutorie.
Nell’interesse della Fede, Venceslao, incoraggiato dalla nonna, rivendicò e ottenne, attraverso il sostegno del popolo, gran parte del paese come suo regno. Poco dopo sua nonna fu martirizzata, per odio per la sua fede e per i servizi al suo paese, mentre rendeva il suo ringraziamento dopo la Santa Comunione.
Sua madre si assicurò l’apostasia e l’alleanza del suo secondo figlio, Boleslas, che d’ora in poi divenne il suo alleato contro i cristiani. Venceslao nel frattempo regnava come il coraggioso e pio re di Boemia.
Quando il suo regno fu attaccato, il principe dell’esercito invasore, che era stato chiamato da alcuni individui sediziosi, si stava avvicinando con una lancia per ucciderlo. Questo principe, chiamato Radislas, vide accanto a lui due spiriti celesti; lo aveva già visto farsi il segno della croce e poi aveva sentito una voce che diceva di non colpirlo. Queste meraviglie lo stupirono così tanto che scese da cavallo, si inginocchiò ai piedi di Venceslao e gli chiese perdono. La pace è stata quindi ristabilita nel paese.
Al servizio di Dio San Venceslao era costante, piantando con le proprie mani il grano e pigiando l’uva per la Santa Messa, alla quale non mancava mai di assistere ogni giorno. Ha provveduto ai poveri e lui stesso ha portato loro ciò di cui avevano bisogno di notte, per risparmiare loro la vergogna che avrebbero potuto incorrere se la loro povertà fosse diventata di dominio pubblico.
Desiderava introdurre l’Ordine Benedettino nel suo regno, ma prima che potesse farlo fu colpito da una morte violenta e lui stesso entrò in monastero, come desiderava.
La sua pietà ha fornito l’occasione per la sua morte. Dopo un banchetto al palazzo di suo fratello, al quale era stato perfidamente invitato e dove aveva manifestato grande gentilezza nei confronti del fratello e della madre, la sera andò a pregare davanti al tabernacolo, come era abituato a fare.
Là, a mezzanotte della festa degli Angeli dell’anno 938, ricevette la corona del martirio di spada, per mano del proprio fratello.
Riflessione: San Venceslao ci insegna che il rifugio più sicuro tra le prove della vita, o per prepararsi al colpo di morte, è il santuario di Gesù Sacramentato.
I numeri di oggi sono:
Venezia e Tutte, al Millionday e al 10eLotto ogni 5 minuti
81.40.65.70.28