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San Guglielmo di Vercelli Santo del giorno per il 25 giugno

San Guglielmo di Vercelli

Santo del giorno per il 25 giugno

La storia di San Guglielmo di Vercelli

Abate, Fondatore della Congregazione del Monte-Vergine
(† 1142)

San Guglielmo di Monte Vergine, nato a Vercelli, città della Lombardia, perse il padre e la madre nella sua infanzia e fu allevato da un parente con grandi sentimenti di pietà.

A quindici anni, avendo un desiderio sincero di condurre una vita penitenziale, lasciò la sua regione natale e fece un lungo e austero pellegrinaggio al santuario della Vergine fondato da San Giacomo a Saragozza.

Avrebbe compiuto il pellegrinaggio a Gerusalemme, ma Dio gli fece sapere che lo stava chiamando ad una vita solitaria, e si ritirò nel regno di Napoli. Lì scelse per la sua dimora una montagna disabitata, e visse in perenne contemplazione e gli esercizi di rigorosa austerità penitenziale.

Dopo un miracolo di guarigione causato dalle sue preghiere, fu scoperto e la sua contemplazione interrotta, così decise di trasferirsi su un’altra montagna, dove costruì una chiesa molto bella in onore della Madonna.

Con diversi ex sacerdoti secolari che si unirono a lui, nel 1119 iniziò la fondazione della Congregazione del Monte Vergineo Monte della Vergine. Questo sito è tra Nola e Benevento nello stesso regno di Napoli.

Questi figli della Madonna vissero in grande austerità. Vedendo il progresso nella santità del buon essere religioso formato lì, il diavolo seminò divisione e critica; ma Dio trasse il bene dal male quando san Guglielmo andò altrove e fondò diversi altri monasteri, sia per uomini che per donne, in vari luoghi del regno di Napoli.

Aiutò il re di Napoli, che lo aveva molto venerato, a praticare tutte le virtù cristiane di un degno sovrano, e il re in segno di gratitudine aveva una casa dell’Ordine costruita a Salerno di fronte al suo palazzo, per averlo vicino più spesso.

Quando San Guglielmo morì il 25 ° di giugno 1142, non aveva ancora scritto una regola per la sua religiosa; il suo secondo successore, Roberto, temendo lo scioglimento di una comunità senza costituzioni, li pose sotto quello di San Benedetto, ed è considerato il primo abate della Congregazione benedettina di Monte-Vergine.

Un ritratto della Vergine venerato è stato una fonte inesauribile di santa compunzione; i pellegrini continuano a visitarlo

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