San Giovanni di Kety
Santo del giorno per il 23 dicembre
(24 giugno 1390 – 24 dicembre 1473)
La storia di San Giovanni di Kety
San Giovanni nacque a Kety in Polonia nel 1403. Studiò filosofia e teologia all’Università di Cracovia con grande intelligenza, industria e successo, mentre la sua modestia e virtù gli attiravano tutti i cuori. Dopo aver conseguito la laurea, è stato nominato alla cattedra di teologia all’università. Ha infiammato i suoi ascoltatori con il desiderio di ogni tipo di pietà, non meno dalle sue azioni che dalle sue parole. Fu ordinato sacerdote e fu per un breve periodo a capo di una parrocchia, dove manifestò grande preoccupazione per i poveri, a proprie spese. Su richiesta dell’Università, ha ripreso la cattedra del professore e vi ha insegnato fino alla sua morte santa.
Trovò un povero uomo sulla neve un giorno, morendo di fame e di freddo; lo vestì con la sua tonaca e lo portò in canonica per mangiare al suo tavolo. In seguito, per molti anni, ogni professore del collegio di Varsavia fu obbligato, una volta all’anno, ad invitare un povero a cenare con lui.
Fece un pellegrinaggio a Gerusalemme, predicando lungo la strada per i Turchi, e sperando nella grazia del martirio. Andò quattro volte a Roma per visitare le tombe degli Apostoli e rendere onore alla Santa Sede, desiderando così di essere risparmiato dalle pene del purgatorio. Ha sempre viaggiato a piedi, portando i suoi effetti personali. Un giorno, derubato dai banditi, si è dimenticato di avere alcuni pezzi d’oro cuciti nel suo mantello; presto si ricordò e li richiamò per darli ai suoi benefattori. Erano così stupiti da rifiutarsi di accettare l’offerta, e persino a restituirgli ciò che avevano preso.
San Giovanni Cantius scrisse sui muri della sua residenza alcuni versi che mostravano l’orrore che provava per il vizio della maldicenza o della detrazione, parlando senza causa delle colpe dei nostri vicini. Dormiva molto poco e spesso passava intere notti a pregare davanti a un crocifisso. Dopo le sue lezioni andò a pregare davanti al Santissimo Sacramento in una chiesa. Prima della sua morte, ha dato assolutamente tutto ciò che aveva ancora ai poveri. Morì nel 1473, all’età di settantasei anni. La veste viola che aveva indossato come dottore era conservata religiosamente e sempre consegnata al venerato Capo della Scuola di Filosofia nel giorno del suo ricevimento; e fu richiesta una promessa ai maestri, per imitare le virtù di questo amato Santo. È un patrono della Polonia e della Lituania; Clemente XIII lo canonizzò nel 1767.
Riflessione: Colui che ordina tutte le sue azioni secondo la Volontà di Dio può essere spesso considerato dal mondo come semplice, persino stupido; ma alla fine vince la stima e la fiducia anche del mondo stesso.
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