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San Giacomo della Marca di Ancona il Santo del giorno per il 28 novembre 

Il Santo del Giorno si propone di essere una rassegna quotidiana sulla storia dei Santi, contenuti all’interno del Calendario Vaticano e custoditi nella memoria della Chiesa.

Narrazioni di maestri di vita cristiana di tutti i periodi storici che, come fari luminosi, illuminano e orientano il nostro cammino.

Vite da emulare, da capire e da fare proprie, per cercare di raggiungere quegli obiettivi cristiani con cui il catechismo ci ha indottrinato.

Si è portati, leggendo, a riflettere su quei comportamenti che comunemente, nella vita di tutti i giorni, abbiamo e a cui non facciamo caso, ma che altri vedono anche a nostra insaputa.

Tramite alcuni software di numerologia, per ciascuno dei Santi di  cui giornalmente è raccontata la vita, sono calcolati dei numeri da utilizzare come meglio riterrete opportuno.

                                  

San Giacomo della Marca di Ancona il Santo del giorno per il 28 novembre 

Il piccolo comune di Montebrandone, sulla costa orientale dell’Italia, chiamato la Marca di Ancona, diede i natali a questo Santo nell’anno 1391. Ancora giovane fu mandato all’Università di Perugia, dove i suoi progressi nella cultura lo qualificarono presto a essere prescelto precettore ai figli di un giovanotto perugino. 

Andò con lui a Firenze, per aiutare nell’amministrazione di un ufficio giuridico che il nobile vi aveva ottenuto; ma rendendosi conto che stava per essere travolto dal vortice degli eccessi mondani in cui si trovava, san Giacomo si dedicò alla preghiera e al raccoglimento, e pensò di entrare nell’Ordine dei Certosini.

Quando un giorno era in viaggio vicino ad Assisi, tuttavia, si recò nella chiesa della Porziuncola per pregare e, mosso dal fervore dei santi uomini che servivano Dio e dall’esempio del loro beato fondatore San Francesco, decise di fare una petizione in quella posto molto per l’abito dell’Ordine. 

Aveva allora ventun anni; ha ricevuto l’abito vicino ad Assisi, presso il convento di Nostra Signora degli Angeli. Ha iniziato la sua guerra spirituale contro il mondo, la carne e il diavolo in preghiera e silenzio nella sua cella, unendo straordinari digiuni e veglie alla sua preghiera assidua. 

Si ammalò di diverse malattie che per trent’anni sopportò con eroica pazienza, senza mai esimersi dal dire la S. Messa o assistere negli uffici comuni. Per quarant’anni non è mai passato un giorno senza prendere la disciplina.

Quando, grazie alla risposta della Madre del Cielo alle sue preghiere, divenne in grado di predicare, svolse quel ministero con così grande fervore e potere che non mancò mai di toccare i cuori più induriti e produrre conversioni veramente miracolose. Si unì a San Giovanni da Capistrano per predicare una crociata contro i turchi, che erano diventati padroni di Costantinopoli e stavano terrorizzando l’Europa occidentale. 

A Buda effettuò la miracolosa cessazione di una furiosa sedizione mostrando semplicemente il crocifisso al popolo; gli stessi ribelli lo presero sulle spalle e lo portarono per le strade della città. A Praga ricondusse a Dio molti che erano caduti in errore, e quando un mago voleva litigare con lui, lo rese muto e così lo obbligò a ritirarsi confuso. 

Ha viaggiato attraverso le province settentrionali, in Germania, Dalmazia, Ungheria, Polonia, Norvegia e Danimarca e molti altri luoghi; se ne andò senza altre disposizioni oltre alla sua fiducia in Dio. Se non trovava aiuto o era senza alloggio, si rallegrava della sua unione con Lady Povertà, alla quale era affiancato dalla sua professione religiosa.

Quando fu richiamato in Italia per lottare contro un’eresia, acquisì nuovi persecutori che tentarono in diversi modi, tra cui imboscate, veleno, calunnia e suscitare sedizioni contro di lui, di farla finita. Ma Dio lo ha liberato ogni volta dagli artifici più abilmente concepiti. Quando fu scelto come arcivescovo di Milano, fuggì e non poté essere convinto ad accettare l’incarico. 

Realizzò diversi miracoli a Venezia e in altri luoghi, spesso con il semplice Santo Nome di Gesù scritto su un foglio. Risuscitò da una pericolosa malattia il Duca di Calabria e il Re di Napoli. Il Santo morì nel convento francescano della Santissima Trinità nei pressi di Napoli, città nella quale il Santo Padre lo aveva inviato su preghiera del suo Re, Ferdinando. La data era il 28 °del novembre dell’anno 1476; aveva novant’anni e ne aveva passati settanta nella religione.

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