San Francisco de Borja Santo del giorno per il 3 ottobre
Il Santo del Giorno si propone di essere una rassegna quotidiana sulla storia dei Santi, contenuti all’interno del Calendario Vaticano e custoditi nella memoria della Chiesa.
Narrazioni di maestri di vita cristiana di tutti i periodi storici che, come fari luminosi, illuminano e orientano il nostro cammino.
Vite da emulare, da capire e da fare proprie, per cercare di raggiungere quegli obiettivi cristiani con cui il catechismo ci ha indottrinato.
Si è portati, leggendo, a riflettere su quei comportamenti che comunemente, nella vita di tutti i giorni, abbiamo e a cui non facciamo caso, ma che altri vedono anche a nostra insaputa.
Tramite alcuni software di numerologia, per ciascuno dei Santi di cui giornalmente è raccontata la vita, sono calcolati dei numeri da utilizzare come meglio riterrete opportuno.
San Francisco de Borja Santo del giorno per il 3 ottobre
Era il primogenito di Juan de Borja ed è entrato al servizio della corte spagnola giovanissimo, come paggio per la sorella di Carlos V, Catalina. All’età di vent’anni l’imperatore gli diede il titolo di marchese. Si è sposato a 19 anni e ha avuto otto figli.
A 29 anni, dopo la morte dell’imperatrice, che gli fece capire la scadenza dei beni terreni, decise di non servire mai un signore che poteva morire di nuovo? e si è dedicato a una vita più perfetta. Ma lo stesso anno fu eletto viceré di Catalogna (1539-43), incarico che ricoprì all’altezza delle circostanze, ma senza trascurare l’intensa vita spirituale alla quale si era segretamente dedicato.
A Barcellona conobbe San Pietro d’Alcantara e il beato Pedro Favre della Compagnia di Gesù. Quest’ultimo incontro è stato decisivo per la sua vita futura. Nel 1546, dopo la morte della moglie Eleonora, fece la pia pratica degli esercizi spirituali di sant’Ignazio e il 2 giugno dello stesso anno emise i voti di castità, obbedienza e voto di ingresso nella Compagnia di Gesù. dove entrò di fatto nel 1548, e ufficialmente nel 1550, dopo aver incontrato San Ignacio de Loyola a Roma e aver rinunciato al Ducato di Gandía. Il 26 maggio 1551 celebra la sua prima messa.
Chiuse le porte agli onori e ai titoli mondani, ma gli furono aperte quelle delle dignità ecclesiastiche. Infatti, quasi subito Carlo V lo propone cardinale, ma Francesco si dimette e affinché le dimissioni siano definitive emette i voti semplici dei professi della Compagnia di Gesù, uno dei quali vieta appunto l’accettazione di ogni dignità ecclesiastica. Nonostante ciò, non poté evitare i compiti sempre più importanti affidatigli nella Compagnia di Gesù, essendo eletto Superiore Generale nel 1566, carica che mantenne fino alla sua morte, avvenuta a Roma il 30 settembre 1572.
Era un instancabile organizzatore (deve la fondazione del primo collegio dei gesuiti in Europa, nella nativa Sierra Gandía, e altri venti in Spagna), e trova sempre il tempo per dedicarsi alla scrittura di trattati di vita spirituale. Era noto per la sua grande devozione all’Eucaristia e alla Beata Vergine. Anche due giorni prima di morire, già gravemente ammalato, ha voluto visitare il santuario mariano di Loreto. Fu beatificato nel 1624 e canonizzato nel 1671, uno dei primi grandi apostoli della Compagnia di Gesù.
I numeri di oggi sono:
Torino e Tutte, al Millionday e al 10eLotto ogni 5 minuti
58.61.40.31.76