San Bruno il Santo del giorno per il 6 ottobre
Il Santo del Giorno si propone di essere una rassegna quotidiana sulla storia dei Santi, contenuti all’interno del Calendario Vaticano e custoditi nella memoria della Chiesa.
Narrazioni di maestri di vita cristiana di tutti i periodi storici che, come fari luminosi, illuminano e orientano il nostro cammino.
Vite da emulare, da capire e da fare proprie, per cercare di raggiungere quegli obiettivi cristiani con cui il catechismo ci ha indottrinato.
Si è portati, leggendo, a riflettere su quei comportamenti che comunemente, nella vita di tutti i giorni, abbiamo e a cui non facciamo caso, ma che altri vedono anche a nostra insaputa.
Tramite alcuni software di numerologia, per ciascuno dei Santi di cui giornalmente è raccontata la vita, sono calcolati dei numeri da utilizzare come meglio riterrete opportuno.
San Bruno Santo del giorno per il 6 ottobre
Il saggio e devoto cardinale Bona, parlando dei monaci certosini, il cui ordine fu fondato da san Bruno, e il cui istituto religioso è al di sopra di tutti, li definisce “il grande miracolo del mondo: vivono nel mondo come se fossero fuori. di lui; sono angeli sulla terra, come Giovanni Battista nel deserto “.
San Bruno è stato professore di filosofia e teologia alla scuola di Reims, dove ha mantenuto un alto livello di studi per 18 anni. Successivamente fu nominato cancelliere della diocesi dall’arcivescovo Manasse, che era un personaggio indegno di svolgere quell’alto incarico.
La Chiesa considera la vita dei Certosini come il modello perfetto dello stato di contemplazione e penitenza. Tuttavia, quando si stabilì a Chartreuse, non aveva intenzione di fondare un ordine religioso. Se i suoi monaci furono prorogati, sei anni dopo dal Delfinato, ciò fu dovuto, per volontà di Dio, ad un invito loro formulato. Il conte Rogelio, fratello di Roberto Guiscardo, donò al santo la fertile valle di La Torre, nella diocesi di Squillace. Là San Bruno si stabilì con alcuni discepoli.
Il santo morì domenica 6 ottobre 1101. Successivamente, i monaci di La Torre inviarono un resoconto della sua morte alle principali chiese e monasteri di Italia, Francia, Germania, Inghilterra e Irlanda, come allora era consuetudine chiedere preghiere per le anime di coloro che erano morti.
Quel documento, insieme agli “elogi” scritti dal 178 che ha ricevuto il racconto della sua morte, è uno dei più completi e preziosi esistenti.
San Bruno non è stato formalmente canonizzato, poiché i certosini evitano tutte le manifestazioni pubbliche. Tuttavia, nel 1514 ottennero il permesso da Papa Leone X per celebrare la festa del suo fondatore, e Clemente X la estese a tutta la Chiesa d’Occidente nel 1674. Il santo è particolarmente popolare in Calabria, e il culto che gli viene pagato riflette in un certo senso il duplice aspetto attivo e contemplativo della sua vita.
I numeri di oggi sono:
Torino e Tutte, al Millionday e al 10eLotto ogni 5 minuti
29.8.74.62.64