I metodi di indagine, di qualunque natura essi siano, hanno una base di partenza ed è fondamentale conoscere perfettamente questa base, per poterli applicare al meglio e cercare di ottenere risultati costanti e vincenti nel corso della loro esecuzione.
Ed è proprio in quest’ottica, che cercherò di portare avanti una rubrica che si prefigge di riproporre alcuni interventi storici, di autori del passato, così da comprendere al meglio quei concetti essenziali che sono alla base di molti procedimenti investigativi utilizzati nel Lotto del terzo millennio.
In questo intervento ripercorriamo il Fabarri, alias l’avvocato Fabrizio Arrigoni, in una disamina intitolata: “LE TRIPLE E LA LORO UTILIZZAZIONE” e, al termine della presentazione, saranno proposte delle previsioni nel rispetto delle metodologia descritta, valide e da mettere in gioco per le prossime estrazioni del lotto.
Le triple per chi non lo sappia, sono speciali gruppi di 3 numeri fra cui esistono rapporti precisi. Alcuni studiosi del lotto, autori di opere famose, come “l’armonia triplare” del professor Fedele Davenal, hanno sostenuto che i gruppi triplani, nei loro vari tipi e forme, costituiscono un’organizzazione armonica nel tessuto dei 90 numeri del lotto e realizzano un peculiare ordinamento di distanza, di correlazioni e di riproduzioni.
Non è nostra intenzione confutare qui il fondamento e la consistenza di questa singola teoria che ha acceso e fertilizzato la fantasiosa inventiva di molti ricercatori ed appassionati di gioco.
Noi ci limitiamo a descrivere sinteticamente le caratteristiche delle triple, additando poi qualche criterio che potrebbe valere per utilizzarle praticamente, o quanto meno suggerire spunti di studio ed osservazione, il fattore fondamentale delle triple, come è noto, è il numero 3; fra le unità, le decine o le figure degli elementi triplani, intercorre sempre la differenza 3.
Questi gruppi, è bene dirlo subito, si distinguono in triple di decina, di cadenza, di figura, di mista proporzione.
Triple di decina sono costituite da 3 numeri appartenenti a diverse decine fra cui corre la differenza 3.
Esempio: 04 – 34 – 64 (decina 0, decina 3, decina 6);
11 – 41 – 71 (decina 1 – 4 – 7)
27 – 57 – 87 e simili;
Triple di cadenza composte da numeri appartenenti alla medesima decina o alla medesima figura, ma la cui cadenza di differenzia di 3.
Eccone qualche esempio: 2.5.8, 23.26.29, 14.41.77
Triple di figura composte da numeri fra i quali varia la figura, in presenza di eguale decina e cadenza: 04.34.64, 25.58.88 etc..;
Triple di mista proporzione più che costituire una categoria a se, sono quelle triple i cui elementi mutano nelle decine, nelle cadenze ed altresì nelle figure, come le seguenti: 15.72.48, 19.43.76, etc., è da tener presente inoltre che, in ogni tipo di triple, il numero in cadenza 9 può essere sostituito dallo zerato corrispondente, tutte le volte che questo non altera i rapporti essenziali
Si vede come la caratteristica delle triple sia nella differenza 3, che passa tra le decine, le cadenze o le figure che le compongono. Per quanto riguarda, invece, il valore assoluto numerico, questo varia in ragione di 3 (quando si tratta di triple della medesima decina) oppure di 24, 27, 30, 33, 36; e si badi che tale differenza, altrimenti chiamata anche distanza, va sempre calcolata con il sistema del fuori 90.
Ossia quando si vuole calcolare la differenza, per esempio tra 78 e 12, bisogna passare per il 90, e così si ha che da 78 a 90 = 12 e da 90 a 12 =12, in modo che la distanza totale è uguale a 24.
Ma questo calcolo è di poca importanza, almeno per comprendere la strutturazione delle triple.
Ogni numero (ad eccezione del 90) si può sviluppare in diverse triple, a seconda che si intenda formare un rapporto triplare fra le decine, le cadenze o le figure. Tanto per ulteriore chiarimento, vediamo le triple che si possono formare con il numero 1 e quelle che si formano con il 46:
01.04.07, 01.31.61, 01.34.67, 01.37.64, 46.43.49,
46.16.76, 46.19.73, 46.10.73, 46.79.13, 46.70.13,
Il lettore che non ha conoscenza della materia, con un po’ di esercitazione, troverà agevole acquisire sicurezza nei calcoli di sviluppo, limitandosi ad osservare le caratteristiche essenziali delle triple, così come le abbiamo delineate nella prima parte di questo articolo.
V’è una categoria di persone, anche fra gli studiosi del lotto, nel quali credono che tutto quanto riguarda le triple appartenga al mondo della cabala.
Diciamo subito che si tratta di un errore perché, in realtà, come è stato accennato al principio, questi gruppi costituiscono indubbiamente un particolare inquadramento tutt’altro che privo di significato e che, all’occhio dell’attento osservatore, mostra un valore ordinativo denso di singolari caratteristiche. Quando si è stabilito ciò, si può accennare, almeno brevemente, ai tentativi che sono stati fatti per interpretare il senso ed il nesso evolutivo che sembra emergere fra gli elementi delle triple.
Si tratta di una materia alquanto vasta e complessa e perciò, nei limiti di un articolo, non è possibile che darne qualche interessante cenno dimostrativo.
Per questa volta, pertanto ci limitiamo a parlare del cosiddetto “sviluppo sincrono o collegato”.
Esso consiste nel fenomeno per cui, quando due numeri, usciti insieme, che rappresentano sviluppo triplani dei primi, si verifica spesso, cioè con frequenza veramente spiccata, che anche i rimanenti due elementi che integrano o chiudono le rispettive triple, vengono sorteggiati insieme, cioè in una medesima estrazione.
È questa una manifestazione da tendenza, beninteso, che ha però una speciale importanza, se si considera che essa, in particolari circostanze e condizioni, consente la vincita dell’ambo secco in un ristretto ciclo di estrazioni.
Senza dilungarci nell’illustrazione teorica, passiamo senz’altro alla esemplificazione pratica.
Nei casi appresso descritti si vede che, fra i due numeri risultanti dalla operazione, l’esito dell’ambata è rapido; l’ambo secco si realizza spesso nel giro di poche settimane per tutte le ruote.
Nelle estrazioni del 18 Aprile e 04 Maggio 1964 alla ruota di Venezia uscivano:
03 – 46 e poi 36 – 10; disponendo questi numeri in forma di sviluppo verticale, vediamo che dopo 03 – 36 numero che chiude la tripla è 60 (oppure 69) e quello che chiude fra 46 – 10 è il 73:
03 46
36 10
60 (69) 73
L’esito fu: ambata 60 alla prima settimana, ambo secco 69 – 73 a Bari (tutte) alla quarta settimana.
Bari 18 Luglio ed 08 Agosto
01 | 63 |
31 | 60 |
61 | 66 |
Di speciale interesse è questo esempio nel quale si verificò l’ambo secco nella ruota di partenza.
Bari: 18 Luglio e 08 Agosto:
39 63
69 09
09 36
L’esito fu alla seconda settimana con l’ambata.
Caso tipico nel quale i 3 elementi di chiusura triplare si presentano (cosa che avviene non di rado, e di cui è conveniente tenere conto) con i corrispondenti numeri aventi medesime decine e cadenze, ma invertite di posizione: infatti, invece di 66 – 78 si presentarono estratti 68 – 76.
Venezia: 09 Maggio e 16 Maggio:
62 | 75 |
60 | 72 |
66 | 78 |
Esito: ambo a Bari dopo 7 estrazioni.
Alla terza settimana di gioco esce l’ambo 68 – 76 nella medesima ruota di
Venezia!
L’esempio è importante anche perché si nota che gli elementi di formazione erano sortiti sempre nelle stesse posizioni (1° e 2°), il che costituisce un ulteriore dato di ordine.
Naturalmente avvertiamo subito i lettori che non devono avere soverchie illusioni; se tutti i casi di formazione triplare avessero un comportamento così facilmente vittorioso e concordante, a quest’ora il lotto sarebbe stato clamorosamente debellato.
Il movimento e lo sviluppo triplare ha senza dubbio una importanza, ma non si creda che esso prometta grandi vittorie e facili fortune.
Lasciamo questi sogni e manteniamoci sul terreno della realtà”.
Previsioni ricavate dal metodo e valide dall’estrazione del lotto del 11/04/2017
Milano ambate 46.75
Milano e Tutte ambo 46.75