La fuga del 26 continua, ma due quaterne spettacolari a Roma e Bari rubano la scena. L’analisi spiritosa dei numeri ritardatari Lotto
Signore e signori, a volte il Gioco del Lotto assomiglia a una grande serie TV. C’è la trama principale, quel “drama” infinito che ci tiene incollati allo schermo, e poi ci sono gli episodi autoconclusivi, pieni di azione e colpi di scena. L’estrazione di martedì 5 agosto 2025 è stata un esempio perfetto di questa doppia natura. La trama principale, ovviamente, è sempre la stessa: la fuga epica, quasi mitologica, del numero 26 sulla ruota di Firenze, che ha aggiunto un’altra, pesantissima, tacca alla sua collezione di assenze, raggiungendo quota 141.
Ma mentre il nostro protagonista continuava il suo letargo dorato sulle rive dell’Arno, le altre ruote hanno deciso di non stare a guardare, mettendo in scena uno spettacolo pirotecnico di rara bellezza. Abbiamo assistito a ben due quaterne, eventi statistici che da soli valgono il prezzo del biglietto, e a una serie di terni che hanno fatto la gioia di pochi, fortunati “sceneggiatori” della sorte. In questa cronaca, vi accompagneremo in un viaggio tra la noia esistenziale dei grandi latitanti e l’adrenalina pura delle combinazioni vincenti, cercando di decifrare i segnali che, forse, il Fato ci ha voluto inviare.
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L’Immortale: il 26 a Firenze e la sua Corte dei Miracoli
Partiamo dal re, dall’imperatore, dall’entità che ormai trascende la statistica per entrare nella leggenda. Con 141 assenze, il 26 su Firenze non è più un numero, è un concetto filosofico. Rappresenta la perseveranza (per chi lo gioca), la testardaggine (per chi lo analizza) e probabilmente una gran noia (per il numero stesso, che non si diverte da mesi). La sua assenza è così lunga che i giocatori più anziani iniziano a raccontare ai nipoti di quando, in un’epoca remota, videro con i loro occhi il 26 venire estratto a Firenze.
Ma un re non è nulla senza la sua corte. E la corte dei numeri ritardatari Lotto è più affollata che mai. Il suo fedele scudiero, il 49, sempre su Firenze, lo segue a ruota con 122 assenze, in un duetto di latitanza che ha del commovente. A completare il quadro dei “belli e dannati” troviamo il 74 su Milano (114), la diva che continua a sfilare sulle passerelle dell’assenteismo; l’82 su Cagliari (109), l’eremita che ha trovato la pace dei sensi lontano dalle urne; e il nuovo arrivato nel club dei centenari, il 21 su Bari, che con 101 assenze ha appena ricevuto la tessera onoraria di “super-ricercato”.
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Lo Spettacolo delle Quaterne: Roma e Bari Rubano la Scena
Mentre i ritardatari dormivano sonni beati, le ruote di Roma e Bari hanno deciso di svegliare tutti con un boato. Centrare un terno è già un’impresa. Ma una quaterna… una quaterna è un evento da raccontare ai posteri. E martedì ne abbiamo avute ben due!
A Roma è andata in scena una meravigliosa quaterna in cadenza 2 (2-12-42-62). Per i non addetti ai lavori, la “cadenza” è la cifra finale. È come se a una festa si fossero presentati quattro cugini con lo stesso cognome che finisce per “2”. Un’armonia numerica di una bellezza quasi commovente. Non da meno è stata Bari, che ha risposto con una compatta e potente quaterna in decina 50-59 (52-53-56-57). Quattro vicini di casa, quattro numeri del “condominio dei cinquanta”, che hanno deciso di uscire tutti insieme per un aperitivo. Sono queste le giocate che fanno sognare, la dimostrazione che, a volte, la fortuna ama l’abbondanza.
A completare il quadro delle vincite “d’autore”, una serie di terni ha impreziosito la serata: un terno in decina 50-59 a Firenze, uno in decina 70-79 a Genova e un ambo gemello (33-44) a Milano, a dimostrazione che le famiglie numeriche, in questa estrazione, erano decisamente in vena di reunion.
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Il Purgatorio degli Ambi: l’Attesa si Fa Straziante
Se le quaterne rappresentano il Paradiso dei vincitori, c’è un luogo di sofferenza statistica dove intere famiglie di numeri attendono la loro redenzione: è il Purgatorio degli ambi più ritardatari. Sono coppie che, per qualche oscuro motivo, hanno litigato e non si fanno vedere insieme da un’eternità, mettendo a dura prova la fede dei sistemisti.
La situazione più drammatica si registra sulla Nazionale, dove la figura 7 (la famiglia dei numeri 7, 16, 25…) non produce un ambo da ben 84 estrazioni. Un’attesa quasi infinita. Subito dopo, troviamo la decina 80-89 su Bari, i “nonnini” del Lotto, che non escono in coppia da 62 turni. Infine, la cadenza 9 sulla Nazionale, con 47 estrazioni di ritardo, completa questo quadro di sofferenza e di speranza. Per chi crede nella statistica, questi sono i segnali più forti: un’anomalia così prolungata, prima o poi, è destinata a interrompersi.
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Analisi di un Giocatore: tra la Fede nel Ritardatario e la Logica delle Combinazioni
Cosa ci insegna un’estrazione come questa? Ci mette di fronte al più grande dilemma di ogni giocatore. Da un lato, c’è la tentazione quasi mistica di continuare a dare la caccia al grande ritardatario. Il 26 a Firenze è diventato più di un numero: è un atto di fede, una sfida personale contro il destino. Giocarlo è un rito, una tradizione che si autoalimenta a ogni sua assenza. La sua uscita, quando avverrà, non sarà solo una vincita, ma una liberazione collettiva.
Dall’altro lato, ci sono le combinazioni, le famiglie numeriche. Le due quaterne di Roma e Bari ci ricordano che, a volte, la fortuna non premia la caccia al singolo, ma la visione d’insieme. Giocare per cadenze, per decine o per figure è un approccio più “scientifico”, meno emotivo. È la strategia di chi non cerca il colpo da prima pagina, ma una vincita basata su una logica statistica. L’estrazione di martedì ha premiato questa seconda filosofia, lasciando i “fedeli” del 26, ancora una volta, a bocca asciutta. E allora, qual è la strada giusta? Probabilmente, come sempre, sta nel mezzo.
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Pizzico di Saggezza
In conclusione, il quadro è chiaro: i grandi vecchi ritardatari continuano a sonnecchiare, mentre i numeri più giovani e dinamici si divertono a creare combinazioni spettacolari. È la bellezza del Lotto, un gioco che sa essere tanto noioso quanto incredibilmente eccitante, tutto nella stessa sera. La fuga del 26 continuerà a tenere banco, ma l’exploit delle quaterne ci ha ricordato che ci sono tantissimi altri modi per sognare (e, magari, per vincere).
Il nostro consiglio, come sempre, è di non farsi ossessionare. Divertitevi, studiate, seguite il vostro istinto, ma fatelo sempre con la consapevolezza che state partecipando a un gioco meraviglioso e imprevedibile. E ricordate: i soldi che giocate sono il prezzo del biglietto per un sogno. Trattateli come tali. In bocca al lupo!
La Dritta dall’Analisi del Tabellone
Uniamo le situazioni più calde emerse dalla nostra analisi in un’unica, audace previsione. Un numero che sfida la storia, un gemello “addormentato” e una solida certezza statistica.
Ruote di Gioco: NAPOLI – ROMA e TUTTE
Numeri per Ambo e Terno: 31 – 44 – 85
(Valida per i prossimi 3 colpi)
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