Metodi Antichi

Semplice regola per vincere al lotto con ambi, terni e quaterne

Riportiamo il testo integrale di un’antica procedura del passato (1932), che promette risultati interessanti.
Sono in molti, anzi ancora tantissimi, che hanno la convinzione che particolari opere del passato possano davvero battere il lotto.

Una di queste ha il seguente titolo: “Regola facile per vincere al lotto sicuramente durante l’anno con ambi, terni e quaterne”.

Un’opera questa realizzata da Padre Giuliano da Rodi, ristampata nel 1932 dalla casa editrice “La Fortuna” di Napoli.

In maniera che tutti possiate rendervi conto validità, o meno dell’intera procedura, ne proponiamo una trattazione apparsa sul nostro settimanale “Lotto Gazzetta”, ci sembra il n° 134 o giù di lì, a firma del compianto amico e studioso Guido Manfredonia.

Un tuffo nel passato serve sempre per confrontare quanto di assolutamente vecchio viene ogni piè sospinto presentato come nuovo.

Questa volta prendiamo in esame il metodo del non meglio conosciuto Padre Giuliano da Rodi (evidentemente un frate), pubblicato nel 1872. La sua “Regola facile per vincere al lotto sicuramente durante l’anno con ambi, terni e quaterne” fu ristampata nel 1932 dalla Casa Editrice “La Fortuna” di Napoli.

Il metodo si basa su di un principio tanto logico quanto ovvio: se si giocano più numeri si ha più probabilità di vincere! Ed allora Padre Giuliano pensò bene di creare un “metodo per cavar numeri” da mettere in gioco, in modo che la quantità di essi potesse essere talmente notevole da procurare vincite (o meglio sortite), durante un anno di estrazioni settimanali. E’ chiaro che Padre Giuliano doveva tener conto di quanto offriva la conoscenza del gioco, ai suoi tempi. Egli non perse tempo e si affidò alla suddivisione in voga dei numeri del Lotto in “cadenzati”, in “decine” ed in “figure”. Va da sé che per operare si deve principiare da una data estrazione avvenuta su di una data ruota e poiché i numeri da ricavare devono essere messi in gioco durante tutto un anno, decise di prendere a base dei suoi calcoli l’ultima estrazione dell’anno appena trascorso.

Per i lettori che non conoscono i vari termini usati, riportiamo qui di seguito alcune definizioni:

CADENZE: sono chiamate anche “finali”. Sono gruppi di 9 numeri ciascuno, la cui seconda cifra viene considerata, appunto, come finale del numero ed essa deve essere uguale per tutti i 9 numeri del gruppo. Quindi la “cadenza” è data dall’unità finale del numero. Esempio: la cadenza di 1 è la seguente: 1 – 11 – 21 – 31 – 41 – 51 – 61 – 71 – 81 e la finale scandisce la cadenza. Tra numero e numero della stessa finale vi è una distanza di 10 unità.

DECINE: sono gruppi di 10 numeri ciascuno, che hanno uguale la prima cifra, proprio quella delle decine. Esempio: 10 – 11 – 12 – 13 – 14 – 15 – 16 – 17 – 18 – 19, appartengono tutti alla prima decina aventi in comune la cifra 1 delle decine. Alla seconda decina (alla ventina), appartengono i numeri: 20 – 21 – 22 – 23 – 24 – 25 – 26 – 27 – 28 – 29, ecc. Di solito i cabalisti considerano la decina = (zero), quella forma dei “numeretti” e del 90, 1 – 2 – 3 – 4 – 5 – 6 – 7 – 8 – 9(per la semplice ragione che è possibile dimostrare che il 9 in decina vale zero, cabalisticamente e per questo fatto si ha anche che i numeretti possono essere scritti: 91 – 92 – 93 – 94 – 95 – 96 – 97 – 98 99).

FIGURE: sono gruppi di 10 numeri ciascuno che procedono di 9 in 9, dal primo all’ultimo gruppo. La “figura” di 1 è la seguente: 1 – 10 – 19 – 28 – 37 – 46 – 55 – 64 – 73 – 82. La figura di 3 è: 3 – 12 – 21 – 30 – 39 – 48 – 57 – 66 – 75 – 84. Le figure si riconoscono facilmente col sistema del “fuori nove”, ovvero sommando le cifre del numero considerato quanto basta per ottenere un numero di una sola cifra, che sarà ovviamente una delle nove prime cifre significative: 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9. Esempio: 82 è figura di 1 perché 8+2 = 10 1+0= 1; 75 è figura di 3 perché: 7+5 = 12 e 1+2 = 3.

Il metodo di Padre Giuliano da Rodi è la fonte a cui attingere per miriade di “autori” moderni, la cui unica inventiva è quella di affidare alla propria fantasia per trovare come mischiare e di conseguenza usare, quanto dagli antichi cabalisti inventato! Si scopiazza spudoratamente.

Di solito le “opere” degli antichi cabalisti sono scritte in una linguaggio arcaico che deve essere interpretato se si vuole venire a capo delle conclusioni proposte.

Dallo scritto di Padre Giuliano siamo riusciti a capire quanto da lui proposto, sintetizzato in poche regole il suo metodo:

1) Prendere i cinque numeri estratti nell’ultimo sabato dell’anno appena trascorso, su di una data ruota;

2) Addizionare le figure dei cinque numeri sui quali operare e rilevare la figura della detta somma. Contando da questa figura fino alla quinta progressiva (anche in senso circolare, se occorra), si avranno le “figure dell’anno”;

3) Si procede allo stesso modo sulle decine e sulle cadenze dei cinque numeri dell’ultima estrazione presa in considerazione, così si avranno le “decine” e, rispettivamente, le “cadenze” per l’anno.

4) Partendo dai dati ricavati (figure, decine e cadenze dell’anno), si procede alla formazione di tre quadrati numeri con i numeri che si formeranno come appresso indicato;

5) Il primo quadrato numerico è formato prendendo le decine dell’anno e con esse formando i numeri di figura dell’anno;

6) Per il secondo quadrato numerico, si procede prendendo le cadenze dell’anno e formare con esse i numeri di figure dell’anno;

7) Per il terzo quadrato, procedere con le decine dell’anno, formando i numeri in cadenza dell’anno.

8) Dopo la formazione dei tre quadrati numerici, si procede ad eliminare in essi i doppioni e ai numeri di cadenza 9 si darà anche la cadenza 0 (esempio il 29 diventa anche 20);

9) Per restringere la quantità dei numeri sopra rimasti, si procede a considerare solo i numeretti, i gemelli e le cadenze 0,5,9.

I “gemelli” sono quei numeri che hanno le due cifre uguali, come per esempio: 22, 33, ecc.

Chi volesse giocare una quantità di numeri ancora minore, dalla precedente selezione:

10) Si procede a rilevare i numeri pari, gli zerati e quelli di cadenza 9 5 (e cioè tutti i numeri divisibili per 2 e per 5), e i divisi per 3 e 9.

Queste sono le dieci regole del metodo di Padre Giuliano.

Dunque, egli consiglia di mettere in gioco o la quantità dei numeri ottenuti dopo aver applicato la regola 8), che mediamente saranno circa 40, oppure per limitare il gioco servirsi dei numeri ricavati applicando la regola 9). Per un gioco ancora più ristretto servirsi della quantità di numeri di cui alla regola 10).

Padre Giuliano afferma che nelle estrazioni che si faranno per tutto l’anno seguente, i numeri trovati in maggioranza saranno presi tra gli estratti. Essi daranno ambi, terni, quaterne e qualche cinquina, con certezza!

Vediamo con un esempio di chiarire il modo di operare.

Prendiamo i cinque estratti di sabato 28.12.1992 alla Ruota di Venezia: 24  43  32  20  78. Le figure di questi cinque numeri sono, rispettivamente: 6, 7, 5, 2, 6, addizionando queste cinque figure si ottiene 26 cioè la figura 2 + 6 = 8. Dunque, contando da questa figura, fino alla quinta progressiva, si ottiene 8, 9, 1, 2, 3 che saranno le figure dell’anno.

Le decine dei cinque estratti considerati sono: 2, 4, 3, 2, 7 la cui somma è 18, dunque 1 + 8 = 9 e contando da questo numero fino al quinto progressivo si ottiene: 9, 1, 2, 3, 4 dette “decine dell’anno”.

Rimangono da considerare le cadenze dei cinque estratti di Venezia: 4, 3, 2, 8, 8 la cui somma la cui somma è 17, dunque 1 + 7 = 8 e da questa, fermandosi alla quinta cifra progressiva si ha: 8, 9, 0, 1, 2 che saranno le “cadenze dell’anno”.

Ora dobbiamo procedere alla formazione dei tre quadrati numerici.

Per il primo quadrato dobbiamo servirci delle decine dell’anno e con queste formare i numeri di figura dell’anno:

98          99          91          92          93

17          18          10          11          12

26          27          28          29          21

35          36          37          38          39

44          45          46          47          48

infatti, per esempio, con 1° decina 2 si ha: 2 e 6 uguale a 26 ovvero figura 2 + 6 = 8.

Il secondo quadrato si ottiene formando numeri in figura dell’anno ma di cadenza dell’anno è:

98          18          28          38          48

89          99          19          29          39

80          90          10          20          30

71          81          91          11          21

62          72          82          92          12

per esempio: con la cadenza 9 per la figura 8 deve essere 89.

Il terzo quadrato si ottiene prendendo le decine dell’anno e formare con esse i numeri di cadenza dell’anno:

98          99          90          91          92

18          19          10          11          12

28          29          20          21          22

esempio: con la decina 1 e la cadenza 9 si forma 19.

Dai tre quadrati, eliminando i doppioni rimangono i seguenti numeri: 1, 2, 3, 8, 9, 10, 11, 12, 17, 18, 19, 20, 21, 22, 26, 29, 30, 31, 32, 35, 36, 37, 39, 40, 41, 44, 45, 46, 47, 48, 49, 62, 71, 72, 80, 81, 82, 89, 90, in totale 43 numeri. Non occorre cambiare le cadenze 9 in quelle 0 perché queste sono già presenti.

Nel 1993 solo i numeri 3 e 12 non sono sortiti. Qui di seguito l’elenco degli ambi, dei terni, quaterne e cinquine sortite:

02.01.93             17          46          28

16.01.93             44          62          35

30.01.93             90          31          48

06.02.93             36          19

13.02.93             81          41

27.02.93             8            44          47

13.03.93             41          40          38

20.03.93             35          80          28          21

27.03.93             48          28          32

03.04.93             17          31

10.04.93             49          47          10          37

24.04.93             19          9

01.05.93             19          49          22

08.05.93             2            10          19          46

22.05.93             81          40

29.05.93             2            49          71

05.06.93             45          17

12.06.93             47          38          1

26.06.93             39          36

03.07.93             49          39          62          46

10.07.93             10          29

17.07.93             44          30          19

24.07.93             28          40          9

31.07.93             28          21          22

07.08.93             26          71

14.08.93             40          80

21.08.93             10          42

28.08.93             40          80          90

04.09.93             46          39

11.09.93             19          47          46          38

18.09.93             35          39

25.09.93             49          82          32          11          80

02.10.93             26          89          9

09.10.93             1            82

10.10.93             27          71

23.10.93             46          47          35

30.10.93             11          44

06.11.93             21          1

13.11.93             2            19          9

20.11.93             18          42          80

11.12.93             26          20          40          41          72

18.12.93             21          38          89

25.12.93             9            29          82          72

In totale 7 estratti non segnalati nell’elenco, 17 ambi, 18 terni, 6 quaterne e due cinquine.

Cosa dice il calcolo?

Per i 43 numeri la probabilità per zero sortite è: p = 0,034902492; per una sortita: p = 0,174512462; per l’ambo: p = 0,333160156; per il terno: p = 0,30354592; per la quaterna: p = 0,131976487 e per la cinquina: p = 0,02190248. Nelle 52 estrazioni del 1993 gli estratti semplici dovevano essere: 52×0,174512692 = in media (estratti sortiti isolati), invece ne sono sortiti solo 7 ma vi sono anche gli estratti che compongono gli ambi, i terni, le quaterne e le cinquine, quindi gli estratti in totale sortiti sono: 7 + 2×17 + 3×18 + 4×6 + 5×2 = 129.

La probabilità per almeno uno dei 43 numeri è P = 1 – 0,034902492 = 0,96509708 e questa probabilità moltiplicata per il numero delle estrazioni 52 dà 50,185, ovvero 50 successi, infatti 7 + 17 + 18 + 6 + 2 = 50 sono i successi ottenuti.

Il valore atteso per gli ambi in 43 numeri è 9030/4005 = 2,254568 che per 52 dà 117 ambi in media e poiché nei terni vi sono tre ambi, nelle quaterne ve ne sono sei e nella cinquina ve ne sono dieci, gli ambi in totale sortiti sono: 17 + 3×18 + 6×6 + 10×2 = 17 + 54 + 36 + 2 = 127 (dieci in più).

Il valore atteso per i terni è 123410/117480 = 1,05047 e per le 52 estrazioni risulta 54,6247, in effetti i terni sortiti sono 18 + 4×6 + 10×2 = 18 + 24 + 20 = 62 (otto in più). Il valore atteso per la quaterna è 678755/2555190 = 0,26563778 che per le 52 estrazioni dà 13,81 in media, mentre le quaterne sortite sono 6 + 5×2 = 6+10 = 16 (tre in più). Il valore atteso per la cinquina è 962598/43949268 = 1,13 e si è avuto la sortita di una cinquina in più.

Nulla di eccezionale perché quasi lo stesso risultato lo si può raggiungerlo scegliendo 43 numeri diversi in una maniera qualsiasi!

Per vedere quanto ciò sia vero, facciamo un semplice controllo.

Dei 90 numeri, col metodo di Padre Giuliano se ne ricavano, per la Ruota di Venezia, 43, quindi i numeri non presi in considerazione sono 47; prendendo i primi 43 di questi numeri (quindi si tralasci i numeri: 85, 86, 87, 88), andiamo a controllare cosa è successo nel 1993. Dal controllo effettuato (facilmente effettuabili da chi vuol farlo), si rileva che i successi sono stati in totale 51 e cioè: 9 estratti semplici, 19 ambi, 16 terni, 5 quaterne e 2 cinquine, per un totale di 125 estratti.

Se ci sono delle sortite in più di quelle previste dal calcolo, non potranno apportare un beneficio economico. Le combinazioni sortite si riferiscono alle 52 estrazioni dell’anno 1993, quindi il gioco doveva essere fatto per tutte le settimane dell’anno e per giocare i 903 ambi si può adoperare un qualsiasi sistema per V = 43 numeri a garanzia dell’ambo (difficilmente si troverebbe una ricevitoria disposta a giocare i 903 ambi secchi); decidendo di giocare il sistema in 301 terzine su biglietti da 1000 lire, la spesa settimanale sarebbe di 301000 lire e per le 52 dell’anno la spesa sarebbe di 301000×52 = 15652000 e poiché l’ambo in terzina paga netto 80,833 v.l.p. con la sortita dei 127 ambi si vincerebbero 127 x 1000 x 80,833 = 10265791 lire con la perdita non indifferente di 5386209 lire.

Nel caso dei 903 ambi secchi, la spesa settimanale sarebbe di 903000 e per 52 settimane si avrebbe una spesa totale di 46956000, mentre la vincita ammonterebbe a 127x1000x242,5 = 30797500 con una evidente perdita di 16158500 lire, una vera catastrofe, ed allora a cosa serve il metodo di Padre Giuliano da Rodi? A creare inutili illusioni.

Cosa è successo, riducendo la quantità dei numeri, come suggerito dal sullodato Padre Giuliano?

Considerando solo i numeretti, i gemelli e quelli di cadenza 0,5,9 i numeri da mettere in gioco sarebbero: 1, 2, 3, 8, 9, 10, 11, 19, 20, 22, 29, 30, 35, 39, 40, 44, 45, 49, 80, 89, 90, in totale 21 numeri. Con questi numeri si sono avuti 38 successi invece dei 39 previsti: con la sortita di 17 estratti semplici, 16 ambi e 5 terni. Tenendo presente che per conseguire i predetti successi occorre giocare per tutte le 52 estrazioni, si capisce subito che anche in questo caso c’è solo da rimetterci pesantemente!

La terza selezione fornisce i seguenti numeri: 2, 8, 9, 10, 20, 30, 35, 39, 45, 44, 80, 90, in totale 13 numeri; 29 successi su 29 con 18 estratti semplici, 10 ambi e un terno. Anche in questo caso il gioco bisognerà farlo per tutte le 52 estrazioni e se si volessero giocare i 78 ambi che si possono formare con i 13 numeri, su biglietti da 1000 lire, si spenderebbero 78x100x52 = 4056000, la vincita sarebbe 13x1000x24 = 3152500 con la perdita di 903500 lire.

Con tanti soldi persi in tre modi, invece delle benedizioni il povero Padre Giuliano verrebbe sommerso dalle maledizioni tanto da meritarsi un buon posto all’inferno!

(Tratto dagli archivi di Lotto Gazzetta)

Indicazioni di gioco dalle estrazioni del Lotto del 08/08/2019

Bari per ambo e terno

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