Alcuni aspetti della ricerca che abbiano affrontato recentemente, ci hanno visto parlare di probabilità statistica e di speranza statistica.
Alcuni lettori attenti chiedono ulteriori approfondimenti perché, a loro dire, tutto risulta confuso e non tanto chiaro da poter essere da loro riprodotto.
In verità si pensava di avere gettato delle basi con le quali affrontare questo particolare tipo di ricerca, perché, nel caso della probabilità, invece che basarsi sulla probabilità matematica di un singolo evento, nel nostro caso si calcolano i casi effettivi registrati, questo una qualsiasi combinazione e sorte di gioco, e su di essa calcolare la probabilità statistica.
La matematica ci dice che la probabilità è data dal numero dei casi favorevoli, rapportata al numero dei casi possibili.
La probabilità che sortisca, ad esempio, una qualsiasi faccia di un dado (6 facce), è dal rapporto 1/6, dove uno è il caso a noi favorevole, mentre sei sono tutti i casi possibili.
Nella probabilità statistica, invece, si effettuano un certo numero di prove. Ammettiamo che tiriamo un dato per 100 volte consecutive e contiamo, ogni volta, il numero della faccia che compare.
Potremo trovarci davanti a questa situazione:
Faccia 1 uscita 22 volte
Faccia 2 uscita 16 volte
Faccia 3 uscita 18 volte
Faccia 4 uscita 14 volte
Faccia 5 uscita 21 volte
Faccia 6 uscita 9 volte
Essendo 100 i colpi effettuati, possiamo dire che in 100 colpi la probabilista statistica di fare 1 è stata del 22%, di fare 2 del 16%, di fare 3 del 18%, e così via per tutte e sei le facce.
Questo è solo un semplice metodo di applicazione di probabilità statistica, ma è possibile trovare moltissime altre applicazioni.
Quando poi nell’esposizione dei dati si dice che una combinazione ha una specifica probabilità statistica, deve essere chiaro che quel dato è riferito al numero di colpi che hanno avuto successo nell’osservazione effettuata. Nel lotto, siamo fermamente convinti, che questo tipo di indagine, aiuta non poco a stabilire il percorso da seguire in fase di gioco, in quanto consente un’indicazione di massima che, nel tempo e sino ad allora, è stata rispettata con le percentuali indicate.
Prima di passare all’esposizione di un esempio reale che renderà perfettamente il concetto, spendiamo due parole sul discorso di speranza statistica.
In effetti la speranza statistica è strettamente correlata alla probabilità statistica, in quanto permette di stabilire quale indice di affidabilità, solitamente sempre in percentuale, si ha giocando una qualsiasi combinazione per qualsivoglia sorte di gioco, e possono coincidere quando il dato espresso è riferito ad un singolo colpo di gioco.
Ci siamo ripromessi di tornare ed approfondire questo discorso, ma per consentire una serena e chiara comprensione ecco un esempio reale.
Dal 1945 a oggi sono state sorteggiate, complessivamente, 50.432 cinquine (tendendo conto anche della ruota Nazionale).
Di queste, 15.792 cinquine si sono riproposte per ambo entro i 16 colpi successivi. Abbiamo perciò una probabilità statistica che ci dice chiaramente che raggiungiamo il 30% circa di probabilità statistica da ritardo “0” a ritardo “16”. Più avanti andremo con il ritardo e più grande sarà la probabilità statistica che osserveremo. Per raggiungere il 35% di probabilità statistica dovremmo giocare almeno sino al 20° colpo.
Ed ecco che qui possiamo introdurre il concetto di speranza statistica, che consiste nello stabilire la differenza di probabilità statistica esistente tra ritardo 20 e ritardo 16. Giocare, pertanto, da ritardo 17 a ritardo 20 compreso, una delle cinquine estratte per ambo, è giocare con una speranza statistica del 5%.
In base all’applicazione di quanto sin qui espresso, basandoci su nostri calcoli personali, indichiamo il possibile sfaldamento di una o più cinquine tra le seguenti in tempi brevi, per la sorte di ambo:
A iniziare dalle estrazioni del lotto del 06/03/2014
Ba 05.43.61.71.81
Ge 38.42.76.78.84
Mi 01.34.51.56.67
Na 37.40.63.82.89