A tutt’oggi, cari lettori, dopo aver letto le numerose proposte editoriali del settore Lotto, troviamo ancora la “stranezza” per cui vecchi metodi del Fabarri, il padre della ciclometria, vengono riproposti e sbandierati a mo di feticcio da «eterni discepoli», come se lo stato degli studi fosse ancora fermo ai quattro fabarriani ambi a tutte o allo strumentalmente frainteso “Supercomplex”!
Forse sfugge a codesti flebili ripetitori di “clichè” ormai logori che la parte più viva e feconda della pionieristica ricerca del Fabarri consiste non certo nei metodi, sbalorditivi per quei tempi (gli anni ’60/’70) ma inadeguati per questi, bensì nei principi generali e “tendenziali” chiaramente e brillantemente codificati, principi inoppugnabili e lampanti, dai quali è regolato il costante, affannoso riequilibrarsi degli estratti.
Prescindendo dalla constatazione che nuove interpretazioni dei fenomeni estrazionali, complementari ma diverse da quelle fabarriane, hanno acquistato grande credito ed interesse (la Simmetria del Manna, la pondometria del Vitale, il Feedback o “previsione di ritorno” della Palumbo, la riproduzione in equivalenza, per non citare che gli sviluppi più evidenti), quanto alla preziosa eredità lasciataci dal Fabarri solo un attento e intelligente studio di essa può condurre ad apprezzabili risultati e, d’altra parte, il grande studioso nei suoi articoli costantemente ripeteva che aveva portato avanti la ricerca fin dove le sue forze gli avevano consentito e che soltanto le nuove generazioni avrebbero potuto raccogliere i frutti della sua laboriosa semina.
Ora tra i più importanti (e trascurati) principi enunciati dal Fabarri vi è certo la “integrazione al valore medio sommativo 10”. Brevemente: i valori numerici unitari, quale nei 90 sono la cifra che esprime la decina e la cadenza (ma anche la figura) di un numero hanno se sommati a due a due, un valore medio di somma pari a 10, per cui marcata è la tendenza degli estratti a riproporsi secondo strutture equivalenti, quali appunto la propria integrazione a 10, per calcolare la quale si opera così: presa una qualunque coppia di estratti (a mio modo di vedere è meglio se uniti ed “omogenei”) si sostituisce ad ogni cifra (decina o cadenza) il valore necessario a raggiungere il 10; questa operazione fornirà una nuova coppia, che potrà dare spesso l’esito di ambo su Tutte in un tempo pari a 20/25 settimane, la metà circa del ciclo teorico per la comparsa di un ambo a Tutte (40,5 estrazioni).
Fin qui Fabarri; vediamo ora di isolare insieme alcuni casi che ci offrano maggiori garanzie di riuscita restringendo su ruote determinate il gioco di questo ambo e focalizzando eventualmente anche un attendibile gioco di ambata. Prenderemo in considerazione un ambo che, nell’arco di cinque o sei estrazioni sia sortito almeno due volte (ambo ripetuto, da preferire se si manifesta due volte nella stessa estrazione): integrando ogni cifra al valore medio sommativo 10 ricaveremo due nuovi numeri da giocare per ambata e ambo anche a Tutte, tenendo presente che il gioco dell’ambo andrà seguito per una ventina di colpi anche dopo la vincita dell’ambata.
Fine Iª parte (continua)
Indicazioni di gioco valide dalle estrazioni del lotto di oggi 17/06/2017
Milano ambata 8, per ambo 08.80.89