Numero chiave in figura 7
Tutte le serie numeriche, se opportunamente trattate, sono in grado di essere prese in esame in modo da fornire delle previsioni attendibili.
In queste pagine abbiamo visto come, attraverso semplici calcoli, è possibile giungere a delle conclusioni più che soddisfacenti.
I metodi che settimanalmente presentiamo vengono definiti, da molti, “cabalistici“, ma per essere sincero non condivido appieno questa affermazione.
Sono d’accordo sul fatto che sono basati su calcoli empirici, ma questi calcoli, applicati ad una determinata serie numerica, permettono, con una certa percentuale di affidabilità, dei risultati discreti.
Ammettiamo di avere il tempo necessario per fare una analisi retroattiva, a partire dal 1939, e di riscontrare che, una di queste tecniche, abbia avuto una incidenza di uscita pari al 40% delle previsioni effettivamente ricavate.
Qualunque sia la percentuale di uscita, comunque, possiamo affermare che questi tipi di procedure, siccome possiedono una pur piccola, ma sempre definita percentuale di sortita, siano affidabili tanto quanto è più alta questa percentuale.
In definitiva, perché chiamare cabalistici questi metodi, quando sarebbe opportuno definirli pseudo-statistici? Il mio non è uno sfogo, ma soltanto una puntualizzazione su cui alcuni dovrebbero riflettere. Passo ora alla presentazione della tecnica di questa settimana.
La serie numerica che ho preso in considerazione è quella della figura 7, cioè dei dieci numeri: 7-16-25-34-43-52-61-70-79-88. Con dieci numeri si formano 45 ambi ed proprio in presenza di uno di questi 45 ambi che è possibile procedere con la tecnica in esame.
Tramite una procedura personale che, preferisco resti segreta, ho ricavato il numero 25, il quale chiameremo, nell’occasione, “NUMERO CHIAVE“.
La prassi della tecnica è molto semplice: alla sortita di un ambo in figura 7, si devono sommare tra loro i numeri che lo compongono, quindi, prima sommare il numero chiave 25, dopodiché, il numero chiave andrà sottratto alla somma dell’ambo. I due numeri ottenuti rappresenteranno le nostre due ambate.
Passiamo a qualche esempio pratico.
In data 7 novembre 1992, nella stazione riferita a Firenze, usciva l’ambo in figura 7, 7-43.
Facendo la somma dei due numeri che formavano l’ambo si otteneva che 7+43=50. Al numero 50 andava sommato il numero chiave 25 e si aveva che 50+25=75, quindi al numero 50 andava sottratto il 25 e si otteneva che 50-25=25. Le nostre due ambate erano fornite dai numeri 25 e 75. Al secondo colpo di gioco si presentava il numero 25 a Firenze.
Nella stessa estrazione si aveva l’uscita dell’ambo 61-70 nel compartimento di Genova.
Applicando la tecnica e sommando fra loro i due numeri si aveva che 61+70=131-90=41 (regola del fuori 90). Al 41 sommavamo prima il 25 e si ricavava che 41+25=66, quindi sottraendo al 41 il 25 si aveva che 41-25=16, dove il 66 ed il 16 rappresentavano le due ambate da mettere in gioco a Genova.
Al secondo colpo si presentava il numero 16. Il 14 novembre a Venezia sortiva l’ambo 25-34. Applicando la procedura si aveva che 25+34=59. Sommando il 25 si otteneva che 59+25=84 e sottraendo il 25 si aveva che 59-25=34, dove 84 e 34 rappresentavano le due ambate. Al primo colpo usciva il numero 84.
La tecnica, dalle molteplici prove effettuate, ha sempre dimostrato una discreta affidabilità, pertanto la raccomando caldamente.
(Tratto dagli archivi di Lotto Gazzetta)
Indicazioni di gioco valide 9 colpi, ricavate con altra procedura
Torino ambate e ambo secco
9.90
Per ambo terno e quaterna
9.90.20.57