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Metodologia LOTTO: il primo e il quinto “pari”

Nel corso delle mie ricerche a proposito di metodologie per il gioco del Lotto, ho cercato di privilegiare, o per meglio dire, ho sempre cercato di avere un occhio di riguardo per l’analisi delle estrazioni su una ruota singola, cercando di individuare meccanismi e armonie estrazionali, da tradurre, poi, quando mi sembrava il caso, in una metodologia da esporre ai lettori interessati.

Riprendendo questa mia attività, che conto di allargare anche ad altre ruote, magari cercando di scoprire anche più di una metodologia, considerato il fatto che, a determinate condizioni, questo tipo di metodologie hanno dato ottimi risultati in tempi recenti.

Questo ci autorizza perfettamente a continuare ad usarle anche per il futuro, usando la prudenza come ingrediente principale, ma sempre mescolata con un pizzico di fiducia, e un po’ di consapevolezza del fatto che il Lotto, anche se affrontato in maniera scientifica, è sempre un gioco, in cui il ” banco” ha sempre il numero più grande di possibilità di vincere.

Lo scopo del lavoro continuo dell’appassionato è fornire quegli strumenti attraverso i quali questo divario, questo svantaggio iniziale che spesso viene percepito come un vero e proprio handicap, venga via via colmato, o almeno ridotto al massimo.

Detto questo, passerei senz’altro all’illustrazione del metodo, che dedico molto volentieri agli amici siciliani e a tutti coloro che amano giocare su questa ruota, cercando di essere il più chiaro possibile.

PROCEDURA

Si individui un’estrazione, nella ruota di Palermo, i cui estremi (primo e quinto estratto) siano di cifra pari. Trovate le condizioni operative, occorre sommare tra di loro rispettivamente il primo, il terzo e il quinto estratto, e il secondo il terzo e i quarto.

Eseguita la semplice addizione, occorre ora operare con la regola del “fuori 90” (consistente nel sottrarre una o più volte il numero 90 alle cifre che gli siano superiori). Le due cifre ricavate rappresentano le ambate da porre in gioco, anche per la sorte eventuale dell’ambo.

ESEMPLIFICAZIONE OPERATIVA

Nell’estrazione del 15 maggio 1993, sulla ruota di Palermo, si ebbero i seguenti estratti: 12-01-27-17-52. Il primo e il quinto estratto (12 e 52) sono due numeri pari, dunque abbiamo le condizioni per poter operare. Sommiamo ora rispettivamente il primo, il terzo e il quinto estratto, e il secondo con il terzo e il quarto. Otterremo questi risultati:

12+27+52=91 01+27+17=45 In questo semplice caso, la regoletta del “fuori 90 ” va applicata soltanto alla prima somma, per cui 91-90=1.

1 e 45 sono le due ambate da porre in gioco.

Al terzo colpo di gioco, le due ambate escono contemporaneamente sulla ruota di Palermo, dando luogo a due vincite di 11,2 volte la posta (ambata) ciascuna, e a una vincita, in caso si sia voluto puntare anche sull’ambo, di 250 volte la posta.

La metodologia qui esposta, ha dato prova di una buona stabilita nel corso di un anno solare. In un solo caso ha dato esito negativo. Il metodo può essere migliorato, ottenendo anche un piccolo utile per il recupero delle spese, giocando le due ambate per la sorte dell’ambo, oltre che sulla ruota di Palermo, anche su TUTTE.

(Tratto dagli archivi di Lotto Gazzetta)

Indicazioni di gioco dalle estrazioni del Lotto di oggi 06/02/2018

Palermo ambate e ambo 90.9.81

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