- La Leggenda Ritrovata del Lotto
- Chi Era Ignazio Torraca? L’Uomo Dietro la Leggenda
- L’Inverno Miracoloso del 1926: Quando un Uomo Sfidò il Caso
- Il Silenzio e l’Oblio: la Fine del Dono
- Una Nuova Pista: il Segnale dall’Estrazione del 23 Agosto
- Ricostruire la Formula: i Calcoli della Nuova Previsione
- La Previsione del “Monco” Risorge: i Numeri da Giocare
- Previsione “Il Ritorno del Monco” — valida 10 colpi
La storia e il mistero di Ignazio Torraca, il Monco di San Ferdinando. Sveliamo un’ipotesi del suo metodo e calcoliamo una nuova previsione.
La Leggenda Ritrovata del Lotto
Ci sono storie, nel grande libro del Gioco del Lotto, che trascendono la semplice statistica per entrare nel regno della leggenda. Racconti sussurrati nelle ricevitorie, nomi che evocano un’aura di mistero e di infallibilità. Tra tutte, nessuna è più affascinante e commovente di quella di Ignazio Torraca, passato alla storia con il soprannome che ancora oggi fa sognare i giocatori di tutta Italia: il Monco di San Ferdinando di Puglia.
La sua è la storia di un uomo semplice, un semi-analfabeta a cui la vita aveva tolto molto, ma a cui i numeri sembravano aver donato un dono quasi sovrannaturale. Un uomo capace, si dice, di piegare il caso alla sua volontà, di leggere nelle estrazioni passate il destino di quelle future. Ma chi era davvero quest’uomo? E quale era il segreto celato nel suo misterioso quaderno? Oggi, faremo un viaggio nel tempo per riscoprire la sua incredibile vicenda e per tentare, sulla base di alcune preziose confidenze, di riportare in vita il suo leggendario metodo.
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Chi Era Ignazio Torraca? L’Uomo Dietro la Leggenda
Per capire il metodo, bisogna prima conoscere l’uomo. Ignazio Torraca nacque a San Ferdinando di Puglia nel lontano 1872. La sua era una vita di duro lavoro e poche soddisfazioni, come quella di tanti all’epoca. Ma il destino, nel 1925, si accanì su di lui in modo particolarmente crudele. Un terribile incidente sul lavoro lo costrinse all’amputazione di un braccio, rendendolo per sempre inabile al lavoro fisico.
Fu proprio da questa tragedia, però, che nacque la leggenda. Con tanto tempo a disposizione e una mente curiosa, nonostante la sua scarsa istruzione, il Torraca si immerse anima e corpo nello studio del suo passatempo preferito: il Gioco del Lotto. Giorno dopo giorno, analizzava le estrazioni, riempiendo quaderni di calcoli, schemi e appunti che solo lui poteva comprendere.
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L’Inverno Miracoloso del 1926: Quando un Uomo Sfidò il Caso
Dopo mesi di studio silenzioso, un giorno Ignazio confidò agli amici di sempre di aver fatto una scoperta. Sventolando uno dei suoi quaderni, affermò di aver trovato la chiave per “conoscere” in anticipo i numeri del sabato successivo. Inizialmente deriso, Torraca non si scompose. Iniziò a fornire le sue previsioni, e accadde l’incredibile: quasi immancabilmente, i numeri uscivano.
La sua fama esplose nell’inverno a cavallo tra il 1925 e il 1926, un periodo che è entrato negli annali del Lotto. Per il Natale del 1925, l’ormai cinquantatreenne “Monco”, come tutti lo chiamavano, annunciò con certezza un ambo per l’estrazione del 2 gennaio 1926. L’ambo uscì puntualmente. La settimana successiva, per il sorteggio del 9 gennaio, ne predisse un altro. E anche quello fu estratto.
Il paese era in delirio. La sua fama superò i confini della Puglia e conquistò l’Italia intera. I giornali facevano a gara per intervistarlo. Fu allora che, a un giornalista, sussurrò la sua profezia più audace: per l’estrazione del 23 gennaio 1926, sarebbe uscito il terno 21.54.82. L’Italia intera trattenne il fiato e, come in una favola, il terno venne estratto sulla ruota di Napoli. La sua consacrazione fu tale che persino Benito Mussolini, venuto a conoscenza delle sue gesta, gli inviò una foto con dedica autografa per congratularsi.
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Il Silenzio e l’Oblio: la Fine del Dono
Ignazio Torraca continuò per qualche anno a vincere e a far vincere, vivendo un periodo di gloria e agiatezza. Ma poi, così com’era arrivato, il dono svanì. I suoi calcoli non davano più frutti, le sue previsioni restavano mute. L’uomo che aveva sfidato il caso era tornato a essere un uomo comune. E la stessa folla che lo aveva acclamato come un profeta, con la stessa rapidità lo abbandonò all’oblio.
Il Monco di San Ferdinando si spense nel 1960, a 88 anni, solo, senza un soldo e dimenticato da quasi tutti. Ma il suo mistero, quello no, non morì con lui. Il segreto del suo metodo, custodito in quei quaderni forse andati perduti, è diventato il Sacro Graal di generazioni di lottologi, che da allora tentano di decifrarne l’arcano.
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Una Nuova Pista: il Segnale dall’Estrazione del 23 Agosto
Sulla base di alcune confidenze ricevute e di uno studio approfondito che tenta di ricostruire la logica del Torraca, siamo giunti a un’ipotesi affascinante. Il suo metodo si basava su numeri ripetuti in posizione isotopa tra diverse ruote, ai quali applicava delle chiavi fisse di calcolo. Queste chiavi, però, non erano sempre le stesse, ma cambiavano a seconda del numero, delle ruote e della posizione, rendendo il tutto un rompicapo diabolico.
Seguendo questa pista, abbiamo analizzato l’ultima estrazione, quella di sabato 23 agosto 2025, alla ricerca di un segnale compatibile con la logica del Monco. E il segnale è arrivato. Ecco la tabella con i dati salienti:
| Posizione | Ruota di Cagliari | Ruota di Torino |
|---|---|---|
| 1° | 29 | 28 |
| 2° | 78 | 78 |
| 3° | 54 | 50 |
| 4° | 88 | 90 |
| 5° | 28 | 84 |
Come potete vedere, il numero 78 è stato estratto in seconda posizione sia su Cagliari che su Torino. Questo evento isotopo è proprio il tipo di segnale che, secondo le nostre ricerche, il Monco utilizzava per avviare i suoi calcoli.
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Ricostruire la Formula: i Calcoli della Nuova Previsione
Il testo originale del metodo del Monco è andato perduto, e con esso le sue esatte chiavi di calcolo. Tuttavia, abbiamo provato a ricostruire una possibile formula, utilizzando come chiavi fisse dei numeri che furono significativi nella sua vita e nelle sue vincite. È un tentativo, un omaggio, ma basato su una logica coerente.
La regola che abbiamo applicato è la seguente: si prende il numero isotopo e si somma una sequenza di tre chiavi fisse, applicando sempre la regola del “fuori 90”. Le chiavi che abbiamo scelto sono:
- Chiave 1: 17 (1+9+2+5=17, dalla somma dell’anno dell’incidente, il 1925).
- Chiave 2: 54 (il numero centrale del suo terno più famoso).
- Chiave 3: 88 (gli anni che aveva quando si spense, un numero gemello fortissimo).
Ecco i calcoli passo dopo passo:
1. Primo Numero della Terzina
– Si parte dal numero isotopo: 78.
– Si somma la prima chiave: 78 + 17 = 95. Con il “fuori 90”: 95 – 90 = 5.
2. Secondo Numero della Terzina
– Si parte dal risultato precedente: 5.
– Si somma la seconda chiave: 5 + 54 = 59.
3. Terzo Numero della Terzina
– Si parte dal risultato precedente: 59.
– Si somma la terza chiave: 59 + 88 = 147. Con il “fuori 90”: 147 – 90 = 57.
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La Previsione del “Monco” Risorge: i Numeri da Giocare
Il nostro tentativo di decifrare gli antichi segreti del Monco di San Ferdinando ci ha portato a una nuova previsione. Una terzina da giocare, come lui era solito suggerire, su Tutte le ruote, per non fare torto a nessuna Dea Bendata e per onorare la sua leggenda. La previsione è valida per le prossime dieci estrazioni, come da tradizione.
Previsione “Il Ritorno del Monco” — valida 10 colpi
Ruota di Gioco — Tutte
Terzina per Ambo e Terno:
5 – 57 – 59
Ragione: Questa è la terzina ottenuta dal nostro tentativo di ricostruzione del metodo del Monco, basata sul numero isotopo 78 sortito su Cagliari e Torino e su chiavi fisse legate alla sua storia.
Uso: Giocare la terzina per la sorte dell’Ambo e, per chi vuole osare, del Terno. Essendo 3 numeri, il gioco per ambo è economicamente vantaggioso.
Durata: 10 colpi
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