Metodi del passato: Fabarri e il PROCEDIMENTO FERCAT
Una delle tecniche più apprezzate, ma quasi del tutto sconosciuta alla maggior parte dei giocatori “moderni”, è il cosiddetto “PROCEDIMENTO FERCAT”, ideato e messo a punto dall’Avv. Fabrizio Arrigoni, in arte conosciuto e apprezzato con lo pseudonimo di FABARRI, da molti ritenuto il vero padre della CICLOMETRIA.
Il procedimento è lineare nella sua esecuzione e rintracciate le giuste condizioni punta, spesso e volentieri, alla vincita dell’ambo secco.
Dando seguito, quindi, a una amico di Facebook che aveva sentito parlare di questo procedimento, ma non riusciva a trovarlo, lo pubblico volentieri anche per farlo conoscere a quanti ne sono interessati.
SVOLGIMENTO E CARATTERISTICHE DEL PROCEDIMENTO FERCAT
L’applicazione della formula “FERCAT” al lotto è molto semplice, anche se presenta alcuni aspetti in appartenenza complessi.
1) Regola generale: si prende in attento esame il quadro estrazionale delle dieci ruote e si cerca una terna di numeri, che deve avere le seguenti caratteristiche: uno dei tre numeri deve essere uguale alla somma degli altri due, e ciò non soltanto come valore assoluto, ma anche rispetto alle singole cifre delle unità e delle decine. Esempio: nella terna 16.57.73, il 73 è il valore assoluto della somma 16 e 57, ma non lo è rispetto alle cifre. Infatti, considerando le cifre delle decine, si vede che
5+1 non fa 7, mentre 6+7 non fa 3. Da ciò la regola:
2) La somma è valida soltanto quando il risultato delle due cifre non superi 9;
3) I tre numeri devono essere disposti come segue: 2 in una ruota, consecutivamente (ossia in posizione contigue: 1° – 2°, oppure 2° e 3°, o 3° e 4°, o4° e 5°) e l’altro numero in un’altra ruota, in posizione immediatamente precedente o seguente gli altri due.
Esempio: estrazione n° 34 del 1968
GE 18.28 (1° 2°) BA 10 (3°)
In questa terna consecutiva si nota che il 28 è uguale alla somma di 18 e 10 e tale rapporto sussiste anche nelle cifre. Infatti nelle decine 1+1=2; nelle unità 0+8=8.
Altro esempio estrazione n° 6 del 1972
CA 43
BA 40.03
In questo esempio si vede subito che 43 rappresenta la somma di 40 e 3 e, nelle cifre, si ha per le decine 0+4=4, nelle unità 3+0=3
Si noti che nei numeretti s’intende sempre sottintesa la decina 0. Così 1 equivale a 01, 2 a 02 e così via.
4) trovata la terna con i predetti requisiti, si esegue, se possibile, la somma fra il 1° e 3°. Nel primo esempio della regola 3 vediamo che ricorre questo secondo caso, dato che il 28 (termine centrale) era la somma fra
18 e 10. Dunque bisognava eseguire la somma fra 28 e 10 e si aveva per questo risultato 38, che costituiva appunto la previsione valida nelle due ruote. Ma questo era già presente a Genova ossia non si poteva giocare. Poiché esso però occupava il 4° posto, mentre gli altri occupavano le posizioni 1° e 3° e si poteva considerare ancora valido per una nuova previsione, che doveva essere la somma fra il 3° ed 4°, cioè 10+38=48. Alla estrazione seguente si presentava il 48 a Bari al 5° posto.
5) Sono da preferire le terne nelle quali il 1° termine è maggiore del secondo, specialmente quando il terzo termine è tale da consentire l’operazione di somma con il1°.
Esempio: estrazione n° 30 del 1972
BA 10.04 (1° E 2°) PA 10 (3°)
In questa terna la previsione era la somma fra il 10 e 14, cioè 24, che non usciva. Però dopo sei settimane si presentava a Napoli l’ambo 10.24 e ciò in corrispondenza con la regola seguente:
6) nei pochissimi casi in cui la previsione di ambata non è positiva, con la più grande probabilità che si verifica quando in una ruota diversa è apparso uno dei due ambi che si formano con l’ambata accoppiata ai due termini da addizionare. Perciò è consigliabile associare al gioco principale (ambata nelle due ruote di base) il gioco supplementare di 2 ambi per tutte, formati come sopra.
Questo procedimento accessorio merita una posta inferiore, avendo la funzione essenziale di recupero spesa. Ecco un altro esempio in cui l’ambata non si presenta, ma esce invece subito l’ambo supplementare:
Estrazione n° 34 del 1972:
GE 44.34
FI 10 Previsione=54 (44+10)
Dopo una sola estrazione si presentava a Roma l’ambo 54.44.
7) naturalmente, con la vincita dell’ambo, la previsione deve essere abbandonata.
8) Quando il 1° termine è inferiore agli altri due, e non è possibile eseguire la somma fra il 1° ed il 3°, si prende, se possibile la somma fra il 2° ed il 3°.
Esempio: estrazione n° 9 del 1972:
FI 20.71
TO 51
In questa terna non si può calcolare 20+51, perché già presente al centrale, e nemmeno 71+51; allora si calcola la differenza 20-51=31, che si presentava al 1° colpo a Torino.
C’è però da notare che in questo caso specifico, nell’estrazione di base, nella ruota di Torino dopo il 51 c’era il 20 che, insieme col 71 di Firenze, formava un’altra terna 71.51.20, nella quale era possibile la somma fra 71 e 20 con il risultato di 01(91); ed anche questa previsione dava doppio esito, e precisamente l’ambo1.20 a Roma al 1° colpo e l’ambata 1 a Torino dopo 5 estrazioni.
9) Quando la terna si trova in una sola ruota la previsione deve comprendere due numeri e precisamente il valore somma calcolata come regola, e in più la ripetizione dell’ultimo numero; oppure, si capisce, la differenza e l’ultimo numero. Eccone due esempi:
Estrazione n° 22 del 69:
GE 40.84.44 Previsione = 4 (differenza) e 44. Esito: 4 dopo 2 colpi.
Estrazione n° 23 del 1970:
PA 36.11.47 Previsione = 58.47 esito 58 al 6° colpo.
10) Nei casi in cui non è possibile eseguire né la somma né la differenza, la previsione comprende due ambate, cioè il termine più grande e l’ultimo termine. Questo gioco risulta naturalmente più costoso e quindi è meglio trascurarlo. Ma, a titolo dimostrativo, eccone un esempio:
Estrazione n° 41 del 1970:
NA 76
MI 70.6 Previsione = 76.6 Esito: 76 a Milano e 6 Napoli dopo 4 colpi.
Indicazioni di gioco dalle estrazioni del lotto di oggi 02/5/2018
Palermo e Venezia ambata 70
ambi secchi 70.22, 70.26, 70.48
Grazie mille per la minuziosa spiegazione