Lotto del passato: Valori in figura
Una tecnica del passato che avrà l’opportunità di far trascorre del tempo, se si decidesse di testarla sulle estrazioni attuali
La ruota di Bari è per molti giocatori un punto di riferimento per loro giocate. Sono in tanti, infatti, a scrivere in redazione per poter vedere pubblicata, nelle pagine della nostra rivista, una procedura da applicare esclusivamente in questa stazione.
Quella che sto per presentare credo soddisferà le richieste di questi giocatori. La tecnica la si deve applicare ogni volta si presenti un ambo in cadenza. Ricordo che per ambo in cadenza si intende una coppia di numeri che presentano la stessa cifra finale.
Il procedimento per giungere alla previsione conclusiva è abbastanza semplice. La prima cosa da fare è quella di calcolare il valore in figura del numero data, cioè di quel numero che corrisponde alla data di estrazione di quando si è presentato un ambo in cadenza nel compartimento di Bari.
Ricordo che il valore in figura di un numero viene calcolato sommando tra loro le cifre del numero stesso, sino ad ottenere un numero di una sola unità.
Nel caso di un numero di una sola cifra, il valore numerico indicherà anche il suo valore in figura. Svolta questa operazione sarà necessario trovare il valore in figura corrispondente al primo numero sorteggiato dell’ambo in cadenza.
I due valori trovati dovranno essere abbinati tra di loro, mettendo sempre davanti il valore in figura del numero data. Il risultato che uscirà fuori da questa operazione rappresenterà la prima delle due ambate. La seconda ambata sarà data dal numero inverso della prima ambata.
Faccio presente che il numero inverso di un numero in cadenza 9 è dato da quel numero facente parte della sua stessa decina che però presenti le cifre uguali, ossia del numero gemello della sua stessa decina. Per un numero gemello è valida la legge contraria.
L’inverso di un numero in cadenza zero è dato dal valore della cifra della sua stessa decina, che è un numeretto. L’inverso di un numeretto, quindi, è dato dal numeretto più lo zero.
Osserviamo un paio di esempi per renderci conto come il tutto è abbastanza semplice.
Il 21 agosto della passata stagione, si verificava nella ruota di Bari l’ambo 55-65, un ambo in cadenza. La prima operazione da eseguire era quella di calcolare il valore in figura del numero data che, nella fattispecie, era dato dal numero 21. Si aveva che 2+1=3, dove 3 esprimeva il valore in figura del numero 21.
Il primo estratto dell’ambo in cadenza faceva testo al numero 55 ed il suo valore in figura era dato da 5+5=10=1+0=1. Abbinando questi due valori, mettendo davanti il valore del numero data, si ricavava che 3 e 1 davano luogo al numero 31, la prima ambata. Il suo inverso, il 13, esprimeva la seconda ambata. Al quarto colpo si presentava il 31 a Bari.
Il 28 agosto 1993 usciva l’ambo 18-48. IL valore del numero data era dato da 2+8=10=1+0=1, mentre il valore del primo numero dell’ambo estratto, appartenente all’ambo in cadenza, era dato da 1+8=9. da questo abbinamento si creava il numero 19, la prima ambata.
Il suo inverso era dato dal numero 11. Al sesto colpo di gioco si presentava il numero 19. Credo che gli esempi siano sufficienti, per cui vi lascio alle vostre personali elaborazioni che non mancheranno di dimostrare l’attendibilità di questa procedura.
(Tratto dagli archivi di Lotto Gazzetta)