Lotto del passato: la tecnica degli ultimi due
Lotto del passato: la tecnica degli ultimi due
I fattori che contribuiscono alla realizzazione di una qualsiasi procedura sono determinati da leggi aleatorie che, però, in alcuni casi, trovano un pieno riscontro.
Sappiamo benissimo che qualsiasi tecnica di gioco si basa su passaggi matematici definiti dall’ideatore stesso, ma che sono soltanto il frutto di vari accostamenti numerici. In pratica la validità di una procedura dipenderà esclusivamente dal numero di prove effettuate rapportate a quelle che hanno dato esito positivo.
Più sono le prove portate a termine e più si può parlare di affidabilità. In definitiva, quando si afferma che una metodologia, ad esempio, ha una incidenza del 70%, è essenzialmente errato. Mi spiego meglio.
Se una tecnica di gioco provata per dieci volte da esito positivo in sette casi, posso dire che quella tecnica incide si del 70%, ma soltanto rapportata per quelle dieci prove. La stessa tecnica provata in cinquecento casi, sicuramente darà un riscontro in percentuale molto inferiore.
Ora il concetto che desidero esprimere è questo. Le nostre tecniche di previsione, come tante altre che si trovano in giro, hanno una incidenza percentuale definita esclusivamente dalle prove tenute.
Per conoscere l’effettiva validità di qualsiasi procedura l’unico mezzo valido sarebbe quello di avere vagliato tutti, e sottolineo tutti, i casi di previsione dal 1939 ad oggi si sono presentati. Soltanto a questo punto si può parlare di incidenza percentuale.
La tecnica che osserveremo questa settimana, come tutte le altre che sono apparse e che appaiono in questa rivista, sono state costruite su un numero limitato di prove e, appunto, in base al numero di prove si parla di valenza estrattiva.
Il lettore si renderà certamente conto di questo e prima di investire dei capitali deve sempre tenere presente che, le possibilità di vincita, dipendono esclusivamente da quel rapporto che esiste tra le prove tenute e quelle dall’esito positivo.
Si devono prendere in esame gli ultimi due numeri sorteggiati in una qualunque estrazione. Di ciascuno dei due numeri si deve rintracciare il corrispondente valore in figura, quindi abbinare i due valori rintracciati per formare un nuovo numero.
Questo nuovo numero andrà sommato ai due presi in esame. Alla fine del calcolo si ottiene un determinato numero e, noi, di questo numero dobbiamo trovare il suo complementare, cioè quel numero che sommato ad esso dia per somma 90.
Questo numero, assieme al suo inverso, saranno le ambate da mettere in gioco nella ruota che ha fornito la previsione. Con un esempio chiarificatore vedrete che sarà tutto molto più semplice.
Il 2 gennaio del 1993 gli ultimi due estratti della ruota di Bari furono il 68 ed il 75. Il valore in figura del 68 era dato dalla somma delle cifre che lo componevano quindi da 6+8=15.
Essendo 15 un numero a due cifre si deve continuare con l’operazione sino ad ottenere un numero di una sola cifra. Perciò avevamo che 1+5=6. Per il numero 75 il valore in figura era dato da 7+5=12=1+2=3. Dall’abbinamento del 6 e del 3 si ricavava il numero 63.
Il numero 63 andava sommato al 68 e al 75, quindi si otteneva che 68+75+63=196-90=96-90=6 (fuori 90). Il complementare del numero 6 era fornito da 90-6=84, dove 84 era la prima ambata e il suo inverso, il 48, la seconda. Al terzo colpo si presentava il numero 48.
(Tratto dagli archivi di Lotto Gazzetta)
Indicazioni di gioco valide 9 concorsi ad iniziare dalle estrazioni del 4/1/2020 e ricavate con altra metodologia
Milano ambata 78
Abbinamenti per ambo e sorti superiori
90.49.81.66
Cinquina per ambo e sorti maggiori
78.90.49.81.66