Questa volta ci occuperemo di una particolare tipologia di ambi.
Gli ambi che ci apprestiamo ad osservare hanno caratteristica di essere composti da due numeri estratti consecutivamente (ambo unito).
I due numeri che formano questo ambo unito devono necessariamente rispettare la seguente condizione: la cifra dell’unità finale del primo numero dell’ambo unito deve essere alla cifra della decina del secondo numero dell’ambo unito.
Nel rispetto di questa sola ed unica condizione è possibile procedere nell’applicazione che tra breve esporrò. Il primo numero deve restare inalterato, cioè deve essere considerato così come è, mentre, del secondo numero si deve rintracciare il suo numero inverso.
Il secondo numero non deve essere un numeretto, un numero gemello o un numero in finale zero. L’inverso del secondo numero andrà sommato al primo ed il risultato della somma darà luogo alla prima delle due ambate che andiamo cercando.
La seconda ambata verrà dettata dal numero inverso della prima ambata. La tecnica si presta molto anche per la ricerca della vincita dell’ambo, infatti, basta abbinare a ciascuna ambata i numeri che compongono l’ottina dei gemelli, quindi i numeri 11-22-33-44-55-66-77-88, oppure creare otto terzine da seguire per ambo e terno.
Esaminiamo dei casi realmente accaduti per valutare l’efficacia della tecnica stessa.
Il 22 di aprile del 1993, a Bari, si presentava l’ambo 84-46. Tale ambo soddisfaceva le nostre richieste perché la cifra dell’unità finale del primo numero era il 4 e la cifra della decina del secondo numero era sempre il 4.
Procedendo nell’esecuzione della procedura si doveva trovare il numero inverso del secondo numero che formava l’ambo di partenza.
L’inverso del numero 46 era dato dal 64. La prima ambata era fornita dalla somma del primo numero dell’ambo, che ricordate doveva restare tale e quale, più l’inverso del secondo numero. L’operazione era data 84+64=148.
Siccome 148 è un numero non adatto per essere giocato, si doveva ricorrere alla classica regola del fuori 90, cioè sottrarre il valore fisso 90 a quel numero di valore superiore al 90 stesso, sino ad ottenere un numero uguale o minore di 90.
Nel caso del 148 si aveva che 148-90=58 che, nella fattispecie, rappresentava la prima ambata. La seconda ambata era data dal suo inverso che corrisponde la numero 85. Al settimo colpo si proponeva l’ambata 58, mentre, abbinando i numeri gemelli per ambo, non si aveva nessun effetto.
Un altro esempio.
In data 12 giugno 1993 usciva, nella stazione di Milano, l’ambo 43-37, il quale soddisfaceva appieno le nostre richieste perché l’unità finale del primo numero e la cifra della decina del secondo erano entrambe date dal 3.
L’inverso del 37 era dato dal numero 73, che andava sommato al numero 43. Da questa somma si otteneva che 43+73=116-90=26 (fuori 90). La prima ambata, quindi era il 26. La seconda il numero 62, l’inverso della prima ambata. per ambo andavano abbinati i numeri gemelli a ciascuna ambata.
Al quinto colpo di gioco usciva il 26 e nello stesso tempo si accedeva alla vincita di due ambi e precisamente agli ambi 26-33 e 26-55.
Potrei seguitare con degli altri esempi, ma non voglio assolutamente togliere il piacere di approfondire, a chi lo desidera, la validità della metodologia.
(Tratto dagli archivi di Lotto Gazzetta)
Indicazioni di gioco dalle estrazioni del lotto di oggi
Bari ambata 90
per ambo e terno anche a Tutte 90.35.38