Il Sig. Gianni M. di Borgo Priolo, in provincia di Pavia, chiedeva un chiarimento vista la confusione che si genera quando si parla di ruote diametrali e di ruote simmetriche.
Con il termine di “diametro”, in geometria, si intende un segmento che unisce due punti di una qualsiasi circonferenza o di una superficie sferica, passando per il centro. Con il termine “diametrali”, invece, si intendono i due punti uniti da questo segmento.
Immaginando le dieci ruote inscritte in una circonferenza a distanza uguale tra loro, due ruote diametrali saranno quelle che vengono unite da un segmento passante per il centro della circonferenza.
Le ruote diametrali, pertanto, sono: Bari-Napoli, Cagliari-Palermo, Firenze-Roma, Genova-Torino e Milano-Venezia.
Con il termine di “simmetrici“, vengono definiti quegli oggetti o complessi, che hanno una esatta corrispondenza nella grandezza, nella figura e nell’ordine delle loro varie parti. Se, per esempio, tagliamo a metà una mela, possiamo dire che le due metà sono simmetriche fra loro.
Come applicare, però, il concetto alle dieci ruote?
Semplice. Immaginiamo di dividere esattamente, nel loro ordine naturale, le dieci ruote.
Nella prima metà avremo Bari, Cagliari, Firenze, Genova e Milano, mentre nella seconda metà avremo Napoli, Palermo, Roma, Torino e Venezia. Il punto di unione tra le due metà era dato dalle ruote di Milano e Napoli, quindi possiamo dire, come nel caso della mela, che Milano e Napoli sono ruote simmetriche.
Se ci spostiamo simmetricamente nell’oggetto “ruote”, avremo che Genova sarà simmetrica di Palermo, Firenze di Roma, Cagliari di Torino e Bari di Venezia.
Spero di essere stato abbastanza chiaro, anche perché la tecnica che mi appresto a presentare, prende in considerazione le ruote simmetriche. La parte teorica richiedeva la precisazione richiesta dal Sig. Gianni M., ma per poterla mettere in pratica basta soltanto un colpo d’occhio, un semplicissimo calcolo ed alcune condizioni che ne determinano l’efficacia.
Si prendano in esame due ruote simmetriche e si consideri l’ultimo estratto di ciascuna di esse. I due numeri dovranno essere sommati e, quando occorre, applicare la regola del fuori 90.
Il numero risultante andrà giocato per ambata nella ruota di sinistra, ovvero nella simmetrica delle prime cinque, mentre il vertibile del numero risultante andrà giocato per ambata nelle ruote di destra, ossia nelle seconde cinque.
Applichiamo la teoria ad un esempio pratico.
Nella ruota di Bari, il 2 gennaio del 1993, come ultimo estratto, veniva sorteggiato il numero 75. La ruota simmetrica di Bari è Venezia e, in questo compartimento, come ultimo estratto usciva il 28.
Sommando tra loro i due numeri si otteneva che 75+28=103-90=13 (regola del fuori 90). Il numero 13 andava messo in gioco nella stazione di Bari, mentre il suo vertibile, il numero 31, andava giocato nel compartimento di Venezia. Dopo quattro settimane si sfaldava il 31 a Venezia.
Sempre nella stessa estrazione usciva nella ruota di Cagliari, come ultimo estratto, il numero 76. La ruota simmetrica di Cagliari è Torino e nella quale, come ultimo estratto, usciva il 28.
Sommando tra loro i due numeri si ricavava che 76+28=104-90=14. Il numero 14 andava giocato a Cagliari e il 41, il suo vertibile, andava giocato a Torino. Al primo colpo usciva il 41 a Torino.
Dalle molteplici prove tenute si è riscontata una discreta affidabilità della procedura, pertanto, vi consiglio di fare delle prove personali per valutarne la sua efficacia.
(Tratto dagli archivi di Lotto Gazzetta)
Indicazioni di gioco valide 9 colpi ad iniziare dalle estrazioni del Lotto di oggi 31/10/2019, ricavate con altra metodologia.
Palermo per ambo, terno e quaterna
4.7.10.34
