Le Basi Importanti da Sapere nel Gioco del Lotto

Ho rivisitato un intervento da me pubblicato su Lotto Gazzetta n° 239, di lunedì 8 settembre 1997, per rispondere e chiarire alcuni aspetti del gioco del Lotto che sono spesso materia di discussione.

In questo intervento, analizzeremo se convenga dare direttamente i numeri da giocare o piuttosto spiegare come ottenere combinazioni valide.

Inoltre, approfondiremo alcune teorie matematiche applicate al Lotto, rendendole accessibili anche a chi non ha una formazione scientifica.

Dare Numeri o Insegnare a Giocare?

In molte occasioni mi sono domandato se al lettore convenga dare direttamente i numeri da giocare, oppure dirgli come fare per ottenere combinazioni valide da giocare.

Nel primo caso, si accontenta la schiera di chi affronta il Lotto come un puro e semplice gioco, di chi gioca esclusivamente per dare una svolta alla propria esistenza.

Nel secondo caso, invece, si corre sempre il rischio di non essere compresi appieno da tutti, perché alcune teorie richiedono ampie cognizioni matematiche.

Siccome non è mai stato nella mia indole fare il previsionista, ho cercato di far conoscere agli altri il mio Lotto, con semplici esempi e con formule altrettanto semplici.

Non tutti, però, hanno le basi necessarie per seguire attentamente quanto si ha da dire. La matematica, purtroppo, è ostica e, anche per me, in alcuni casi, assume un aspetto quasi riverenziale.

Quando ci si imbatte in qualcosa che non si conosce, si è costretti a cedere le armi e dire, dentro di sé, che il problema non è alla nostra portata.

Ci si trova allora a dipendere da qualcuno che la materia la conosce bene. Ci si rivolge al commercialista per fare la denuncia dei redditi, all’avvocato che conosce le leggi, a chi, insomma, è padrone della materia nella quale noi siamo ignoranti.

È quindi necessario rivolgersi a chi ne sa più di noi, perché non siamo certo in grado, anche volendo, di conoscere tutto quello che c’è da conoscere.

Sono del parere, però, che il Lotto può essere compreso da tutti, anche da chi non ha mai approfondito determinate cognizioni scientifiche nella sua cultura.

È possibile questo? Credo proprio di sì.

La Matematica nel Lotto: Un Compagno di Viaggio

Lo credo perché in prima persona mi sono trovato ad affrontare e risolvere questo tipo di problema.

Il religioso ha una fede cieca e poggia la sua credenza su dogmi acquisiti oramai da secoli.

L’avvocato necessita dei codici e delle leggi per svolgere le sue mansioni.

Il commercialista ha bisogno di essere a conoscenza di tutte le cause che concorrono per fare, ad esempio, un 740.

Il meccanico deve sapere assemblare i pezzi di un motore, la massaia prepara deliziosi manicaretti rifacendosi alla ricetta della nonna, il bambino impara l’alfabeto per poter leggere e scrivere.

Il matematico utilizza formule ideate da qualcuno prima di lui.

In tutti gli esempi citati si parte sempre da qualcosa che qualcuno prima di noi ha già avuto occasione di mettere in pratica.

In sostanza, a meno di essere degli inventori di cose nuove, ci rifacciamo tutti, in qualsiasi circostanza della nostra vita, a cose già sperimentate e che sappiamo essere vere.

Non ci domandiamo mai, ad esempio, perché premendo un tasto del nostro telecomando si cambia canale.

Sappiamo che a quell’azione, il premere il tasto, avremo un effetto: cambiare canale.

Non sappiamo, però, quali leggi fisiche consentono che questo accada, a meno di non essere degli esperti elettronici.

Utilizziamo svariati oggetti ogni giorno, ma quanti di noi sanno realmente quali leggi scientifiche ne consentono il funzionamento?

Ci adattiamo alle circostanze e, senza farci tante domande, crediamo di essere “padroni” delle cose che giornalmente utilizziamo.

Il Lotto non sfugge a queste regole. Anche i più esperti si sono dovuti basare su cose già note e, partendo da queste, hanno potuto progredire nei loro studi.

Io ho fatto altrettanto.

Partendo da questo presupposto, è possibile gettare le basi che consentiranno a tutti di conoscere il Lotto come i veri esperti, poggiandosi, però, su cose già consolidate.

Le Basi Matematiche del Lotto

Le basi che oggigiorno consentono questo sono:

Probabilità favorevole (p)

Probabilità contraria (q)

Costanti di decadimento (K)

Ritardo normale (Rn)

Ai nostri scopi futuri non è necessario conoscere quali passaggi matematici concorrono per ottenere i valori delle basi prima citate, ma per dovere di conoscenza è bene spiegare, in sintesi, di cosa si tratta.

La Probabilità Favorevole (p)

Nel gioco del Lotto, la probabilità favorevole p indica il valore che un dato evento ha di verificarsi.

“La probabilità di un evento è fornita dal rapporto tra il numero dei casi favorevoli, all’avverarsi dell’evento stesso, e il numero di tutti i casi possibili”.

Nel caso dell’estratto sappiamo che la probabilità favorevole è data da 5/90, dove 5 sono i casi favorevoli (5 sono i numeri sorteggiati ad ogni estrazione) e 90 sono tutti i casi possibili.

Dividendo 5 per 90 otteniamo 1/18 e, quindi, 0,055555556.

La Probabilità Contraria (q)

La probabilità è un valore che misura sempre da 0 a 1.

La probabilità contraria q, pertanto, sarà data dalla formula q=1-p, dove p è la probabilità favorevole.

Nel caso dell’estratto avremo che q=1-0,055555556=0,944444444.

Le Costanti di Decadimento (K)

La costante di decadimento, o di tempo, è il numero di estrazioni necessarie a una qualsiasi combinazione per decadere.

La formula che ne consente di calcolare il valore è: 1/ln q, dove q è la probabilità contraria.

Nel caso dell’estratto avremo che K=1/ln 0,94444444=17,495237.

Il Ritardo Normale (Rn)

Il ritardo normale, come già affermato dal Gorgia, è la chiave di volta di tutta la teoria matematica applicata al gioco del Lotto.

Con questa definizione è indicato il valore medio del ritardo che si riscontra nel sorteggio dell’ultimo numero non ancora estratto, a partire da una qualsiasi estrazione.

In pratica sarebbe come dire che i 90 numeri del Lotto, non rispondendo a nessun ordine prestabilito, escono alcuni con intensità maggiore e altri con intensità minore di quella teorica, dando luogo immancabilmente a ritardi che superano la media.

Questo ritardo viene chiamato normale e si può calcolare tramite formule matematiche, ed ha la proprietà di essere costante per ciascun tipo di combinazione, cioè non cambia anche aumentando il numero delle estrazioni. La formula generale è:

Rn= log X/log q

Dove X è la quantità delle combinazioni possibili e q è la probabilità contraria. Nel caso dell’estratto avremo che Rn=log 90/log 0,94444444=78,7252.

Introduzione del Coefficiente Specifico (Cs)

Chiariti i concetti di probabilità favorevole, probabilità contraria, costante di decadimento e ritardo normale, è il momento di introdurre un nuovo concetto che, a mio avviso, assume un ruolo decisamente importante nella “lottologia” moderna: il coefficiente specifico (Cs).

Cos’è il Coefficiente Specifico?

Il coefficiente specifico (Cs) è il valore che scaturisce dal rapporto tra la costante di decadimento dell’estratto con un’altra costante di decadimento, di qualsiasi altra combinazione numerica, e non cambia con l’aumentare delle estrazioni.

Questo concetto permette di fare confronti diretti tra diverse combinazioni, rendendo possibile una valutazione più precisa e scientifica delle probabilità di vincita.

Utilità del Coefficiente Specifico

A cosa serve il coefficiente specifico? Serve a vari scopi, ma noi ora ne analizzeremo soltanto uno. Avete mai voluto sapere, ad esempio, a quanto equivale il ritardo di un ambo a ruota confrontato al ritardo dell’estratto? 

Facciamo un esempio pratico.

Ammettiamo di volere conoscere, rapportato all’estratto, il ritardo cronologico dell’ambo 16.42, di Roma, che tarda, al momento, da 4750 estrazioni. Il coefficiente specifico dell’ambo secco a ruota è dato dalla formula:

Cs = K1/K2

Dove K1 è la costante di decadimento dell’estratto e K2 è la costante di decadimento dell’ambo. Apportando le dovute sostituzioni avremo che:

Cs = 17,495237 / 399,99979 = 0,043738

Dove 0,043738 è il coefficiente specifico dell’ambo su due numeri, quindi dell’ambo secco rapportato all’estratto.

Introduzione del Ritardo Equivalente (Re)

È bene, a questo punto, introdurre il termine di ritardo equivalente (Re).

Il ritardo equivalente è un valore di ritardo che raffronta, all’estratto, il ritardo di qualsiasi combinazione. La formula per calcolare il ritardo equivalente è:

Re = R * Cs

Dove R è il ritardo cronologico e Cs è il coefficiente specifico della combinazione che si desidera rapportare. Per sapere, quindi, il ritardo equivalente dell’ambo 16.42 di Roma, nei confronti dell’estratto, occorre apportare le dovute sostituzioni e avremo che:

Re = 4750 * 0,043738 = 207,7555

Possiamo dire che l’ambo 16.52 di Roma equivale ad un ritardo, per estratto, pari a circa 208 estrazioni.

La Matematica del Gioco del Lotto

Approfondire i concetti matematici dietro il gioco del Lotto non solo aiuta a comprendere meglio le dinamiche del gioco, ma offre anche una base solida per sviluppare strategie più consapevoli.

Tuttavia, è importante ricordare che, nonostante l’applicazione di teorie matematiche possa migliorare le probabilità di vincita, il Lotto rimane un gioco d’azzardo, dove la casualità gioca sempre un ruolo significativo.

L’Importanza della Consapevolezza nel Gioco

Adottare un approccio scientifico nel gioco del Lotto non garantisce la vincita, ma promuove la moderazione e la consapevolezza.

Studiare e analizzare i dati del Lotto insegna a valutare pro e contro di ogni giocata, riducendo l’aspetto impulsivo e casuale del gioco.

Questo è un fattore cruciale per un gioco responsabile e sostenibile.

Consapevolezza delle Probabilità

Comprendere le probabilità favorevoli e contrarie aiuta i giocatori a prendere decisioni più informate.

Sapere che la probabilità di estrarre un numero specifico è di 1 su 18 può non sembrare molto, ma è un’informazione preziosa per chi cerca di migliorare le proprie strategie.

Riduzione dell’Improvvisazione

L’improvvisazione e la superficialità sono i nemici del successo nel gioco del Lotto. Solo attraverso uno studio approfondito e una ricerca metodica si possono ottenere risultati significativi.

Questo è un punto cruciale che tutti i giocatori dovrebbero tenere a mente per migliorare le proprie strategie di gioco.

Applicazione Pratica delle Teorie

Mettere in pratica le teorie matematiche nel gioco del Lotto richiede tempo e dedizione.

Non basta conoscere le formule, ma è necessario applicarle correttamente e con costanza.

Un esempio pratico può essere l’uso del coefficiente specifico per confrontare ritardi di diverse combinazioni e determinare quali abbiano maggiori probabilità di uscita.

Sperimentazione e Verifica

Una delle chiavi per migliorare le proprie strategie di gioco è la sperimentazione.

Provare diverse combinazioni e metodi, monitorare i risultati e apportare modifiche basate su dati concreti è fondamentale per avvicinarsi a un approccio scientifico nel gioco del Lotto.

Ultime Considerazioni

L’introduzione delle basi essenziali del nuovo Lotto rappresenta un passo avanti nella comprensione del gioco.

L’adozione di un approccio scientifico e metodico non solo migliora le probabilità di successo, ma promuove anche un gioco più consapevole e responsabile.

Comprendere concetti come la probabilità favorevole, la probabilità contraria, le costanti di decadimento e il ritardo normale è essenziale per chiunque voglia avvicinarsi al Lotto in modo serio e informato.

Quindi, la prossima volta che ti trovi a riflettere sui numeri da giocare, ricorda che un po’ di matematica non ha mai fatto male a nessuno.

Magari non ti garantirà la vincita, ma sicuramente ti darà una visione più chiara di cosa aspettarti dal prossimo sorteggio. Buona fortuna e, soprattutto, buon divertimento!

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