Le basi essenziali del NUOVO LOTTO
Lo credo perché in prima persona mi sono trovato ad affrontare, e risolvere, questo tipo di problema. Il religioso ha una fede cieca è poggia la sua credenza su dogmi acquisiti oramai da secoli. L'avvocato necessita dei codici e delle leggi per svolgere le sue mansioni. Il commercialista ha bisogno di essere a conoscenza di tutti le cause che concorrono per fare, ad esempio, un 740. Il meccanico deve sapere assemblare i pezzi di un motore, la massaia prepara deliziosi manicaretti rifacendosi alla ricetta della nonna, il bambino impara l'alfabeto per poter leggere e scrivere. Il matematico utilizza formule ideate da qualcuno prima di lui.
In tutti gli esempi citati si parte sempre da qualcosa che, qualcuno prima di noi, ha già avuto occasione di mettere in pratica. In sostanza, a meno di essere degli inventori di cose nuove, ci rifacciamo tutti, in qualsiasi circostanza della nostra vita, a cose già sperimentate e che sappiamo essere vere. Non ci domandiamo mai, ad ipotesi, perché premendo un tasto dei
nostro telecomando si cambia canale. Sappiamo che a quell'azione, il premere il tasto, avremo un effetto, cambiare canale. Non sappiamo, però, quali leggi fisiche consentono che questo accada, a meno di non essere degli esperti elettronici. Utilizziamo svariati oggetti ogni giorno, ma quanti di noi sanno realmente quali leggi scientifiche ne consentono il funziona-
mento?
Ci adattiamo alle circostanze e, senza farci tante domande, crediamo di essere "padroni" delle cose che giornalmente utilizziamo. Il lotto non sfugge a queste regole. Anche i più esperti si sono dovuti basare su cose già note e, partendo da queste, hanno potuto progredire nei loro studi. Io ho fatto altrettanto.
Partendo da questo presupposto è possibile gettare le basi che consentiranno a tutti di conoscere il lotto come i veri esperti, poggiandosi, però, su cose già consolidate.
Le basi che oggigiorno consentono questo sono:
p: la probabilità favorevole
q: la probabilità contraria
K: le costanti di decadimento
Rn: il ritardo normale
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