Il procedimento che mi accingo ad esporre è di una valenza estrattiva molto incisiva ed è da applicare esclusivamente nella ruota di Firenze al sortire in qualsiasi ambo in cadenza.
Le formazioni delle cadenze sono dieci serie numeriche di nove numeri che hanno la caratteristica di essere composte da elementi numerici che hanno come unità finale la stessa cifra.
La prassi da seguire, anche se all’apparenza potrebbe apparire lievemente complicata, non richiede particolari cognizioni matematiche e dopo qualche prova pratica è facilmente assimilabile.
Al sortire di uno di questi ambi si dovranno prendere in esame le cifre dei due numeri dell’ambo sorteggiato. Le cifre del primo numero dell’ambo in cadenza estratto dovranno essere sottratte tra loro, logicamente sottraendo alla cifra maggiore quella di valore minore.
Le cifre del secondo numero dell’ambo in cadenza estratto, invece, andranno sommate tra loro e se la somma delle due cifre è superiore a 9, si dovranno nuovamente sommare sino a ricavare un numero composto da una sola unità. Al termine di questi passaggi sarà necessario abbinare tra di loro i due valori ricavati ed il risultato che ne scaturirà sarà la nostra prima ambata. La seconda ambata verrà definita dal numero inverso della prima. La procedura non va messa in esecuzione solo quando l’ambo è in cadenza 0.
Un paio di prove pratiche su eventi già accaduti renderanno tutto molto chiaro.
Nel sorteggio del 12 marzo 1994 si presentava l’ambo in cadenza 4, 84-24.
La prima cosa da fare era di sottrarre tra loro le cifre del primo numero estratto, quindi del numero 84. Dalla seguente operazione si otteneva che 8+4=4. La seconda cosa consisteva nel sommare le cifre del secondo numero dell’ambo, il 24, e pertanto si otteneva che 2+4=6. Abbinando al 4, il risultato della prima operazione, il 6, quello della seconda, si otteneva il numero 46. La prima delle due ambate. La seconda ambata corrispondeva al numero 64, in quanto esso è l’inverso del 46.
Dopo quattro settimane usciva il 46 a Firenze.
Il 4 aprile 1994 usciva l’ambo in cadenza 9, 39-19-
Mettendo in pratica quanto richiesto si aveva che per il 39 il risultato veniva dato da 9-3=6, mentre per il numero 19 si aveva che 1+9=10. Essendo, però, il numero 10 un numero composta da due cifre, esse andavano ulteriormente sommate tra loro. Il risultato era dato da 1+0=1. Dal relativo abbinamento si otteneva il numero 61, la prima ambata. La seconda ambata era il numero 16, l’inverso della prima. Alla prima settimana di gioco si accusava la sortita del 16 a Firenze.
Il 9 aprile si presentava l’ambo in cadenza 6, 46-16.
Svolgendo le operazioni richieste si aveva che 6-4=2 e 1+6=7, quindi dopo l’abbinamento si ricavava il numero 27 come prima ambata e il numero 72 come seconda.
Al primo colpo si produceva la vincita con la sortita del numero 72.
Gli esempi esposti sono più che sufficienti a rendere l’idea precisa di come procedere, ora non rimane che mettere in esecuzione la tecnica per valutare personalmente la sua reale efficacia. Nel periodo esaminato non ha mai dato esito negativo, ma vi consiglio di testarla anche in periodi antecedenti o successivi a quelli presi in esame.
(Tratto dagli archivi di Lotto Gazzetta)
Indicazioni di gioco dalle estrazioni del lotto di oggi 25/10/2016
Genova ambate 18.81
Per ambo e terno 18.81.09.90.27