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La Visitazione  della Beata Vergine Maria Santo del giorno per il 2 luglio

La Visitazione
della Beata Vergine Maria

Santo del giorno per il 2 luglio

L’Arcangelo Gabriele, al tempo dell’Annunciazione, informò la Madre di Dio che sua cugina Elisabetta aveva miracolosamente concepito e sarebbe presto diventata la madre di un figlio, il precursore destinato del Messia.

La Beata Vergine nella sua umiltà nascondeva la meravigliosa dignità a cui ella stessa si era elevata, attraverso l’incarnazione del Figlio di Dio nel suo seno, ma nel trasporto della sua santa gioia e gratitudine, determinata a andare a congratularsi e ad aiutare la madre di il battista.

“Maria dunque sorse ” dice san Luca, “e con rapidità entrò nella regione montuosa in una città della Giudea, e entrando nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. 

Quale benedizione ha portato la presenza dell’Uomo-Dio in questa casa, la prima che Egli nella sua umanità ha onorato con la sua visita! Ma è Maria che è lo strumento e il mezzo con cui Egli impartisce la Sua divina benedizione.

Intende mostrarci che Lei è il canale attraverso il quale Egli si diletta a comunicarci le Sue grazie e ci incoraggia a chiedere loro di Lui attraverso la Sua intercessione.

Alla voce della Madre di Dio, per il potere e la grazia del Suo divin Figlio nel suo seno, Elisabetta fu riempita dello Spirito Santo; e il bambino nel suo grembo, santificato in quel momento, concepì una gioia così grande da saltare ed esultare.

Dalla luce infusa dello Spirito di Dio Elisabetta comprese il grande mistero dell’Incarnazione che Dio aveva operato in Maria, la cui umiltà le impediva di rivelarlo, anche a un Santo e ad un amico intimo. In preda allo stupore, Elisabetta pronunciò Maria benedetta sopra tutte le altre donne, e gridò: “Com’è che la madre del mio Signore dovrebbe venire da me?”

La Vergine, ascoltando le sue proprie lodi, affondò ancora più in basso nell’abisso del Suo nulla e sciogliendosi in un’estasi di amore e gratitudine a Dio, irrompe nel suo mirabile cantico, il Magnificat: “L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio ​​Salvatore.”

Quali meraviglie di grazia e luce Dio ci rivela nelle anime dei Suoi santi! Maria rimase con suo cugino quasi tre mesi, dopo di che tornò a Nazareth.

Riflessione: Mentre con la Chiesa lodiamo Dio per le misericordie e le meraviglie che Egli ha operato in questo mistero, dobbiamo applicarci ad imitare le virtù di cui Maria ci dà un esempio perfetto. 

Prestiamo particolare attenzione alle nostre visite e conversazioni, atti che sono per molti cristiani le fonti di innumerevoli pericoli e peccati. 

Meditiamo sulle sante conversazioni dei cugini e sui servizi resi a Maria da Elisabetta, e pensiamo a come possiamo imitare la sua prudente carità.

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