LA TEORIA TRIPLARE (II parte)

La numerazione scritta del tempo di Teone, era composta da 27 segni (24 lettere più tre episemi, o segni aggiuntivi), dunque era possibile formare tre tavole (3×9=27) come quella di Teone.

Poiché i pitagorici riducevano qualsiasi numero più grande di 10, mediante la considerazione del suo “pythméne” o fondo (o “figura”, come veniva chiamata la “cifra” nel Medio Evo), la tavola di Teone era sufficiente per qualsiasi considerazione od operazione cabalistica.

Ed è proprio per questo fatto che nella tradizione dei falsari si pone il non meglio noto Padre Cutillo di Napoli.

Il prete fingendo di ignorare che al tempo degli autori da lui citati non esisteva il gioco del Lotto, riporta 9 tavole nelle quali sono suddivisi i (90 – 9) = 81 numeri, con l’esclusione dei nove numeri: 19, 29, 39, 49, 59, 69, 79, 89, 90 perché cabalisticamente, avrebbero dato origine alla ripetizione della prima tavola; la stessa di Teone ma scritta scambiando le colonne con le righe.

Il reverendo Cutillo, ben sapendo che anche i preti possono dire bugie, dichiara che: Le regole che si danno sono prese dal grande Artamanno della Germania, dal bel fiore degli ingegni della Mirandola, dal Rutilio di Calabria e da Agrippa nel suo trattato “De occulta Philosophia”.

Ma, oltre che bugiardo Padre Cutillo doveva essere un emerito imbroglione perché, secondo noi, non doveva essere prete per la semplice ragione che “sapendo di latino” non poteva scrivere più sconclusionato di quanto lui ha scritto, oppure se veramente prete era doppiamente imbroglione perché si è servito di un linguaggio che solo lui poteva capire!

Dunque la disposizione triplare usata da Cutillo è la seguente:

                                   1          2          3
                                   4          5          6
                                   7          8          9

che divide i nove numeri in tre classi, “cioè nelle diverse quantità” di “minima”, “media” e “massima”.
Qui c’è già una notevole discordanza con la migliore tradizione che vuole che i tre ordini siano quelli determinati dalle triple di Teone: 1  4  7  per la minima, 2  5  8  per la media e 3  6  9  per la massima; ed è questa discordanza che ci induce a credere che il furbo Padre Cutillo abbia scopiazzato il “celebre astronomo” Holstein la cui opera “Il vero tesoro nascosto, ossia l’arte di sapere i numeri” fu pubblicata dalla stessa Casa Editrice nel 1933.

Quanto fosse celebre come astronomo Holstein noi lo ignoriamo quello che è certo è che Holstein è un cabalista della stessa specie di Cutillo e degli altri confratelli! Ma, prima di continuare il discorso sulle triple, vediamo di rendere comprensibili alcuni termini usati da Cutillo (ed anche da Holstein).

Secondo Cutillo sono “numeri semplici” le prime nove cifre significative: 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9; tutti gli altri dal 10 in poi sono “numeri composti”. Ogni numero composto deve essere guardato sotto l’aspetto triplare per “vedere il suo ordine scientifico e misterioso”.

(Tratto dal nostro settimanale Lotto Gazzetta, scritto da Guido Manfredonia) 2° parte

Exit mobile version