La Fortuna al Lotto

Ora in molti non lo ammetteranno, ma ci sono giocatori così scaramantici, nel Lotto, che compiono gesti particolari in occasione di determinati eventi che ricorrono nel corso della giornata.

C’è il “fornaretto”, che si chiama Oreste, ha ottantadue anni e porta questo diminutivo non per l’età, bensì per via della sua statura, che non tocca il metro e mezzo nemmeno con le scarpe coi tacchi.

Dal fornaio

Quando entra “Er Sor Camillo” a comprare la sua solita “cirioletta”, le mani di Oreste scendono sotto il suo grembiule e fanno gli scongiuri, di che tipo non saprei con certezza, ma per qualche secondo stazionano nascoste.

Apro partentesi (se entra Camillo e io ancora non ho preso il pane, mi faccio servire da Agata, la moglie del fornaretto).

La jella

Beh, dopo che è uscito Camillo, inizia a dare di matto dicendo: “ecco lo fa apposta, lo sa che mi porta jella se entra prima che gioco al Lotto, mannaggia la peppa, mannaggia”

Poi c’è Ugo, il macellaio. Un giocatore accanito che non vi dico. Secondo me si sta giocando “mezza bestia” (mucca) a settimana, tant’è che alla figlia che sta sul portatile collegata, gli dice: “gioca sti due numeri, mettece 50, la rota la sai…”.

Lo scontrino…

E non si gioca l’ambo, ma le due ambate, 50 ognuna! Non dice la ruota perché non vuole che altri lo copino, come se qualcuno gli rubasse un po’ di quella Fortuna che sa di avere.

Stamattina, dico proprio stamattina, acquistavo da lui, e mi fa fare il mio conto.

Ad un tratto la voce rauca e altisonante della figlia che fa: “a Pa’, sto’ scontrino è tale e quale a quello de prima, anvedi che numeri”

La ruota

Ugo lascia il coltellaccio sul bancone di marmo bianco venato, e con i suoi 100 kg., e passa, prende in mano lo scontrino. Lo guarda attraverso le lenti dei suoi occhiali. Poi guarda me.

Mi dice sottovoce tre numeri, e mi fa: “su che rota Gi’?

Me li ha fatti vedere anche sullo scontrino. Io alzo un dubbio e faccio presente che, leggendo in modo diverso, un numero è superiore a 90.

Di chi sono i numeri?

È come se non avessi detto niente, perché Ugo ripete quei tre numeri.

Si è fatta un po’ di Cabala e decise due ruote.

In fondo sono i numeri del mio scontrino, quindi miei, o no? Li condivido si, o no? Dare o non dare, questo è il problema…

Nessun problema

Io non ho problemi, e tanto meno con i numeri.

Li do, non ancora nel senso come qualcuno che leggo, ma quelli del Lotto li do.

Le letture del fatto, come le ruote, sono 2, e per dovere di cronaca debbo esporle entrambe, poi fate quel che meglio credete.