La breve storia di una previsione Lotto

Un pronostico secco con numeri ascoltati in giro

La breve storia di una previsione Lotto

I numeri son numeri e da dove vengono, quelli del Lotto, importa poco perché la cosa importante è che siano buoni e che facciano vincere, e che li dia Ignazio oppure Gavino è di secondaria importanza.

È cosa risaputa che i sardi non risiedono tutti nell’isola dove hanno avuto i natali, perché, una parte, parte e va in continente per diversi motivi. Lavoro, affetti, insomma anche Ignazio e Gavino stanno in continente.

Discutere di numeri

Sono due amici che, quando si incontrano, in dialetto, se ne dicono di diverse e discutono delle loro cose, cose che sono loro e che non riporto, ma assistere ad una accesa discussione su che numeri giocare al Lotto, è una scena davvero eccitante.

Certo che vista e capita in dialetto è tutta un’altra cosa, comunque traduco il possibile per rendere il succo del loro discutere.

Ignazio: Oh Gavino, giocato lo hai il 90? E in quale ruota lo metti?

Gavino: Non te lo dico, l’altra volta perdere mi hai fatto

Ignazio: Dai Gavineddu, se me lo dici ci beviamo una birra e sono io pagare mi

La previsione nasce così

Gavino a quel punto tentenna, chissà magari pensa che la cosa stavolta potrebbe portargli bene, o forse è soltanto perché ha sete e non vuole perdersi l’occasione che sia l’amico a pagare. Anche se dopo per la prossima, birra, sarà lui a pagare.

Seduti difronte, dove su uno di quei tavolini tondi da bar troneggia una Ichnusa da 66 ml, discutono di alcuni numeri che, secondo loro, assumono forti velleità di sortita.

Un ambo in due ruote

Sono soliti incontrarsi, almeno un paio di volte durante la settimana, per giocare al Lotto e il loro giocare consiste nel dire, per ognuno di loro, un numero e una ruota.

In questo modo si giocano i due numeri come ambo secco, nelle due ruote citate da loro. Ero lì che ascoltavo e capito tutto. Numeri e ruote. Sottopongo anche voi questo ambo secco che, a sentire Ignazio e Gavino, ne ha per poco.