4 Febbraio

Nome: GILBERTO

S. GILBERTO
Vescovo e Dottore della Chiesa (1085-1190)

Il padre Signore di Sempringham, guerriero normanno, si riprometteva di fare del figlio un guerriero abile e un feudatario autorevole.

Ma Gilberto deluse le aspettative paterne. Inviato a studiare a Parigi acquistò tanta sapienza da potere, tornato in Inghilterra, aprirvi una scuola in cui, oltre alle scienze naturali e alle discipline filosofiche, egli insegnò ai giovani la virtù e la devozione.

Il Vescovo di Lincoln lo ordinò sacerdote. Gilberto tornò alle chiese che il padre aveva affidato alla sua autorità e responsabilità. Morto il padre, Gilberto, nuovo Signore di Sem-pringham fondò due monasteri religiosi: uno maschile, l’altro femminile.

Per queste due fondazioni, San Gilberto modificò in maniera originale la Regola benedettina, e nacque così l’Ordine detto “gilbertino”, che prosperò in Inghilterra fino ai tempi della riforma anglicana.

Al tempo della rivalità tra il Re Enrico II e l’Arcivescovo Tommaso Becket, assassinato nella Cattedrale di Canterbury, anche Gilberto sopportò sospetti e condanne, prigione e vessazioni. Venne calunniato anche presso il Papa.

Quando la sua modestia ebbe ragione per l’ammirazione dei confratelli, poté dimettersi dalla sua carica. Lo sostituì un giovane discepolo, al quale Gilberto si sottopose con umiltà e obbedienza. Visse a lungo, s’infermò; perse la vista; le forze lo abbandonarono poco a poco.

Volle isolarsi, per sfuggire alla crescente fama di santità. A 106 anni, nella notte di Natale del 1189, ricevette l’Estrema Unzione. Ma l’agonia si protrasse per quaranta giorni.

Prima di spirare si scosse dal torpore per consegnare a chi gli stava vicino il suo ultimo insegnamento: “Sparger tutte le ricchezze e distribuirle ai poveri. Ecco ciò che vi resta da fare”.