Il Santo del Giorno: 25 gennaio
Il Santo del Giorno si propone di essere una rassegna quotidiana sulla storia dei Santi, contenuti all’interno del Calendario Vaticano e custoditi nella memoria della Chiesa.
Narrazioni di maestri di vita cristiana di tutti i periodi storici che, come fari luminosi, illuminano e orientano il nostro cammino.
Il Santo del giorno
25 Gennaio
Nome: PAOLO
CONVERSIONE DI S. PAOLO Apostolo (I sec.)
Questa festa, istituita in Italia e in Gallia nel secolo VIII in occasione della traslazione di alcune reliquie dell’apostolo, entrò nel calendario romano solo sul finire del secolo X al 25 gennaio.
La “conversione”di San Paolo sta alla base di molti e importanti elementi della sua dottrina, in particolare del tema della potenza della grazia divina, capace di trasformare il feroce Saulo persecutore della Chiesa nell’«Apostolo» per eccellenza.
Questa conversione è certamente uno dei più importanti avvenimenti della storia della Chiesa, che è debitrice a Paolo dello slancio dell’evangelizzazione tra i pagani, e della prima riflessione teologica sul messaggio cristiano.
Celebrare la conversione di San Paolo alla conclusione della Settimana dell’unità dei cristiani diventa un impegno significativo di “conversione” perché non può esservi un vero ecumenismo se non in piena disponibilità da parte di tutti all’azione di Gesù Cristo e dello Spirito Santo.
Paolo racconta (At 22,6-16): “Mentre ero in viaggio e mi avvicinavo a Damasco, verso mezzogiorno, all’improvviso una gran luce dal cielo rifulse attorno a me; caddi a terra e sentii una voce che mi diceva: Sàulo, Sàulo, perché mi perseguiti? Risposi: Chi sei, o Signore?
Mi disse: Io sono Gesù il Nazareno, che tu perseguiti. Quelli che erano con me videro la luce, am non udirono colui che mi parlava. Io dissi allora: Che devo fare, Signore? E il Signore mi disse: Alzati e prosegui verso Damasco; là sarai informato di tutto ciò che è stabilito che tu faccia.
E poiché non ci vedevo più, a causa del fulgore di quella luce, guidato per mano dai miei compagni, giunsi a Damasco. Un certo Ananìa, un devoto osservante della legge e in buona reputazione presso tutti i Giudei là residenti, venne da me, mi si accostò e disse: Sàulo, fratello, torna a vedere!
E in quell’istante io guar-dai verso di lui e riebbi la vista. Egli soggiunse: il Dio dei nostri padri ti ha predestinato a conoscere la sua volontà, a vedere il Giusto e ad ascoltare una parola dalla sua stessa bocca, perché gli sarai testimone davanti a tutti gli uomini delle cose che hai visto e udito.
E ora perché aspetti? Alzati, ricevi il battesimo e lavati dai tuoi peccati, invocando il suo nome”.
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