Il santo del Giorno: 2 settembre
Il Santo del Giorno si propone di essere una rassegna quotidiana sulla storia dei Santi, contenuti all’interno del Calendario Vaticano e custoditi nella memoria della Chiesa.
Narrazioni di maestri di vita cristiana di tutti i periodi storici che, come fari luminosi, illuminano e orientano il nostro cammino.
Il Santo del giorno
2 Settembre
Nome: FELICE
S. FELICE IV
Papa (VI sec.)
Felice IV resse il pontificato per un breve periodo di quattro anni, tra il 526 e il 530. Ma serba comunque un certo peso nella storia, perché la sua saggia diplomazia condusse a stretti rapporti di amicizia con Roma i Re goti, fa poco convertiti, che reggevano le sorti politiche dell’Italia.
Eletto Papa sotto Teodorico, il grande barbaro innamorato della romanità, Felice IV godette della protezione di suo figlio, Atalarico, il quale, tra l’altro, con un editto stilato da Cassiodoro, ristabilì l’uso dei tribunali ecclesiastici, come gli unici competenti a giudicare le cause contro i chierici e i religiosi.
Gli studiosi d’arte e di iconografia sono debitori al Papa Felice IV di avere “importato” e promosso in Italia il culto dei due medici “anargiri”, cioè che non si facevano pagare: i Santi fratelli Cosma e Damiano, Martiri della Siria.
Dopo quasi un millennio, la loro memoria, se non proprio il loro culto, venne rinverdita dagli Umanisti fiorentini del ‘400, che proposero i due Santi medici come protettori della famiglia dei Medici. Fu un Papa costruttore in un tempo nel quale le distruzioni erano più frequenti delle nuove opere.
Oltre al tempio in onore dei Santi Cosma e Damiano, nel Foro romano, ricostruì la basilica di San Saturnino, sulla via Salaria, che era stata incendiata in epoche precedenti. In campo pastorale, la sua azione fu ispirata a criteri di saggezza e di comprensione, cercando di appianare le difficoltà e di mediare le contese.
Ciò che non gli impedì di essere rigoroso al momento giusto, quando si trattò di stigmatizzare l’errore e inchiodare gli erranti alle proprie responsabilità. La carità, infatti, che impone di accogliere la pecora smarrita, chiede anche di allontanare il lupo, non per odio, ma proprio per amore delle altre pecore, che sarebbero sbranate.
Il punto in cui il dovere di perdonare e di appianare cede al dovere di opporsi e di condannare è difficilissimo da cogliere.
I numeri di oggi sono:
Firenze e Tutte
9.19.2.32