Il ritardo “Isocronico”

Il ritardo “Isocronico”

Quando nel 1995, o giù di lì, fui il primo a introdurre il concetto di “Ritardo Isocronico”, non tutti ne compresero appieno le potenzialità e l’importanza e, ancora oggi, molti si fermano alla sola osservazione del sincronismo nelle sue forme più classiche.

A tal proposito riporto un intervento successivo a quella data, che ne ricalca gli aspetti salienti e ne evidenzia le essenziali caratteristiche.

Cosa è il ritardo isocronico? Sappiamo che ad ogni sorteggio sono estratti, sul totale delle dieci ruote, 50 numeri. Si determina, quindi, un isocronone di L=50, composto da dieci sincrononi di L=5, che, con il susseguirsi delle estrazioni, si deteriorerà in isocrononi di livelli inferiori. I livelli possibili, per un isocronone, sono cinquantuno e vanno da L=50 a L=0, dove L= indica il livello dell’isocronone, cioè quanti numeri sono rimasti in piedi all’estrazione successiva di quella della sua formazione.

In modo da rendere chiaro il concetto, porto un esempio pratico. Immaginiamo di voler controllare quanti numeri sono caduti, nell’ultima estrazione, dei cinquanta precedentemente usciti. Attenzione però: per fare bene il calcolo occorre vedere quanti dei dieci sincrononi precedenti sono decaduti ai livelli inferiori. Ammettiamo che un numero si sia ripetuto a Bari, dei cinque precedenti, uno a Napoli e due a Venezia.

(Segue a pag. 2)

Cosa è accaduto? Sette dei dieci sincrononi iniziali non hanno subito variazioni, mentre quello di Bari e Napoli sono diventati di L=4 e quello di Venezia di L=3. Quanti numeri, pertanto, si sono ripetuti? Uno a Bari più uno a Napoli fa due, più i due di Venezia fanno quattro. Dei cinquanta numeri, dunque, quattro si sono ripetuti, dando luogo ad un isocronone di L=46 (50-4=46).

Facciamo ora un’osservazione. I 46 numeri presentano tutti lo stesso ritardo cronologico, ma ora, solo per questi 46, possiamo iniziare a contare il Ritardo isocronico.

A prima vista potrebbe sembrare illogico osservare l'andamento di 46 numeri, ma che dire di quando un isocronone è divenuto di un livello ristretto?

Anche in questo caso abbiamo osservato che esiste una differenza sostanziale nei confronti del ritardo cronologico. Il ritardo cronologico identifica più numeri isocroni in ruote diverse (isocronismo) e registra ritardi certamente superiori a quelli registrati dal ritardo isocronico.

Il confronto, poi, del ritardo isocronico con quello sincronico, permette valutazioni ancora più attendibili.

(Segue a pag. 3)

Da allora è passato circa un ventennio e di strada se ne è fatta davvero tanta. Personalmente ho approfondito questo argomento e sono in possesso di dati statistici che, in fase di valutazione, possono sul serio fare la differenza in fase di pronostico.

Colgo perciò l’occasione di rispondere indirettamente a chi sostiene che l’isocronone di L=6, composto dai numeri 76.48.22.19.57.04, assente da 56 concorsi rispettivamente nelle ruote di Ve.Ro.Fi.Fi.Ca.Ca, debba repentinamente dare adito a un veloce sfaldamento.

Ci troviamo senza dubbio dinanzi una situazione promettente sotto l’aspetto statistico, ma bisogna ricordare che non ci troviamo davanti a un prossimo superamento di uno storico, in quanto un isocronone di L=6 è perdurato sino a 74 concorsi.

Oltre a questo dato è bene anche ribadire che il ritardo relativo isocronico, ovvero quel tipo di ritardo che si conta da quando un isocronone di L=x si è determinato, nel casi di un L=6 ha contato un massimo di 25 estrazioni e, allo stato attuale, l’isocronone in esame viaggia 10 turni d’assenza.

L’argomento è di forte interesse e, pertanto, torneremo sull’argomento.

Cagliari e Palermo estratto 90

Per ambo 90.22.36, anche a Tutte

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