Tra i fattori che concorrono a formare le molteplici manifestazioni dell’ordine numerico un posto preminente dev’essere riconosciuto alla equidistanza. Certo, vi è modo e modo di considerare questo importante aspetto dell’ordine, e noi qui ci riferiamo particolarmente all’equidistanza nelle formazioni quadratiche, quelle cioè composte da 4 numeri distinti in 2 coppie.
La caratteristica essenziale è la seguente. Presa in esame una coppia di numeri sortiti in immediata consecuzione, nella medesima estrazione, e fra i quali corra una distanza pari, bisogna rintracciare in precedenza un’altra coppia che abbia un’uguale distanza. Ma ciò non basta: è necessario che le distanze d’incrocio (ossia la differenza che passa tra il primo termine della prima coppia ed il secondo della seconda coppia e la differenza tra il II della prima coppia ed il I della seconda coppia) siano uguali ed inoltre esprimano una misura pari alla metà delle distanze proprie della coppia. In tali condizioni, come è facile rilevare, si verifica l’equidistanza quadratica, la quale consiste nel fatto che dal numero più basso della formazione fino al più alto corrono tre distanze uguali.
Nelle formazioni così caratterizzate, che si ritrovano numerose fra le estrazioni, si manifesta e si attua il mirabile fenomeno della riproduzione dell’ultimo elemento fra i quattro presi in esame. Non sempre, è vero, tale riproduzione si compie in breve ciclo, e chiaramente non è facile scoprirne le ragioni; ma nei pochi casi negativi si vede comunque la riproduzione di uno o più elementi della formazione, e non di rado anche dell’ambo. Si tenga presente che, di preferenza, le due coppie devono appartenere a due diverse ruote, fra le quali logicamente va attesa la riproduzione dell’ambata.
Ecco subito qualche esempio chiarificatore:
1) Coppie considerate:
CA 22 14 (uscita il 24-7-66)
RO 18 26 (uscita il 23-6-66)
Si noti che le distanze proprie sono date dalla misura 8 (22-14 = 8; 26-18= 8), mentre le incrociate hanno la misura 4; quindi la formazione risulta equidistante.
L’esito si ebbe alla prima settimana successiva, con la sortita del n. 26 a Cagliari.
2) Coppie
RO 35 27 (22 Gennaio 66)
MI 31 39 (16 Aprile 66)
Misure delle distanze: 8 e 4 come sopra.
L’esito si ebbe alla prima estrazione con l’uscita del 39 a Milano.
3) Coppie
TO 30 16 (21 Maggio 66)
VE 9 23 (2 Luglio 66)
Misure 14 e 7.
Esito: 23 a Torino dopo 2 estrazioni. Va notato che questa formazione appartiene alla categoria delle formazioni situate, e perciò scelte, in quanto che le coppie erano uscite nelle medesime posizioni (4° e 5° estratto), e questo tipo, in virtù del principio dell’ordine, mostra un maggiore potenziamento di riproduzione, sia per costanza che per rapidità.
Si presentano dei casi in cui il ritorno dell’ambata si lascia attendere, generalmente ciò sembra spiegarsi o meglio da riconnettersi al fatto che luogo dell’ambata si è verificato l’esito dell’ambo nei 4 numeri. L’osservazione dev’essere però approfondita attraverso appropriati e prolungati esami statistici. Sta di fatto che queste formazioni equidistanti dimostrano una forte tendenza alla pronta riproduzione dell’ultimo elemento, cosicché richiedono e meritano molta considerazione ed attenzione, potendosi prestare ad un gioco di speculazione. Naturalmente noi consigliamo di attenersi alle formazioni situate, cioè quelle i cui termini si sono manifestati nelle medesime posizioni, poiché fra esse i favorevoli risultati abbondano in modo particolare.
Così il campo di studio e di ricerca delle combinazioni in valenza riproduttiva si estende e si arricchisce ed offre agli appassionati numerose occasioni di sfruttamento del grande principio di ordine che pervade tutto l’avvicendamento estrazionale.
(Tratto dagli archivi di Lotto Gazzetta)
Indicazioni di gioco dalle estrazioni del lotto di oggi 10/01/2017
Firenze ambo secco 11.36