Santi Filippo e Giacomo

Santo del giorno per il 3 maggio

La storia di San Filippo e Giacomo

Giacomo, figlio di Alfeo: non conosciamo nulla di quest’uomo tranne il suo nome e, naturalmente, il fatto che Gesù lo abbia scelto per essere uno dei 12 pilastri del Nuovo Israele, la sua Chiesa. Non è il James of Acts , figlio di Clopa, “fratello” di Gesù e poi vescovo di Gerusalemme e autore tradizionale della lettera di James. James, figlio di Alfeo, è anche conosciuto come James the Lesser per evitare di confonderlo con Giacomo, figlio di Zebedeo, anch’egli un apostolo e conosciuto come Giacomo il Maggiore.

Filippo: Filippo proveniva dalla stessa città di Pietro e Andrea, Betsaida in Galilea. Gesù lo chiamò direttamente, dopo di che cercò Natanaele e gli parlò di “quello su cui Mosè scriveva” (Gv 1, 45).

Come gli altri apostoli, Filippo impiegò molto tempo a capire chi fosse Gesù. In un’occasione, quando Gesù vide la grande moltitudine che lo seguiva e voleva dare loro da mangiare, chiese a Filippo dove avrebbero comprato del pane per il popolo da mangiare. San Giovanni commenta: “[Gesù] disse questo per metterlo alla prova, perché lui stesso sapeva cosa avrebbe fatto” (Gv 6,6). Filippo rispose: “Gli stipendi di duecento giorni di cibo non basterebbero a ciascuno di loro per avere un po ‘[un po’]” (Gv 6, 7).

La storia di John non è una sconfitta di Philip. Era semplicemente necessario che quegli uomini che dovevano essere le pietre di fondazione della Chiesa vedessero la chiara distinzione tra la totale impotenza dell’umanità oltre a Dio e la capacità umana di essere portatore del potere divino mediante il dono di Dio.

In un’altra occasione, possiamo quasi sentire l’esasperazione nella voce di Gesù. Dopo che Thomas si era lamentato che non sapevano dove stava andando Gesù, Gesù disse: “Io sono la via … Se mi conosci, allora conoscerai anche mio Padre. D’ora in poi lo conosci e l’hai visto “(Gv 14: 6a, 7). Allora Filippo disse: “Maestro, mostraci il Padre, e questo sarà sufficiente per noi” (Gv 14, 8). Abbastanza! Gesù rispose: “Sono stato con te per così tanto tempo e ancora non mi conosci, Filippo? Chi ha visto me ha visto il Padre “(Gv 14,9).

Forse perché Filippo portava un nome greco o perché si pensava che fosse vicino a Gesù, alcuni proseliti gentili vennero da lui e gli chiesero di presentarli a Gesù. Filippo andò da Andrea e Andrea andò da Gesù. La risposta di Gesù nel Vangelo di Giovanni è indiretta; Gesù dice che ora è venuta la sua “ora”, che in breve tempo darà la sua vita sia per gli ebrei che per i gentili.

Riflessione

Come nel caso degli altri apostoli, vediamo in Giacomo e Filippo uomini umani che divennero pietre di fondazione della Chiesa, e ci viene ricordato ancora che la santità e il suo conseguente apostolato sono interamente il dono di Dio, non una questione di realizzazione umana. Tutto il potere è il potere di Dio, persino il potere della libertà umana di accettare i suoi doni. “Sarai rivestito di potere dall’alto”, disse Gesù a Filippo e agli altri. La loro prima commissione fu di espellere spiriti impuri, guarire malattie, annunciare il regno. Impararono, gradualmente, che questi aspetti esteriori erano sacramenti di un miracolo ancora più grande all’interno delle loro persone: il potere divino di amare come Dio.

I santi Filippo e Giacomo sono i santi patroni di:

Uruguay

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Palermo ambata 34

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