I Numeri… Santi: Anselmo

La storia di Sant’Anselmo

Indifferente alla religione da giovane, Anselmo divenne uno dei più grandi teologi e dirigenti della Chiesa. Ha ricevuto il titolo di “Padre della Scolastica” per il suo tentativo di analizzare e illuminare le verità della fede attraverso l’aiuto della ragione.

A 15 anni, Anselmo voleva entrare in un monastero, ma gli fu negata l’accettazione a causa dell’opposizione di suo padre. Dodici anni dopo, dopo un disinteressato disinteresse per la religione e anni di vita mondana, ha finalmente realizzato il suo desiderio di essere un monaco. Entrò nel monastero di Bec in Normandia, fu eletto tre anni dopo e, 15 anni dopo, fu eletto all’unanimità.

Considerato un pensatore originale e indipendente, Anselmo era ammirato per la sua pazienza, gentilezza e abilità nell’insegnamento. Sotto la sua guida, l’Abbazia di Bec divenne una scuola monastica, influente negli studi filosofici e teologici.

Durante questi anni, su richiesta della comunità, Anselmo ha iniziato a pubblicare le sue opere teologiche, paragonabili a quelle di Sant’Agostino. La sua opera più conosciuta è il libro Cur Deus Homo (“Why God Became Man”).

Contro la sua volontà, Anselmo fu nominato arcivescovo di Canterbury nel 1093, all’età di 60 anni. La sua nomina fu inizialmente opposta al re di Inghilterra Guglielmo Rufus e successivamente accettata. Rufus si è ostinatamente rifiutato di cooperare con gli sforzi per riformare la Chiesa.

Finalmente Anselmo andò in esilio volontario fino a quando Rufus morì nel 1100. Fu poi richiamato in Inghilterra dal fratello e successore di Rufus, Henry I. In disaccordo con Enrico per l’insistenza del re sull’investimento dei vescovi inglesi, Anselmo trascorse altri tre anni in esilio a Roma .

La sua cura e preoccupazione si estendeva alle persone più povere. Opponendosi alla tratta degli schiavi, Anselmo ottenne dal consiglio nazionale di Westminster il passaggio di una risoluzione che proibiva la vendita di esseri umani.

Riflessione

Come ogni vero seguace di Cristo, Anselmo ha dovuto portare la sua croce, soprattutto sotto forma di opposizione e conflitto con chi ha il controllo politico. Sebbene fosse personalmente un uomo mite e gentile e un amante della pace, non si sarebbe tirato indietro dal conflitto e dalla persecuzione quando erano in gioco i principi.

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