I numeri Lotto del… Santo del Giorno: 5 marzo
Il Santo del Giorno si propone di essere una rassegna quotidiana sulla storia dei Santi, contenuti all’interno del Calendario Vaticano e custoditi nella memoria della Chiesa.
Narrazioni di maestri di vita cristiana di tutti i periodi storici che, come fari luminosi, illuminano e orientano il nostro cammino.
Il Santo del giorno
5 Marzo
Nome: LUCIO
S.LUCIO
Papa († 254)
Lucio è certamente un personaggio storico. Esistono documenti sicuri che provano non soltanto la sua esistenza, ma anche la sua elezione a Vescovo di Roma, verso il luglio dell’anno 253.
Lucio successe infatti al Papa San Cornelio, morto in esilio nel giugno di quell’anno. Poco si sa di lui prima dell’elezione al pontificato: alcune fonti lo dicono romano di origine, figlio di un certo Porfirio; altre, più attendibili, lo dicono toscano, nato a Lucca, figlio di Licinio.
A Roma, fece parte del clero dell’Urbe sotto i Papi Fabiano e Cornelio. Appena consacrato Vescovo di Roma anche Lucio, come il suo predecessore, venne colpito da una condanna all’esilio da parte dell’Imperatore Gallo. Ma l’esilio di Lucio fu di breve durata.
Gallo morì, e il suo successore, l’Imperatore Valeriano, si dimostrò – almeno in un primo tempo – ben disposto nei confronti di tutti i Cristiani.
San Lucio fu così richiamato dall’esilio e poté riprendere la guida della Chiesa romana. Il trionfale ritorno di San Lucio a Roma fu uno degli avvenimenti più commoventi e consolanti nella storia dei primi secoli della Chiesa.
Gli echi di questo giubilo giunsero fin sulle sponde africane, dove il grande Vescovo di Cartagine, San Cipriano, si teneva in contatto epistolare con il Vescovo di Roma.
“Benedetto sia il Signore – dice la lettera – che vi ha ricondotto dall’esilio! Il pastore è restituito al suo gregge, il pilota al timone, il capo al suo popolo”.
“Forse – concludeva San Cipriano – il Signore vi ha richiamato a Roma proprio per dare al vostro futuro martirio un teatro più grandioso”. Ma quest’augurio non si avverò e Lucio non fu martire. Morì pochi mesi dopo, nel marzo del 254, in un periodo di relativa tranquillità per la Chiesa
I numeri di oggi sono:
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