I numeri del… Santo del Giorno: 25 maggio
Il Santo del Giorno si propone di essere una rassegna quotidiana sulla storia dei Santi, contenuti all’interno del Calendario Vaticano e custoditi nella memoria della Chiesa.
Narrazioni di maestri di vita cristiana di tutti i periodi storici che, come fari luminosi, illuminano e orientano il nostro cammino.
Il Santo del giorno
25 Maggio
Nome: GREGORIO
S.GREGORIO VII
Papa (1020-1085)
Si chiamava Ildebrando e nacque a Soana (Toscana), da modesta famiglia (1020). Ancora giovanissimo, aveva scelto di consacrarsi a Dio nel monastero benedettino di Cluny, in Francia. L’obbedienza però lo portò a Roma, dove diventò saggio e deciso consigliere dei Pontefici Leone IX, Nicolò II e Alessandro II.
Quest’ultimo lo creò cardinale e lo incaricò di provvedere, alla riforma di diversi uomini di Chiesa.
Alla morte di Alessandro II, il 22 aprile 1073, Ildebrando di Soana fu eletto Papa e volle chiamarsi Gregorio VII, in onore del grande santo Pontefice Gregorio I detto “Magno” (590-604).
Mise subito mano a un grande progetto: riportare gli uomini di Chiesa costituiti in autorità, allo stile di Gesù Cristo, nella fede vissuta, nella purezza e nella carità.
Cominciò con il cacciar via preti corrotti, vescovi e abati simoniaci, impose a coloro che volevano accedere all’Ordine sacro la regola assoluta del celibato.
Questa “riforma” richiedeva la totale indipendenza della Chiesa dall’Imperatore, che in quei tempi pretendeva di nominare Vescovi e abati e di influenzare persino l’elezione del Papa.
Appena eletto stabilì chiaramente che solo al Papa spettava scegliere i Vescovi e convocare e presiedere il Concilio generale. L’imperatore che si fosse ribellato, sarebbe incorso nella scomunica.
L’imperatore regnante Enrico IV convocò a Worms un sinodo che depose Gregorio VII. Ma le migliori forze della Chiesa rimasero fedeli al Papa. Enrico IV, scomunicato da Gregorio, scese allora in Italia e si recò, vestito da penitente a Canossa (ospite della contessa Matilde) a chiedere perdono.
Gregorio gli fu assai largo di misericordia, ma Enrico, tornato in Germania, pentitosi di essersi pentito, scese a Roma, la occupò e nominò un antipapa.
Gregorio VII non cedette di un millimetro e si rifugiò a Salerno, dove, ancora in giovane età, morì consumato dalle lotte sostenute, ma non vinto. Era il 25 maggio 1085. La santa riforma di Gregorio VII non morì con lui.
I numeri di oggi sono:
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