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I numeri al LOTTO del Santo del Giorno: 14 settembre

Il Santo del Giorno si propone di essere una rassegna quotidiana sulla storia dei Santi, contenuti all’interno del Calendario Vaticano e custoditi nella memoria della Chiesa.

Narrazioni di maestri di vita cristiana di tutti i periodi storici che, come fari luminosi, illuminano e orientano il nostro cammino.

Santo del giorno – 14 settembre – San Pietro di Tarentaise O.Cist (1102-1174)

Religioso monaco cistercense, arcivescovo di Tarentaise dal 1141 fino alla sua morte, abate, apostolo della carità, taumaturgo.

Nato nel 1102 a Saint-Maurice-l’Exil, Regno di Francia e morto il 14 settembre 1174 (all’età di 72 anni) nell’abbazia di Bellevaux, Cirey, Franca Contea, Regno di Francia. Patrocinio – Tarentaise.

San Pietro ha fondato l’abbazia di Tamié come casa figlia dell’abbazia di Bonnevaux. L’abate Pietro cercò di rifiutare l’elevazione all’episcopato sebbene i suoi superiori, uno dei quali era San Bernardo di Chiaravalle, insistettero perché accettasse la posizione.

san pietro di tarentaise lg

Come arcivescovo, aveva una cura speciale per i poveri, i malati e coloro che percorrevano i passi alpini.san pietro di tarentaise santo card

Ci sono due uomini di nome San Pietro di Tarentaise vissuti a un secolo di distanza. L’uomo che onoriamo oggi è il giovane Peter, nato in Francia nella prima parte del XII secolo. L’altro uomo con lo stesso nome divenne papa Innocenzo Quinto.

Nacque nel 1102 in una fattoria vicino a Saint-Maurice-l’Exil, non lontano dall’Abbazia cistercense di Bonnevaux. Suo padre offriva spesso ospitalità ai monaci, quando dovevano lasciare il monastero per affari.

San Pietro si unì a questo monastero cistercense all’età di 20 anni nel 1122. Visse con tale modestia, carità e umiltà che le persone furono commosse e ispirate alla conversione, dalla sua grande santità.

Fu un così grande testimone della vita religiosa che molti altri lo seguirono e si unirono anche all’abbazia. In effetti, tutta la sua famiglia lo seguì e si unì alle proprie comunità: sua madre, suo padre e i suoi fratelli!san pietro di tarantaise

Fu nominato abate del nuovo monastero che fu determinante per stabilire, in montagna. Questo monastero divenne presto noto come luogo di riposo per i viaggiatori. Pietro vi aprì un ospizio per malati e poveri viaggiatori.

Nel 1142, su insistenza dei suoi superiori, tra cui San Bernardo di Chiaravalle, l’abate Peter accettò con riluttanza la carica di arcivescovo di Tarentaise.

Nel suo ruolo episcopale ha applicato i principi cistercensi per restaurare la diocesi e ha avuto un buon successo, poiché la gestione della diocesi era declinata e la disciplina lassista.

Allontanò i sacerdoti corrotti (e innalzò i buoni sacerdoti a importanti incarichi pastorali) e promosse l’educazione di tutti i fedeli. Ha visitato regolarmente tutte le parti della sua diocesi montuosa.

Ha anche visitato spesso la Grand Chartreuse, durante il mandato di Ugo di Lincoln. Le sue preoccupazioni specifiche includevano il benessere dei viaggiatori da e per la Svizzera e dalle città italiane.

Ha ricostruito un ospizio in cattivo stato al Colle del Piccolo San Bernardo. Ha anche fondato un ente di beneficenza che distribuiva cibo alle fattorie delle colline circostanti.

Durante questo periodo gli furono attribuiti miracoli: guarigioni e moltiplicazione del cibo durante una carestia.

Divenne ampiamente conosciuto come un taumaturgo, il che aumentò il suo desiderio per la solitudine che trovava nella sua vita di monaco.

Dopo 13 anni come arcivescovo, nel 1155, un giorno scomparve improvvisamente senza lasciare traccia.

Fu scoperto un anno dopo in una remota abbazia cistercense in Svizzera, dove si era unito alla comunità sotto falso nome come fratello laico. Gli fu ordinato di tornare e fu accolto calorosamente quando tornò a Tarentaise.

Raddoppiò i suoi sforzi per guidare la diocesi e si prese ancora più cura dei poveri: per due volte mise in pericolo la propria vita regalando il proprio mantello in caso di maltempo.

Le autorità religiose e statali si sono rivolte a Pietro, un uomo di grande pace, nei momenti di conflitto in modo che potesse effettuare la riconciliazione con le sue parole e la sua presenza.

Predicava apertamente e senza paura, nelle controversie sul papato e tra i re di Francia e Inghilterra e le sue parole erano sostenute da miracoli di guarigioni.

Pierre morì nel 1174 mentre tentava di mediare tra i monarchi in lotta dopo una grave ma breve malattia. Per la sua carità e poteri curativi, Pietro era visto come un santo anche durante la sua vita. La sua canonizzazione fu formalizzata sotto papa Celestino III nel 1191.

I numeri di oggi sono:

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