Genova: la città dove tutto ebbe inizio
Chi pensa che il Gioco del Lotto sia nato in epoca moderna si sbaglia di grosso. La sua storia affonda le radici nel passato, e Genova ha avuto un ruolo da protagonista.
Nel XVI secolo, mentre l’Italia era frammentata in piccoli stati, la Repubblica di Genova aveva già sviluppato un sistema di scommesse collettive, legato alla selezione dei magistrati del Senato.
Questa particolare forma di gioco, chiamata “Gioco del Seminario”, si basava sull’estrazione di nomi per assegnare incarichi politici, ma ben presto divenne una vera e propria passione popolare.
Le persone iniziarono a puntare denaro su quali nomi sarebbero stati estratti, dando vita a un sistema che si avvicina molto al Lotto moderno.
Il “Gioco del Seminario” e il boom delle scommesse
Nel 1539 il Serenissimo Collegio decise di regolare questa pratica, rendendola ufficiale e controllata. A differenza di altri giochi d’azzardo dell’epoca, il Gioco del Seminario offriva vincite molto più alte, attirando giocatori da tutta Italia.
Il sistema prevedeva diverse tipologie di puntata:
- Estratto semplice: indovinare un nome estratto.
- Estratto determinato: indovinare il nome e la posizione di estrazione.
- Ambo e terno: combinazioni multiple per aumentare la difficoltà (e le vincite!).
A ogni giocata corrispondeva una ricevuta ufficiale, chiamata “firma”, che garantiva la partecipazione e l’eventuale riscossione della vincita.
Nel Seicento, il gioco divenne ancora più popolare. Le casse dello Stato genovese avevano bisogno di fondi e il governo capì che il Lotto poteva essere un’ottima soluzione. Vennero adottate misure per incrementare il numero di giocate, e le scommesse raggiunsero il loro massimo storico.
Parallelamente al gioco ufficiale, nacque anche una forma di “lottonero”, basata su una lista alternativa di nomi, che permetteva a chiunque di scommettere in circuiti meno controllati.
L’arrivo del “Gioco delle Zitelle” e la trasformazione del Lotto
Nel 1735, Genova fu influenzata dal sistema adottato a Torino, introducendo il “Gioco delle Zitelle”, un’altra variante del Lotto.
Questa versione era legata al matrimonio delle ragazze nubili della città, ed era un modo curioso e originale per raccogliere fondi per le giovani spose senza dote.
Ma i veri cambiamenti arrivarono con l’epoca napoleonica.
Nel 1805, la Repubblica di Genova entrò sotto il controllo delle armate francesi. Napoleone, che aveva un debole per le lotterie di Stato, sostituì il Lotto genovese con la Lotteria Imperiale Francese, ritenuta più adatta a garantire entrate sicure alle casse francesi.
Tuttavia, il dominio napoleonico non durò per sempre. Dopo la sua caduta, il Lotto genovese fu assorbito prima dal Regno di Sardegna e poi dall’Italia unita.
Questo segnò la nascita del Lotto italiano come lo conosciamo oggi, con regole più uniformi e una gestione centralizzata.
L’eredità di Genova nel Lotto moderno
Oggi, il Lotto è un’istituzione in tutta Italia, ma le sue radici rimangono profondamente legate a Genova.
Molte delle regole e delle modalità di gioco moderne derivano direttamente dalle innovazioni adottate nella Repubblica genovese.
Ancora oggi, la ruota di Genova è una delle più giocate nel Lotto, e molti appassionati considerano la città un simbolo di fortuna e tradizione.
Anche la Smorfia e la cabala si sono evolute attorno a questo gioco, influenzando il modo in cui le persone scelgono i numeri da giocare.
Genova e il Lotto, una storia che continua
Il legame tra Genova e il Lotto non è solo storico, ma culturale e simbolico.
La città che ha dato origine al moderno sistema del Lotto continua a essere una delle protagoniste di questo gioco, che ancora oggi affascina milioni di italiani.
Dall’antico Gioco del Seminario fino alle estrazioni moderne, il Lotto ha percorso una lunga strada, ma le sue radici genovesi restano salde.
Se la prossima volta giochi alla ruota di Genova, ricordati che stai puntando su una città che ha fatto la storia del Lotto! ✨
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