“Formulette” che non recano danno

Torno a ripetere quanto ebbi a dire tempo fa da qualche altra parte, ribadendo che un amatore di questo gioco, che da moltissimi anni apporta il suo contributo con ammirevole costanza, disse in un suo breve intervento se non fosse opportuno rinunciare all’uso di qualsiasi formula per rendere più comprensibile a chiunque tutto ciò che riguarda il lotto.

Non so quanti altri sono favorevoli, o no, a tale proposta, ma ritengo di dover fare le seguenti considerazioni: le formule che interessano il gioco del lotto e quindi il calcolo ad esso applicato sono in realtà pochissime e nemmeno difficili, per cui quando se ne fa uso basta spiegarle con la chiarezza necessaria (se ne possono usare anche di più complesse, ma possono interessare solo i veri esperti).

L’esclusione totale è invece impossibile, perché si ha a che fare con un settore dove certe “formulette” entrano di prepotenza, perché connesse alla probabilità.

E poi nessun turbamento possono arrecare se, come ha sostenuto un esperto, il calcolo serve più ad evidenziare le difficoltà che a far vincere.

Ne’ le formulette contrastano con i vari metodi che ognuno si crea e perfeziona di continuo. Si dice che chi tiene il banco vince perché fa tesoro di quello che la matematica insegna ed è vero.

Anzi, aggiungo, che qualsiasi problema al mondo è sempre esprimibile matematicamente, come il seguente, vecchio di secoli:

se abbiamo un numero che è minore di 10 e lo moltiplichiamo per 3 otteniamo un prodotto che è al di sopra del 10 ed anche 7 volte quanto il numero dato è al di sotto del 10.
Nel simbolismo matematico questo problema viene così formulato:

(3x – 10) = 7 (10-x)

Da cui x=8

Come si vede Dio esiste, perché la matematica non è contraddittoria, mentre il diavolo esiste, perché non si può dimostrare (lo ha detto il grande matematico André Weil).

Indicazioni di gioco dalle estrazioni del lotto di oggi 26/04/2017

Nazionale ambate 90.82

Ambi secchi 90.82, 90.44, 82.44